venerdì 24 dicembre 2010

Riflessioni di fine anno...diventano un rito?

Eccoci qui...24 dicembre 2010 con una nuova "puntata" dopo quelle del 2009, 2008, e 2007.

Ripercorrere i post di questo 2010 è un po' come rivivere i momenti del nostro anno lavorativo.

BlogArredamento.com
A gennaio è nato il sito BlogArredamento.com, un bell'aggregatore che riunisce "i migliori blog italiani dedicati all'arredamento d'interni" a cui siamo lieti di contribuire e partecipare: so di per certo che inizia ad avere un seguito regolare di lettori appassionati di arredo e design, e ringrazio quindi gli amici di Area D. per questa bella iniziativa, oltre che ovviamente gli altri autori come Filippo di Berto Salotti, Olivia di Guida Consumatore e Matteo di Blog Arredo.

La progettazione 3D
Il 2010 ha visto affermarsi come abituale metodo di lavoro quello che nel 2009 è stato un vero e proprio terreno di ricerca: la progettazione 3D. Su questo blog si è visto qualche accenno, ad esempio con un soggiorno con luci diurne e notturne...ma la vera "rivoluzione" è avvenuta nei nostri uffici: abbandonati totalmente tecnigrafi, squadre e pantoni abbiamo ora ormai totalmente sposato la modellazione 3D ed i render fotorealistici.
Di recentissima pubblicazione sul sito Diotti A&F la nuova sezione dedicata appunto alla Progettazione 3D in cui divisi per reparti presentiamo alcuni interessanti progetti sviluppati...citiamo al riguardo la sezione dedicata alla progettazione di Open Space, particolarmente interessante perchè mostra la professionalità ed inventiva del nostro staff di progettazione.

Gli incentivi cucina
In Italia sono arrivati i cosiddetti "incentivi cucina": ne abbiamo parlato per primi su questo blog e nel corso della campagna statale uno dei nostri post ha portato ad una bella discussione costruttiva sul sito blogarredamento.com, quasi un accenno di "community".
Dico la verità, non penso che questa iniziativa statale abbia veramente stimolato l'economia, almeno nel nostro settore. Al tempo stesso è innegabile che per il settore dell'arredamento sia stato meglio partecipare a questo tentativo di stimolo piuttosto che venire esclusi come in altre occasioni precedenti.
E' stato veramente sorprendente scoprire dai clienti che tanti rivenditori non presentavano neanche questa opportunità alla clientela...noi siamo contenti di averla presentata ed aver reso accessibili ai clienti questa possibilità di risparmio, un po' macchinosa e burocratica la procedura (giusto per evitare speculazioni di qualcuno) ma alla fine ha funzionato tutto.

Il Feng Shui
Nel corso del 2010 è continuata poi la collaborazione con Cristina Boz, designer e consulente di Feng Shui: i suoi articoli sono sempre fonte di spunto per coordinare il design italiano con la millenaria tradizione orientale del Feng Shui.

Tasso Zero e Pubblicità
Un segnale non troppo positivo di quest'anno ci è giunto da una promozione che abbiamo attivato a settembre: Cucine Snaidero a Interessi Zero...davvero.
In sostanza insieme con Agos e Snaidero offrivamo un vero ed unico "tasso zero", e abbiamo riscontrato che nonostante il 2010 sia stato per noi e Snaidero un buon anno ecco che l'interesse dell'utenza per questa promozione è stato assolutamente freddo...un'opportunità di vero risparmio e comodità che non ha creato interesse.
La mia personale opinione è un po' amara. Penso che dopo anni di pubblicità "urlate" da parte di molti operatori, anni di slogan come "sconti 40-50-60%" oppure "tasso zero 60 mesi", con offerte che in realtà non erano tali ma presentavano prezzi gonfiati ed interessi calcolati nel prezzo...dopo anni di messaggi forzati di questo tipo il cliente è ormai "anestetizzato" e quando una promozione offre "vero valore" può capitare che non venga colto in quanto si perde nel mare di messaggi ingannevoli.
Un peccato!

