mercoledì 30 gennaio 2008

Corti ed artigiani della Brianza..."c'erano una volta".

Questo è un post un po' particolare, perchè esula dall'arredamento d'interni di cui normalmente si parla in questo blog: esprime invece un piccolo-grande sfogo quotidiano, come quelli che abbiamo tutti.

La premessa.
Abito a Cesano Maderno, un comune in provincia di Milano all'estremità sud di un'area geografica, la Brianza, che proprio grazie ai mobili ed all'arredamento è diventata "famosa" in tutto il mondo. Vivo tuttora nella casa dove sono nato, e crescendo mi sono quindi abituato allo spazio circostante: condivido ora con voi il mio "scoramento" quando ho visto che...
...che hanno abbattuto una "corte", una casa a corte..."e allora!?" direte voi ;-)

Cosa c'era e la bellezza della semplicità.
Si dice a volte che le persone non apprezzino a sufficienza la bellezza delle cose semplici che gli stanno vicino. Come apprezzo sempre, ogni giorno, le Prealpi ed il Resegone che vedo in lontananza dal terrazzo di casa, al tempo stesso apprezzavo la bellezza di questa tale via di Cesano Maderno dove c'era questa corte.
Una via abbastanza lunga, aperta, ora un po' trafficata, con una lieve discesa che offre una bella prospettiva delle case che si hanno davanti, una lunga fila di "vecchie" case a corte.
La loro bellezza stava nella successione ininterrotta di corti diverse per colori e proprietà, ma tutte unite da una filosofia costruttiva rappresentativa della storia locale. Pur essendomi perfettamente abituato alla loro vista era sempre comunque bello godere della prospettiva di queste case basse, a 2 piani, tutte allineate ed attigue ma nessuna alta esattamente come quelle accanto; ognuna con il proprio colore "antico" ed le proprie persiane in legno verniciato. Una scena inaspettatamente pittoresca per chi vuole lasciarsi affascinare dal fascino delle cose semplici.
All'interno dei tipici portoni in legno, tutti uguali e tutti diversi, coperti dal secondo piano a fare da ponte, ecco i cortili su cui si affacciavano le botteghe dei falegnami e le loro abitazioni: un pezzo di storia della Brianza insomma. I laboratori di falegnameria in quelle corti non ci sono più da un pezzo, trasferite in capannoni più spaziosi ed adatti alla crescita professionale di quegli artigiani che sono diventati nel tempo "aziende" del mobile; ma la bellezza della via era rimasta immutata, con abitazioni che sono andate nei decenni a sostituire le piccole botteghe.

Cosa "non" c'è ora per il progresso che avanza.
Ebbene, hanno abbattuto una corte proprio in mezzo a questa bella "fila" e ci faranno un bel "condominietto". Ora non voglio suonare come il bravo Celentano nella sua "via Gluck" e fare l'innocente a tutti i costi: lo so che "le corti praticamente non avevano posti auto, non erano efficienti dal punto di vista della gestione degli spazi, ristrutturare sarebbe probabilmente costato di più che abbattere e ricostruire,..." e così via.
Sicuramente la società immobiliare che sta gestendo l'operazione ha fatto i suoi conti, mi spingo addirittura a dire che forse davanti ai "ritorni" previsti avrei anch'io operato come loro, però...

La mia domanda.
...al tempo stesso mi chiedo come mai in alcuni casi non si possa allargare o restringere una finestra, oppure anche solo rinnovare un cancello elettrico, senza "incappare" in regolamenti di ogni genere ed invece a volte viene permesso di stravolgere la prospettiva di un'intera strada, pittoresca ed a suo modo "storica".

La memoria.
Mi rimane però almeno il ricordo di questa strada a me così famigliare di cui, sapendolo in anticipo, avrei volentieri scattato una bella fotografia..."c'erano una volta le corti e gli artigiani della Brianza" :-)

venerdì 11 gennaio 2008

Un'altra "balla"...la valutazione del mobile usato

Eccoci quindi con un altro "segreto di Pulcinella" del settore dell'arredamento: la famosa "supervalutazione" dell'usato è un'invenzione bella e buona.

