Il bagno è forse l'ambiente che ha subito le trasformazioni più radicali in casa, nell'ambito dell'arredo, tanto che ha imposto delle contaminazioni prima assolutamente impensabili. L'arredobagno infatti ha assunto forme così particolari, da assomigliare in tutto e per tutto, in molti casi, a una parete attrezzata, tipica invece dei soggiorni di ultima generazione.
Così i confini fra due ambienti prima completamente scollegati, sia fisicamente che concettualmente, ora diventano labili, fragili, quasi confusi. La compenetrazione tra gli stili di due ambienti apparentemente così diversi, per estetica e soprattutto per funzionalità, è quasi totale, tanto che l'uno potrebbe facilmente diventare la continuazione dell'altro.
E' forse la tendenza a rendere omogeneo tutto l'ambiente casa, diventato così "open", così aperto e con spazi sempre più tendenti alla compresenza di più aree funzionali. Il bagno però rimane l'unico ambiente non apribile sul resto, l'unico a dover rimanere assolutamente e privatamente chiuso nel suo bozzolo di pareti. E il motivo non ha bisogno di spiegazioni.
Ma la contaminazione visiva e reale tra un luogo come il soggiorno e il bagno, apre idealmente quelle pareti e quella porta, come se nell'open space entrasse anche il privatissimo bagno, pur rimanendo assolutamente chiuso nella sua intimità.
Il fatto è che in realtà il bagno ormai non è più così idealmente, concettualmente e funzionalmente lontano dalla zona giorno, dal soggiorno in particolare. Perchè la destinazione d'uso dell'uno e dell'altro ormai in alcuni casi, si toccano inevitabilmente: il bagno è ormai uno degli ambienti della casa eletto a luogo per il relax, per il benessere, per le pause da vivere lentamente.
Dotato spesso infatti di tecnologie (radio e sistemi audio-video) e sistemi per il rilassamento del corpo e della mente (vasche a idromassaggio, saune, sedute comodissime), il bagno non ha più nulla da invidiare al soggiorno, poichè è diventato lo specchio funzionale di quest'ultimo, ma eliminandone la componente conviviale; il bagno è ormai l'alterego del soggiorno, stesso luogo di relax ma in una dimensione privata, intimistica, per una o al massimo due persone contemporaneamente.
Detto questo, viene da sè che anche l'ideale continuità visiva ed estetica tra questi due ambienti della casa non è solo astratto nè tantomeno fuoriluogo: ecco così che il bagno diventa modulare, componibile, assume le forme, i colori e i materiali delle pareti attrezzate, del tutto simili a quelle del soggiorno.
Prendiamo l'arredobagno Condor ad esempio: il lavandino è incassato in un modulo sospeso che non differisce per nulla da quelli solitamente preposti al sostegno della tv in soggiorno, mentre la funzione contenitiva è delegata a pensili modulari e componibili, che ricordano chiaramente quelli ad esempio di una parete attrezzata Lounge.
L'arredobagno Free legno invece è composto da ripiani orizzontali che arrivano fino a terra, che danno forma a linee non perfettamente simmetriche e che possono ospitare (come da immagine) anche elementi normalmente estranei al bagno, come libri e riviste, proprio come se si trattasse (e infatti lo è) di un luogo da vivere pienamente. La funzione contenitiva è delegata a moduli quadrati da poter comporre a piacimento. Questa composizione non ne ricorda forse una del soggiorno Time?
Così i confini fra due ambienti prima completamente scollegati, sia fisicamente che concettualmente, ora diventano labili, fragili, quasi confusi. La compenetrazione tra gli stili di due ambienti apparentemente così diversi, per estetica e soprattutto per funzionalità, è quasi totale, tanto che l'uno potrebbe facilmente diventare la continuazione dell'altro.
E' forse la tendenza a rendere omogeneo tutto l'ambiente casa, diventato così "open", così aperto e con spazi sempre più tendenti alla compresenza di più aree funzionali. Il bagno però rimane l'unico ambiente non apribile sul resto, l'unico a dover rimanere assolutamente e privatamente chiuso nel suo bozzolo di pareti. E il motivo non ha bisogno di spiegazioni.
Ma la contaminazione visiva e reale tra un luogo come il soggiorno e il bagno, apre idealmente quelle pareti e quella porta, come se nell'open space entrasse anche il privatissimo bagno, pur rimanendo assolutamente chiuso nella sua intimità.
Il fatto è che in realtà il bagno ormai non è più così idealmente, concettualmente e funzionalmente lontano dalla zona giorno, dal soggiorno in particolare. Perchè la destinazione d'uso dell'uno e dell'altro ormai in alcuni casi, si toccano inevitabilmente: il bagno è ormai uno degli ambienti della casa eletto a luogo per il relax, per il benessere, per le pause da vivere lentamente.
Dotato spesso infatti di tecnologie (radio e sistemi audio-video) e sistemi per il rilassamento del corpo e della mente (vasche a idromassaggio, saune, sedute comodissime), il bagno non ha più nulla da invidiare al soggiorno, poichè è diventato lo specchio funzionale di quest'ultimo, ma eliminandone la componente conviviale; il bagno è ormai l'alterego del soggiorno, stesso luogo di relax ma in una dimensione privata, intimistica, per una o al massimo due persone contemporaneamente.
Detto questo, viene da sè che anche l'ideale continuità visiva ed estetica tra questi due ambienti della casa non è solo astratto nè tantomeno fuoriluogo: ecco così che il bagno diventa modulare, componibile, assume le forme, i colori e i materiali delle pareti attrezzate, del tutto simili a quelle del soggiorno.
Prendiamo l'arredobagno Condor ad esempio: il lavandino è incassato in un modulo sospeso che non differisce per nulla da quelli solitamente preposti al sostegno della tv in soggiorno, mentre la funzione contenitiva è delegata a pensili modulari e componibili, che ricordano chiaramente quelli ad esempio di una parete attrezzata Lounge.
L'arredobagno Free legno invece è composto da ripiani orizzontali che arrivano fino a terra, che danno forma a linee non perfettamente simmetriche e che possono ospitare (come da immagine) anche elementi normalmente estranei al bagno, come libri e riviste, proprio come se si trattasse (e infatti lo è) di un luogo da vivere pienamente. La funzione contenitiva è delegata a moduli quadrati da poter comporre a piacimento. Questa composizione non ne ricorda forse una del soggiorno Time?
1 commento:
Bellissimo articolo Olivia, complimenti per l'idea!
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