Italian Interior Design
Quest'anno è continuato il nostro trend positivo di servizio verso la fascia alta di prodotto e di clientela, in Italia e all'estero. Vengono probabilmente premiati la nostra attenzione ai particolari ed i servizi di progettazione 3D ed il fotorealismo.
Bello il fotorealismo dei render, ma ancor meglio un esempio reale con l'arredamento di una villa di un cliente.
Negli ultimi anni abbiamo lavorato molto ad elevare la Qualità in ogni processo, dalla progettazione al prodotto, dall'esposizione al servizio post-vendita.

Investimenti
Durante il 2010 abbiamo investito molto sugli spazi espositivi e sulle ambientazioni. In particolare stiamo completando in queste settimane un nuovo concept espositivo per un'area notte al secondo piano della nostra sede: immagine elevata unita alla fruibilità degli spazi per essere sempre più predisposti a servire la clientela più esigente, italiana od estera. Partendo da questo reparto proseguiremo con altre aree nel corso del 2011 per rinnovare progressivamente tutti i piani...ovviamente fotograferemo tutte le ambientazioni e sarà tutto visibile anche dal nostro catalogo online.
Sempre in questa fine d'anno 2010 stiamo terminando i nuovi uffici commerciali, 200 metri quadri aggiuntivi che ci permetteranno di continuare a crescere con un ambiente di lavoro pratico ed accogliente, sia per noi stessi che lavoriamo qui tutti i giorni che per i nostri clienti e visitatori...anche di questi spazi non vediamo l'ora di pubblicare le immagini su questo blog!

Dove si va per il 2011
Un secolo di Diotti A&F...dal 1911 al 2011 sono cento anni giusti giusti.
Ero poco più che bambino e ricordo il periodo antecedente al Natale del 1990: i miei genitori si chiedevano quando il mio trisavolo Emilio avesse iniziato con il mio bisnonno Paolo a costruire sedie...senza averne certezza assoluta fissarono indicativamente l'anno 1911 (sapendo che si trattava di un periodo antecedente alla Prima Guerra Mondiale). Così mentre la sera davo una mano alla mamma ad imbustare a mano le lettere di auguri ai clienti mi dicevo "80 anni dell'azienda di papà...sono veramente tanti!".
Oggi da quelle sere di lavoro manuale in famiglia sono passati altri 20 anni e sono veramente cambiate tante cose, nella vita personale così come in quella aziendale...ma devo dire che le uniche cose veramente immutate sono l'entusiasmo e l'etica del lavoro, quelli sì che rimangono gli stessi nonostante gli anni che passano.
Celebrazioni per il 2011? Non sappiamo ancora...ma ammetto che stiamo impostando un nuovo grande progetto che potrebbe cambiare il modo di concepire la distribuzione d'arredamento, ma "nessuna fretta", ci lavoreremo durante il prossimo anno e forse potremo vederne i frutti nel 2012.
"Troppo ambizioso"? Per passare i 100 anni di azienda ci siamo sempre "messi in gioco" e continueremo a farlo.


Mi congedo con un sincero augurio di buone feste a tutti voi, sperando siano momenti di serenità con le persone che amiamo, magari con un pensiero d'amore verso chi non c'è più ed un amore altrettanto grande per chi ancora deve nascere.

A presto!

venerdì 17 dicembre 2010

Divani accoglienti: sceglierli partendo dall'albero di Natale

La qualità da cui la definizione "divano" non può prescinedere è proprio l'accoglienza, fatta comodità e fatta calore. Se nei dizionari generici la definizione più o meno diffusa di divano è un banalissimo "sedile imbottito a più posti", nel dizionario coniato e ideato esclusivamente per la casa, il divano dovrebbe spiegarsi come "un luogo espressamente dedicato al comodo relax, un rifugio per essere cullati, coccolati, accarezzati".

E se c'è una cosa che in questo periodo natalizio mi fa fare un'immediata associazione mentale con il calore, l'accoglienza e l'atmosfera intima, raccolta e soffice, è l'albero di Natale, simbolo ormai più o meno classico di questa parte dell'anno, che però riesce sempre a regalarmi sensazioni morbide e piacevoli, con le sue luci, con le decorazioni scelte e sistemate con cura.

