mercoledì 31 marzo 2010

Incentivi cucina 2010: aggiornamento

Buonasera a tutti, siamo ancora in attesa del Regolamento Attuativo del Decreto Incentivi 2010...ma qui in Diotti A&F è arrivata qualche indiscrezione.

Sapevamo già che per accedere agli incentivi le cucine dovranno essere complete di elettrodomestici, e in particolare:
- il frigorifero dovrà essere in classe energetica A+
- la lavastoviglie dovrà essere in tripla classe A
Gli elettrodomestici devono essere acquistati contestualmente alle cucine componibili e comunque attraverso il produttore di cucine.

Le cucine dovranno poi includere un set pattumiera per la raccolta differenziata.

Le consegna della cucina dovrà avvenire entro 90 giorni dall'ordine: quindi chi acquista la cucina ora programmandone la consegna dopo i primi di luglio non avrà probabilmente accesso agli incentivi visto che saranno allocati fino ad esaurimento delle risorse.

La richiesta per accedere agli incentivi viene fatta dal rivenditore attraverso un sito internet che verrà comunicata e la risposta sulla disponibilità dei fondi verrà garantita entro 3 ore (almeno così si dice).

Novità importante, che non era apparsa nei primi comunicati: gli incentivi sono disponibili solo per chi procederà allo smaltimento di una vecchia cucina per la quale dovrà essere emessa autocertificazione da parte del rivenditore che si occuperà dello smaltimento. Devo ammettere che fra tutte le condizioni questa è la più vincolante perchè penalizza i ragazzi che "mettono su casa": vero che se si parla di eco-incentivi bisogna stimolare il rinnovo, ma così si penalizza proprio la cosiddetta "generazione 1000 euro" che fatica a trovare la sua indipendenza uscendo di casa.

I rivenditori applicheranno lo sconto ai consumatori e potranno poi accedere alla procedura di rimborso attraverso il circuito BancoPosta.

Segnaliamo infine l'interessante discussione che il nostro primo post sugli incentivi ha suscitato su Blog Arredamento.

A presto!

martedì 30 marzo 2010

Quali colori nel soggiorno?

Quali colori sono più adatti al soggiorno? Quali tonalità possono far risaltare meglio le caratteristiche di un ambiente che per definizione deve essere aperto, accogliente, intimo, ma anche gioviale, socievole e grintoso? Sicuramente i consigli di BluDesign sulla filosofia Feng Shui e i colori possono esserci di grande aiuto. Ci sono poi situazioni cromatiche che a pelle suscitano in noi reazioni indubbiamente forti e che quindi ci consigliano in una direzione piuttosto che in un'altra.

La zona giorno, abbiamo detto, assolve a tantissime e diverse funzioni; e anche se non andremo a colorarla interamente, dovremo comunque scegliere un colore dominante, un colore in grado di far spiccare una parte singolare di noi stessi, una parte forte.

Un colore può voler dire tante cose, ma principalmente ha due significati: uno appartiene a un linuaggio universale e oggettivo, quasi "fisico", che ci viene suggerito dalla natura; l'altro è del tutto personale e soggettivo, legato a ricordi, sensazioni, situazioni. Pensate che i colori possono risultare così diversi fra loro a seconda del contesto e delle abitudini di chi li guarda, da cambiare addirittura l'etimologia di alcuni linguaggi: alcune popolazioni eschimesi ad esempio, hanno nella loro lingua decine di termini per indicare altrettante decine di bianchi diversi. Impensabile per noi, ma vitale per loro; e il motivo non è difficile da intuire.

I colori caldi portano con sè allegria ed energia per noi occidentali, perchè ricordano il sole, mentre quelli freddi portano relax e calma, perchè ricordano il mare o il cielo. Ma, soggettivamente parlando, il giallo potrebbe ricordarmi il colore di un fiore regalatomi in un'occasione particolare, il viola invece potrebbe essere il segno di una scelta ideologica, tanto quanto il blu potrebbe rappresentare un fenomeno a cui sono molto legata, come una squadra sportiva o un gruppo di appartenenza.