Il concetto di fondo.
Il mercato del mobile usato non esiste in quanto un arredamento montato sulla parete per cui è stato pensato ha un suo valore (relativo a gusto, qualità, valore al nuovo) che si riduce in modo molto molto consistente quando il mobile è da disassemblare, trasportare e rimontare altrove.
Ciò accade perché ci sono in commercio arredamenti nuovi che costano comunque meno od appena di più della cifra a cui un negozio potrebbe rivendere un mobile usato “valutato” al proprio cliente: a ciò va aggiunto il grande "plus" di un mobile “nuovo” di cui il cliente può scegliere materiali e misure.

Quei "birichini" che ne fanno un metodo di vendita...
I negozi che pubblicizzano la valutazione (o super-valutazione) dell’usato non stanno facendo altro che ingannare la propria clientela: la prova che si tratta di una "balla" sta nel fatto che un mobile usato e “valutato” non è vendibile.
Un'azienda può “valutare” e pagare un qualcosa che poi non riesce a rivendere? Sicuro…basta “caricare” i prezzi dei mobili nuovi per “far finta” di fare una valutazione dell’usato.
“Ma il mio negoziante di fiducia mi dice che mi valuta il vecchio soggiorno...e mi fido di quello che mi dice”. Bene…da questo “negoziante” si può comprare un mobile usato? Se ritira i mobili usati allora deve anche rivenderli. C’è uno spazio/reparto dove è possibile visionare gli arredamenti usati per ragionarne l’acquisto?
Non ci sono spazi di questo tipo nei negozi: chi vi propone la super-valutazione dell'usato sta applicando semplicemente una tecnica di vendita per sembrare più conveniente.

Qualche esempio di vendita dell'usato (non "valutazione").
Il fatto che la super-valutazione dell'usato per i mobili sia una "bufala" non significa che non ci possa essere un mercato...fra privati.
Io ho mobile ancora piacevole, tutto sommato "ben messo", e decido di venderlo: posso venderlo su ebay (sezione Casa-Arredamento-Bricolage), su arredousato-punto-it, su secondamano-punto-it (sezione Per la Casa)...in questo caso se non sarò troppo esoso troverò qualcuno che lo comprerà. Ciò è possibile perchè chi vende non ha i costi di un negozio e chi compra di sicuro se lo monterà da solo e spesso volentieri lo trasporterà anche...questa assenza di costi rende micro-economicamente conveniente la transazione.
Un'altra situazione è quella in cui dei bei mobili su-misura vengono venduti insieme con l'abitazione: in questo caso l'arredamento non viene smontato ed ecco che se il gusto è compatibile fra vecchio e nuovo proprietario si fa un affare in due!
Quanto chiedere o quanto pagare per un mobile usato? Difficile dirlo. Immaginiamo una cucina su-misura perfettamente adattata alla stanza, 4-5 anni di vita, elettrodomestici che non siano fuori produzione, senza difetti evidenti...una buona mediazione potrebbe essere il 50% del valore originario (tenete sempre i contratti d'acquisto).
Per chi vende: se fosse anche meno del 50% accettate lo stesso. L'affare conviene a tutti e due, ma conviene più a chi vende perchè avete davanti 2 opzioni: a- prendere magari un 30% e non dovere far nulla; b- non prendere nulla e dover poi smontare la cucina per poi non sapere cosa farsene (partendo dal presupposto che non si riesca ad adattare bene alla cucina nuova). Quindi conviene "trattare" ed eventualmente "cedere" un po'.
Che dire...buoni affari! ;-)

Un servizio utile, a volte difficile: il ritiro dell'usato.
Il ritiro dell'usato può essere un bel servizio che un mobiliere offre al proprio cliente che compra la nuova camera da letto e deve "disfarsi" di quella vecchia di 30 anni.
Perchè difficile? Perchè adesso le discariche comunali non rendono facile la vita a chi deve scaricare merce voluminosa come l'arredamento: ecco le tesserine personali per cui ognuno deve presentarsi alla propria discarica ed eventualmente anche pagare dei contributi al Comune.
Ad esempio la Diotti A&F offre questo servizio gratuitamente ai propri clienti, ma richiede di accettare un bel regolamento in cui sostanzialmente il cliente riconosce questa situazione di regolamenti specifici e collabora con noi per la riuscita dell'operazione.