Così, ho avuto un'idea bislacca: in un ipotetico mondo in cui una persona si ritrovi per le mani e per la testa una casa nuova o una stanza tutta nuova, essendosi portato dietro come unico bagaglio il tanto amato albero di Natale, questa persona potrebbe partire proprio da quest'ultimo per scegliere l'arredamento nuovo.

Potrebbe essere il tema di un racconto fantastico, a cui però mi piace pensare in questo momento annualmente magico, contornato esso stesso di storie e di leggende. Ecco, questa potrebbe essere la nostra personale storia di Natale, quella raccontata attraverso gli arredi e gli oggetti a noi cari in casa.

C'è un luogo su tutti in casa dove l'albero di Natale troverebbe secondo me la sua naturale collocazione: accanto al divano. Se infatti quest'ultimo è sinonimo di calore e di accoglienza, non può che essere abbinato a un oggetto come l'albero di Natale.

Allora il nostro ipotetico personaggio partirebbe alla ricerca di un divano accogliente e speciale come il suo tanto amato alberello di Natale, un divano intimo e raccolto, un divano con i colori delle sue decorazioni preferite, un divano con le forme morbide delle palline di Natale.

Se ad esempio il nostro protagonista avesse un albero di Natale con decorazioni floreali, sui toni del rosa pastello, quale divano potrebbe abbinarci? La risposta più azzeccata? Il divano in tessuto Dream, morbidissimo, profondo quanto basta per un comfort totale e un'intimità assicurata, con cuscini a tema floreale e in una tonalità che farebbe un grande effetto con le decorazioni rosa.



Se invece il nostro omino avesse un albero di Natale bianco e argento, carico di neve e di particolari scintillanti, quale divano potrebbe scegliere? Io credo che il divano Monopoli, con la sua forma naturalmente votata all'accoglienza, con i suoi colori pacati e con la comodità dei suoi finissimi rivestimenti in tessuto e in pelle, sarebbe l'ideale.



E se infine il nostro personaggio avesse un albero di Natale rosso e oro, quale divano potrebbe costituire l'abbinamento ideale? Sicuramente il divano Timor sarebbe la risposta maggiormente abbinabile e sicuramente la più accogliente, adatta a sposarsi con colori così accesi e decisi.

sabato 11 dicembre 2010

Italian Interior Design

Arredamento d'Interni e Decorazione: il lusso e l'esclusività dei materiali uniti alla professionalità Diotti A&F per la progettazione e l'installazione.
Interior Design and Decoration: luxury and exclusivity of materials together with the professional approach od Diotti A&F for interior design and related services.


Presentiamo in modo così conciso un nostro servizio esclusivo, pensato appositamente per i clienti con budget importanti, per quei clienti che cercano Qualità Elevata e Personalizzazione Totale. E' un servizio professionale a pagamento disponibile in italiano, inglese, russo, francese, tedesco e spagnolo.
We introduce this way our exclusive service, specifically thought for customers with high budgets, for those who're looking for High Quality and Total Customization. It's a professional service available in italian, english, russian, french, german and spanish.

In questi esempi il coordinamento perfetto fra pavimenti, soffitti, decorazioni a parete, finiture e materiali dell'arredamento che viene totalmente personalizzato.
In these examples the perfect coordination among flooring, ceiling, wall decoration, materials and finishes of furniture which is totally customized to customers' specifications.


Vengono dimenticati gli standard di produzione mentre gli unici limiti diventano l'immaginazione e quello che è "tecnicamente realizzabile".
Production standards are forgotten while the only limits are imagination and what is "technically manufacturable".


Le immagini qui presentate sono tratte da una fornitura recente.
Pictures taken from a recent supply.

Il nostro Servizio Clienti è a disposizione alla mail commerciale@diotti.net
Our Customer Care is available at sales@diotti.net

A presto!
See you soon!

venerdì 10 dicembre 2010

Come arredare un soggiorno minimalista

Il minimalismo: stile d'arredo figlio di quella corrente artistica nata negli Stati Uniti all'inizio degli anni '60, che contaminò diversi altri ambiti, compreso quello del design.