E allora non è più soltanto una questione di regole universali: un colore si sceglie anche per la storia che porta con sè o per il lato del carattere e della personalità che è in grado di risvegliare in noi. Il Feng Shui dice che le vibrazioni del colore vengono assorbite dal nostro corpo e dalla nostra mente; e allo stesso modo io penso che dalla nostra anima possa scaturire di volta in volta un significato particolare legato a queste vibrazioni, e conseguentemente a determinati colori.

Detto questo, quale colore scegliere per il soggiorno? Bè l'impatto estetico, ovviamente, ha una grande valenza per questa decizione. E' quello che maggiormente può risvegliare quelle vibrazioni, quella parte di noi, quei ricordi che vogliamo avere sempre davanti agli occhi. Allora guardiamo bene, prima di scegliere, guardiamo l'effetto visivo che quel colore ci provoca, soprattutto pensando che si troverà in una zona fra le più frequentate della casa, sia in termini di luogo che in termini di tempo.

Non limitiamoci all'immaginazione: guardiamo, osserviamo, pretendiamo di vedere i colori dal vivo e cerchiamo dentro noi stessi la risposta.

Un soggiorno dove il colore prevalente (dove per prevalente non si intende per forza un quantitativo maggiore, ma semplicemente una risposta visiva più forte e più decisa, tanto da influenzare anche le scelte del resto dell'ambiente) sia il giallo, cosa ci può suscitare?

Osserviamo la parete attrezzata Logo: frizzante, energica, informale, spiritosa, ma allo stesso tempo elegante. Cosa ci ricorda? Cosa ci suscita?



E se il colore prevalente invece fosse il viola, come nel caso della parete attrezzata Lounge? Il soggiorno assumerebbe un aspetto alla moda, raffinato, molto affascinante. E poi? Quali altri significati avrebbe?



E se invece ancora il colore fosse il rosso, come nella parete attrezzata Urban, quale reazione potremmo avere? Forte, decisa, passionale, sanguigna.



Scoprire i significati nascosti delle cose, cercandoli dentro di noi, è non solo un esercizio divertente e anche riflessivo, ma rivela come ciò che ci circonda assuma tutto un altro aspetto soltanto perchè siamo noi a guardarlo. Soprattutto in casa; e soprattutto se la casa è la nostra.

sabato 27 marzo 2010

Progettazione Arredamento nel 2010

E' da ottobre 2009 che qui sul blog Diotti A&F non vi parliamo di quello che stiamo facendo per migliorare continuamente il servizio...in realtà quella che l'anno scorso ci sembrava una piccola rivoluzione nel modo di progettare è per noi da qualche mese uno standard di servizio, che offriamo in diverse modalità ai nostri clienti.

Prima la progettazione dell'arredamento con la possibilità di creare qualunque oggetto possibile grazie alla modellazione 3D, poi il lavoro sulle texture e sui colori, il fotorealismo delle luci, la condivisione online degli ambienti tridimensionali,...ed ora cogliamo l'occasione per mostrarvi un progetto di soggiorno realizzato per un nostro cliente: non una demo (come ne abbiamo fatte in passato proprio per sviluppare questo sistema), bensì un caso reale con soluzioni pensate per soddisfare esigenze reali.

Partiamo con una visione d'insieme.


E' evidente un ampio e luminoso spazio giorno con due aree distinte: la zona relax ed intrattenimento a destra, la zona pranzo con libreria a sinistra.
Una parete attrezzata Planning con contenitori, panche sospese, pensili con ante in foglia argento; e poi il divano Itaca in pelle bianca. Veramente pregevole la ricchezza di particolari...sembra veramente di "entrare" nella stanza.