mercoledì 9 gennaio 2008

Lavorare in un negozio di mobili e arredamento d'interni

I nostri clienti cercano il loro arredamento ideale, e noi cerchiamo collaboratori per aiutarci a crescere e migliorare.
Negli ultimi anni siamo cresciuti molto ed il trend è sempre positivo; ora siamo una squadra di 20 persone e dobbiamo crescere ancora. Un negozio di mobili tradizionale, indipendente, a gestione famigliare...ma con un gran desiderio di innovazione!

Ecco qui sotto le nostre offerte di lavoro:

Arredatori d'interni
I nostri arredatori seguono il cliente, come si suol dire, "dalla A alla Z"...o quasi! ;-)
"Quasi" perchè per consegne ed assistenze abbiamo personale apposito, ma effettivamente i nostri arredatori sono dei consulenti d'arredamento in quanto accompagnano il cliente in esposizione, illustrano le collezioni, sviluppano progetti e preventivi, stipulano contratti di vendita, effettuano i rilievi misure, sviluppano l'ordine per la produzione, collaborano con il Servizio Assistenza per il post-vendita.
Posizione per la quale è determinante aver svolto le stesse mansioni in altre aziende commerciali del settore. Lavoro difficile, impegnativo ed altamente remunerativo. Se sei un arredatore "devi" cogliere l'opportunità di inviarci il tuo profilo! ;-)
Invialo alla casella jobs@diotti.net

Content Manager
Hai una sana passione per l'arredamento e la scrittura?
Sai usare discretamente i computer, ti muovi agilmente in rete e conosci bene la lingua inglese?
Pensi ti possa piacere il marketing ed in particolare il marketing online?
Lavora con noi ad un progetto nuovo ed unico nel suo genere! :-)
Profilo alla casella jobs@diotti.net

Reception-Contabilità
La nostra receptionist (od il "nostro") accoglierà i clienti illustrando il lay-out del negozio, gestirà il centralino telefonico, collaborerà al generale funzionamento delle attività caratteristiche dell'ufficio collaborando con direzione, arredatori, consegne, contabilità. Una mansione variegata con orari d'ufficio dal lunedì al venerdì.
Non è determinante l'esperienza pregressa nel settore dell'arredamento; importante aver ricoperto una posizione analoga in esperienze precedenti.
Profili alla casella jobs@diotti.net

Magazziniere
Il nostro magazziniere gestisce la logistica in entrata ed in uscita durante le fasi di carico-scarico, produzione e verifica dei documenti, controllo qualità. Lavora in collaborazione con il Responsabile Consegne per la preparazione delle consegne alla clientela.
Non determinante l'operatività con muletto quanto la precedente esperienza in magazzini/logistica del settore arredo.
Profili alla casella jobs@diotti.net

Se avete un interesse ad una di queste posizioni inviate il vostro profilo alla caselle di posta indicate...sarà valutato con attenzione :-)

giovedì 3 gennaio 2008

Un blog molto interessante...sui loft!

Buon anno a tutti, con il primo post del 2008 per segnalarvi un blog molto interessante: un blog sui loft... I love my loft

Una sera è venuto a trovarmi in ufficio il mio caro amico E., che ha appena acquistato un bel loft a Seregno (MI)...stavamo parlando dell'arredamento che andrà ad inserire ed ecco che, visto che lavora come webmaster per una grande azienda, un po' per scherzo gli ho detto "Dovresti scrivere un bel blog per raccogliere tutti le 'fasi' del tuo loft, dall'acquisto, alla fine lavori, all'arredamento..."

Abbiamo cercato online...ed ecco subito trovato questo blog abbastanza nuovo ma molto interessante e soprattutto aggiornato costantemente.

Ci sono un sacco di sezioni interessanti, con un'attenzione particolare ad arredamento e decorazione. Si tratta di un blog "di nicchia" circa un argomento ben definito: I love my loft ha tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento per i loft online.