Affine in qualche modo anche al pensiero orientale, poichè votato all'essenzialità, il minimalismo in casa si rifà all'assenza totale di fronzoli e ornamenti, all'esclusiva funzionalità degli arredi, all'eliminazione del superfluo, all'allestimento di superfici nette, pulite, grazie a forme rigorose e quasi monolitiche, scelte sempre in una gamma di colori piuttosto neutri.

Beige, essenze di legno, bianco, nero e grigio sono le tonalità preferite in uno stile d'arredo minimale, che talvolta può venir contaminato da tocchi di colore più vivo, però mirati e circoscritti. Le decorazioni possono non essere completamente messe al bando soltanto se discrete, eleganti e del tutto uniformabili allo stile dell'ambiente.

E' chiaro che una casa arredata con questo intento risulterà un'abitazione pratica e funzionale, facilissima da pulire e tramite di un profondo senso di ordine. L'asetticità e la spersonalizzazione visiva apparente potrebbe essere superate dall'utilizzo sapiente delle poche possibilità riguardanti le decorazioni e i tocchi di colore, nonchè da un utilizzo tutto personale dello spazio.

Ne risulterebbe un ambiente raffinato e affascinante, oltre che assolutamente moderno. E il luogo della casa che si addice forse più degli altri a un genere di trasformazione simile è il soggiorno.

Proprio perchè ambiente molto vissuto e frequentato, il soggiorno potrebbe costituire l'elemento ideale per essere votato all'essenzialità: nella mente di chi lo possiede, lo frequenta e lo utilizza per gli ospiti infatti, l'ambiente minimale potrebbe più facilmente servire da sfondo discreto, non ingombrante nè invadente, di conversazioni e convivialità invece protagoniste.

Così come il gusto minimale si rende adatto al relax, del corpo e della mente; spesso infattiè proprio nel soggiorno, comodamente seduti in poltrona o sul divano, che si gustano i momenti da dedicare al riposo e al rilassamento.

Arredare un soggiorno con un gusto minimalista significa scegliere pochi pezzi d'arredo e sistemarli in modo da lasciar correre il più possibile lo sguardo nello spazio. Una parete attrezzata essenziale, un divano rigoroso, un tavolino senza troppe pretese.

La parete attrezzata ideale potrebbe essere Link, in noce e laccato bianco: forme squadrate, ingombro minimo, massima funzionalità.



Anche la parete attrezzata Essential Landscape, come dice il nome, potrebbe adattarsi a uno spirito minimale: l'essenziale che lascia protagonista il paesaggio circostante...la casa e la vita che vi fermenta!


Il divano Supremme sarebbe il naturale completamento di un soggiorno minimalista: puro nelle forme, delicato ma fermo nelle tonalità, altamente componibile per soddisfare tutte le esigenze di spazio, anche laddove lo sguardo debba essere lasciato libero di correre.


Per completare il quadro, mancherebbe soltanto un tavolino da salotto come Plaza, dalle linee appunto essenziali, ma estremamente eleganti.

venerdì 3 dicembre 2010

La casa moderna è un non-luogo?

Sul numero di novembre della rivista AD mi è capitato di leggere un'interessantissima intervista a Marc Augé, antropologo ed etnologo diventato famoso per il concetto di "non-luogo", coniato per definire tutti quei posti che nell'era moderna non hanno una verà e propria identità funzionale o fisica, ma che sono visti più come luoghi di passaggio e quindi di inconsistenza, come le stazioni, i centri commerciali o, più recentemente, il Web con tutti i suoi "spazi" virtuali, come blog, forum o social network.

Secondo l'antropologo, anche la casa moderna si starebbe apprestando a diventare il non-luogo del Terzo Millennio, soggetto a un decentramento ormai inevitabile. Augé sostiene infatti che la concezione interna degli spazi della casa, unita all'utilizzo massiccio della tecnologia, stia trasformando il luogo adibito ad abitazione in un non-luogo in cui la prima attività diventa quella di socializzare con l'esterno, e la cui funzione primaria non rimane più quella di condividere la vita all'interno, tra familiari e abitanti.

