martedì 25 maggio 2010

Comodini moderni: perchè tre al posto di due?

Una tendenza spiccatamente moderna vede in diversi casi le camere da letto arredate con tre comodini al posto di due. No, non stiamo parlando di una specie di promozione tipo prendi 2 paghi 3, ma di una scelta ragionata, che tende a prediligere il numero perfetto a fronte del dualismo che regna nella camera da letto matrimoniale per definizione.

Tre comodini dunque e i due lati del letto a disposizione non sono più gli stessi, appaiono disequilibrati e non esprimono più la stesso sentimento di uguaglianza. Perchè? E perchè proprio l'arredamento moderno si presta a un'interpretazione simile?



La seconda risposta è la più semplice, perchè è insita nella parola "moderno", quell'aggettivo che dà modo alle cose di rompere gli schemi precostituiti e di inventarne di nuovi, di trovare soluzioni inedite e di osare con qualcosa di diverso.

La prima risposta invece è da cercare innanzitutto nello spazio, quel non-luogo che diventa luogo solo quando gli si dà un nome e una funzione, spazio da plasmare assolutamente secondo i propri gusti: in questo caso di spazio ce ne deve essere in abbondanza, perchè due comodini accostati non sono propriamente invisibili; e poi due comodini di spazio ne creano a loro volta in quantità, spazio per appoggiare, per inserire, per contenere.


E poi ci sono le esigenze. Per loro, si trova il coraggio di rompere le tradizioni. In questo caso è evidente che due comodini risolverebbero esigenze proprio di spazio, e va da sè che probabilmente chi ne trarrebbe maggiore giovamento sarebbe la donna della coppia.

Mi basta osservare l'esempio che ho sotto gli occhi tutti i giorni: il mio comodino minaccia di rompere gli argini e straripare, sia nei cassetti che sul piano d'appoggio. Il suo ha soltanto tre oggetti: la lampada, un libro e un segnalibro, che peraltro non occupa nessuno spazio aggiuntivo. Ah, quasi scordavo: prima di dormire, si aggiungono anche gli occhiali. In pratica: un comodino quasi "sprecato".

Ma cosa potrebbe esserci di tanto ingombrante e numeroso da giustificare la presenza di due comodini? Cosa può farci sentire rassicurate, coccolate, protette vicino a noi la notte, tanto da spingerci a progettare e utilizzare due comodini anzichè uno? Le risposte possono essere tantissime, e impossibili da elencare, proprio perchè altamente variabili. Potrebbero andare dai libri e dalle riviste (per accompagnare eventuali notti insonni), alle medicine per qualunque evenienza, a una scorta di cibo secco per attacchi gastritici notturni, ai peluches di quando eravamo bambine.

La chiave è proprio qui: avere a portata di mano tutto ciò che ci tranquillizza; perchè noi donne, di notte, cerchiamo protezione e sicurezza. E sentire vicine le cose che ci trasmettono queste sensazioni, ci aiuta a dormire meglio.

Questa è l'idea che io mi sono fatta. Ma si potrebbe fare anche un discorso puramente estetico: il disequilibrio apparente, crea un'armonia talvolta anche dissonante, che però risulta assolutamente piacevole. Avete presente alcune opere di Puccini (una su tutte, Suor Angelica) o di Alfano, solo per citare un paio di esempi? Dissonanze allo stato puro, apparenti disequilibri, che scatenano una forza emotiva così travolgente da far venire le lacrime.

A volte la spiegazione è tutta lì, in quell'unica nota "dissonante" che è capace di smuovere le montagne. Va da sè che tre comodini al posto di due, possono dare ragione di questa dissonanza, perchè regalano allo spazio quel non so che di inaspettato e gradevole. Che siano poi tutti uguali, oppure tutti differenti: una volta dato inizio alla dissonanza, essa si può espandere, creando "progressioni musicali" che trovano risoluzione solo in un finale posticipato. Così due comodini uguali e uno diverso, oppure tutti e tre differenti fra loro creano progressioni dissonanti e piacevoli. Anche questa è armonia.

Due comodini Cap differenti e accostati, ad esempio, a un lato e un terzo all'altro capo del letto ancora diverso, sarebbero sicuramente piacevoli.



Anche tre comodini Club, differenti o medesimi, si presterebbero senza dubbio alcuno a questo gioco di armonie e dissonanze.



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