Concentriamoci ora sulla zona pranzo con libreria: una libreria a misura Planning Box perfettamente coordinata ai lavori in cartongesso, il tavolo Brera laccato con le sedie Flò in ecopelle con gambe a slitta.
Ecco un'immagine diurna con luce naturale...



...e la stessa identica inquadratura in versione "notturna" con luce artificiale.



Possiamo dirvi tranquillamente che il nostro cliente è rimasto entusiasta di questa ambientazione. Tutto quello che facciamo in termini di progettazione dell'arredamento è visto in un'ottica di servizio per il cliente. Amiamo pensare all'idea di offrire ai nostri clienti il "lusso" di visitare le proprie stanze prima che vengano realizzate, di valutare senza sforzi di immaginazione la bontà di abbinamenti fra materiali e colori, il lusso di "percepire" il feeling generale di una stanza mesi prima di potervi entrare...fino al punto di vedere come sarà una stanza (in questo caso la sala da pranzo) sia di giorno con la luce naturale che di sera con la luce artificiale!

Ora andiamo avanti con il nostro lavoro quotidiano...a presto allora!

lunedì 22 marzo 2010

Divani in tessuto: cinque buoni motivi per sceglierli con soddisfazione

Scegliere un divano significa porsi molte domande, e un divano in tessuto può dare molte risposte, perchè per definizione è un arredo con molti vantaggi, pochi svantaggi e un appeal irresistibile, soprattutto per chi predilige un gusto moderno, anche soft.

Un divano deve essere per sempre: ecco perchè acquistarlo significa soppesare molti fattori e diverse variabili. Oltre a misure e spazi da mettere sicuramente in conto, il divano deve rispondere a esigenze di comodità ed estetica innanzitutto; poi ovviamente anche di funzionalità e praticità.

Il divano che mi piace sarà comodo? Sarà facile da tenere pulito? Sarà bello nel mio salotto? Sono tutte domande non solo lecite, ma assolutamente necessarie per la scelta di un arredo importante come questo, fulcro della vita sociale casalinga.

Ecco dunque cinque buoni motivi per scegliere un divano in tessuto, sei motivi che rispondono a sei diverse, necessarie, vitali domande che inevitabilmente ci si pone al momento di un acquisto importante.

1 - Il divano in tessuto è comodo: fresco d'estate, caldo d'inverno, accogliente anche nelle mezze stagioni; la sensazione di naturalezza che restituisce al tatto è completa, avvolgente, rassicurante: ci riporta, come il legno a pavimento, a una dimensione di semplicità e salda realtà, profondamente radicata nel nostro istinto.

2 - Il divano in tessuto è bello a vedersi: la sensazione di naturalezza è trasmessa non solo al tatto, ma anche alla vista. L'effetto estetico è affascinante, caldo, moderno appunto, e soprattutto versatile, quindi adattabile a diversi stili e scelte d'arredo.

3 - Il divano in tessuto può assumere solitamente molte più colorazioni, tinte e fantasie rispetto a un divano in pelle o in ecopelle. La creatività può sbizzarrirsi con i divani in tessuto, liberando accostamenti e soluzioni anche inedite e d'effetto, ben amalgamate con il resto dell'ambiente, oppure creando contrasti netti con pareti e arredi neutri.

4- Il divano in tessuto, se è un buon divano, è sfoderabile, il che lo rende ancora più versatile e adattabile a cambiamenti di gusto anche repentini. Se infatti decidiamo di voler cambiare l'abito e la faccia del nostro soggiorno, magari con il cambio di stagione, non c'è niente di più facile che cambiare il rivestimento in tessuto del divano e cambiare di conseguenza gli altri tessuti dell'ambiente: tende, tappeti, cuscini. In un attimo il soggiorno assume così tutto un altro volto, tutta un'altra freschezza.