Una volta, dice Augé, la casa era sinonimo di focolare e di socializzazione interna; il perno della casa girava intorno alle persone e non agli oggetti, tantomeno a una tecnologia che porterebbe a guardare sempre di più al "fuori", non prestando più attenzione al "dentro". Spazi chiusi e sempre più privati e intimi, concorrerebbero a rafforzare questa concezione.

Per quanto l'analisi di Augé rimanga acuta e non priva di fondamento per quanto riguarda il decentramento e l'utilizzo della tecnologia, mi sento di dissentire circa la concezione della casa come assembramento di spazi chiusi e isolanti, in dirittura d'arrivo per diventare un "non-luogo".

A mio parere la casa invece è oggi l'unico punto di riferimento saldo, l'unica realtà vera e solida, in un vortice di cose sfuggenti. E l'attenzione che viene posta all'abitare, alle comodità, ai comfort, alla stessa estetica della casa, è il segno più tangibile che il focolare non è stato dimenticato.

Anzi: la concezione moderna degli spazi cerca sì la privacy, ma soltanto quando necessaria; per il resto si va sempre più verso l'integrazione degli ambienti, verso l'open, l'apertura, e quindi verso la condivisione.

La cucina diventa soggiorno, il soggiorno diventa cucina, la sala da pranzo diventa living, la camera da letto entra nell'open space, la vasca da bagno arriva in camera da letto. Come ci si potrebbe chiudere in un luogo concepito in questo modo?

Inoltre la tecnologia, soprattutto applicata alla casa, è concepita per dar vita a scenari sempre più vivibili, comodi, confortevoli. Da sole o in compagnia, sono le persone che scelgono in cosa trasformare la propria casa e se renderla un luogo, bello e godibile, oppure un non-luogo decentrato.

E certo gli strumenti per rendere le case dei luoghi vivibili e piacevoli non mancano: gli arredi sono il primo mezzo per non dimenticare il concetto di focolare, per far integrare ambienti e persone in un unicum socializzato e socializzante, grazie alle estetiche tanto versatili, ma anche uniformanti e aggreganti.

Il soggiorno o living o come lo si voglia chiamare nel linguaggio contemporaneo, è l'emblema di questo unicum, così come lo è la cucina: luoghi, a tutti gli effetti, dove oltre a rilassarsi, si chiacchiera e si lavora, si cucina, si prepara, si gusta. Luoghi veri davvero, luoghi che non hanno nulla a che fare con l'evanescenza.

Come potrebbe diventare il salotto Bellerive un non-luogo? Non trovo un modo per non figurarmelo ad accogliere almeno 5 o 6 persone intente a chiacchierare, a scambiarsi battute e pareri, a giocare, a confidarsi.



Come potrebbe il divano Rondò diventare un non-luogo? Con la sua forma ludica, naturalmente portata alla condivisione e al calore dell'accoglienza?



Come potrebbe la cucina Vision diventare un non-luogo? Con la sua predisposizione all'apertura, all'integrazione, al colore che già di per sè aggrega?



L'elenco potrebbe continuare all'infinito, perchè io credo fermamente nella casa di oggi come Luogo, con la L maiuscola, come rifugio, come punto fermo, come cuore pulsante della vita contemporanea, fatta di tante cose e di poco tempo è vero, ma anche della certezza di poter trovare nella casa a propria immagine e somiglianza un'ispirazione costante alla bellezza e alla positività.

giovedì 2 dicembre 2010

Il salotto e il Feng Shui

Ecco una nuova esperienza attraverso il Feng Shui.

Ci accomodiamo nel salotto del Sig. Patrizio.

Spazio aperto, luminoso ed accogliente. Ho evitato barriere visive e mobili troppo ingombranti. Posiamo il pavimento in parquet per dare calore all'ambiente. Per circoscrivere l'entrata e creare una piccola zona d'accoglienza ho disposto una pavimentazione a mosaico con i colori della terra.

L'abitazione in questione ha l'entrata a Sud, quindi appartenente all'Elemento Fuoco. Il Ming Gua del Sig. Patrizio è il 2, equivalente all' Elemento Terra. C'è compatibilità e armonia tra la casa e il suo abitante. Sarà l'abitazione a donare energia, in quanto l'Elemento Fuoco genera e alimenta la Terra.

Ciclo generativo



















Il salotto è posizionato proprio a Sud, l'orientamento ideale, legato all'energia Yang, ovvero quella delle attività e della produttività.
Inoltre il sito ha l'affaccio su una parte di giardino in prossimità di una strada di forte passaggio. Di fronte risiede una ditta di autotrasporti, a volte il transito è un po' brusco e violento.
Una siepe sarebbe una soluzione per ovviare al "forte" passaggio di Ch'ì e per proteggersi da sguardi indiscreti. Ricordate sempre che la circolazione del Ch'i deve fluire lenta e costante, mai in modo violento.


Nel baricentro, il punto da cui si espande tutta l'energia della casa, sono state apportate le dovute cure. L'Elemento Terra, rilevato attraverso la "mappa energetica" ottenuta con la bussola geomantica, Lo Pan, risulta negativo e pertanto da neutralizzare con l'Elemento Metallo statico, in quanto di maggiore effetto nel tempo, rappresentato da oggettistica in rame, argento, oro, piatti, vasi di metallo, forme sferiche.

Le immagini "Prima e Dopo"




















La parete è stata dipinta necessariamente di bianco, colore associato all'Elemento Metallo; uno stancil dorato, dalle forme circolari, accompagna la parete, correggendo il punto energetico in questione, così come un mandala dai colori dorati, cura e valorizza la parte.

Di bell'effetto le appliques posizionate lateralmente rispetto al tavolo da pranzo, donano giochi di luce e ombre.
Con i divani ho creato un'angolazione, aperta e ben disposta ad accogliere gli ospiti, posizionando anche la Tv, evitando disturbi di passaggio continui.

I colori che ho scelto per il salotto sono l'avorio per la base. Per alcune pareti, ovvero quelle contigue opposte all'entrata, è ottimo il giallino molto delicato, sempre applicato in modo morbido, spugnato, per dare movimento e leggerezza alla tinta, che contrariamente, risulterebbe piatta e pesante. Il giallino è congeniale per la zona giorno, in quanto illumina e riscalda gli ambienti e in questo caso, incrementa una zona che necessita dell'Elemento Terra, in questo caso, positivo.
Le tinte scelte hanno sostituito l'originario color giallo primario, troppo forte ed imponente.

Ho valorizzato una nicchia con mensole a vista, con un giallo/ocra più intenso, sempre spugnato, creando un angolo decorativo, dedicato ai ricordi, con cornici d'argento, Elemento indicato in questo contesto.

La zona chiamata "Palazzo del fronte", ovvero, il punto in cui sono stati rilevati i gradi dell'abitazione rispetto al Nord, in questo caso specifico, è rappresentato dalla sala da pranzo; ho posizionato l'Elemento Legno statico, per "curare" questo punto energetico non propriamente positivo.
Oggetti e sculture in legno, il verde e le sue gradazioni, oggetti dalle forme rettangolari.

Cristalliera e Madia Diotti A&F Arredamenti

















Anche in sala da pranzo interveniamo con l'Elemento Legno. In una parete sono stati dipinti tre riquadri color verde salvia spugnato con una base avorio, al di sotto, dispongo una bella madia, di produzione Diotti A&F. Arreda il nostro angolo donando eleganza e luminosità all'ambiente. Sul mobile sono state posizionate un'orchidea bianca e una scultura in legno: ammorbidiscono, curano e scaldano l'ambiente.

Le tende hanno anch'esse la loro importanza, eleganti e morbide per alleggerire la modernità e staticità del sito, raccolte da eleganti embrasses, in sostituzione ai vecchi e cupi tendoni verdi.

Embrasses bludesign



















Carissimi è finito un altro anno, spero di esservi, in qualche modo, stata utile e spero di ritrovarvi sempre più numerosi e soprattutto partecipi nell'anno nuovo, magari scrivendomi al mio indirizzo di posta elettronica: blu.design@alice.it

Buone Feste a tutti e Buon 2011!

Cristina.