5 - Il divano in tessuto, se è sfoderabile, è anche facilmente lavabile: poter togliere il rivestimento e metterlo in lavatrice, significa poter togliere anche molte delle macchie che accidentalmente possono formarsi su un divano tanto utilizzato e tanto vissuto, soprattutto laddove ci siano bambini.

Se questi motivi non vi bastano per capire se un divano in tessuto fa per voi, allora ve ne dò altri tre.

1 - Il divano in tessuti Rodeo Drive, pulito, funzionale, moderno, con un rivestimento che a colpo d'occhio regala effetti "naturali" sorprendenti.



2 - Il divano in tessuto Brio, con fantasie e colori a scelta fra molteplici possibilità, anche componibili, per dare vita a soluzioni uniche.



3 - Il divano in tessuto Modus, dall'aria estremamente accogliente, che fa venire voglia di coccolarsi e distendersi placidamente, per il massimo del relax.


venerdì 19 marzo 2010

Incentivi cucina 2010: eppur si muove...

Il Consiglio dei Ministri in data odierna ha varato il "Decreto Incentivi", finalizzato a sostenere diversi settori fra cui il comparto degli elettrodomestici e dei mobili da cucina.

Non conosciamo i dettagli definitivi del Decreto, ma si parla di un contributo del 10% (fino ad un massimo di 1000 euro) per l'acquisto di una cucina componibile dotata di elettrodomestici a basso consumo ed anche di contenitori per la raccolta differenziata.
Sono previsti anche incentivi di qualche decina di euro a pezzo sulla "rottamazione" di vecchi elettrodomestici che appartengono a classi di consumo poco efficienti.

Questi incentivi sono fino ad esaurimento delle risorse: si parla di un'interfaccia web che permetterà di tenere monitorata la situazione e una volta raggiunta la soglia quello che viene definito come "semaforo rosso" bloccherà l'attribuzione delle risorse.

Le risorse per il comparto cucina sono di 60 milioni di euro, disponibili su acquisti effettuati dal 15 aprile al 31 dicembre 2010.

I conti sono presto fatti: considerati anche gli incentivi degli elettrodomestici si parla di un "parco cucine" che godranno dell'incentivo di circa 60.000 cucine...calcolo "spannometrico" ma efficace, quindi affrettatevi! ;-)

Vi terremo aggiornati, a presto!

mercoledì 17 marzo 2010

Il colore negli arredi e il Feng Shui

Ben ritrovati a tutti voi! Oggi vi parlerò del colore.

Nell'arte del Feng Shui il colore rappresenta un elemento fondamentale; aiuta ad equilibrare e potenziare l'energia negli spazi, creando vibrazioni, che si attivano su chi li assorbe. Insomma influiscono molto sul nostro stato d'animo.


Vi consiglio di non dipingere mai tutte le pareti di una stanza, ma solo quelle che intuitivamente, ritenete più adatte all'aumento dell'equilibrio energetico. Se non vi ritenete intuitivi, seguite questa semplice regola, ovvero, tinteggiate le due pareti contigue dell'angolo opposto all'entrata.

I colori ci permettono di rendere più accogliente un ambiente. Creano restringimenti o ampliamenti ottici. Se desiderate, per esempio dare ad un soffitto eccessivamente alto, un effetto di abbassamento, tinteggiatelo con toni tendenzialmente scuri, es: un ocra. Volete dare un effetto di restringimento ad una stanza troppo larga? Una fascia perimetrale, creerà un effetto contenitivo.

Di bell'effetto sono le riquadrature, magari dietro a divani o sedute, in questo modo, darete maggior tono alla tartaruga e renderete più "vivace" l'ambiente.
L'utilizzo di spugnature, velature rendono l'ambiente morbido, donando così un senso di dinamismo.

E' importante altresì fare particolare attenzione alla scelta dei colori come correttivi, è bene tenere in considerazione le particolarità e le esigenze estetiche e psicologiche degli spazi abitativi. Se ad esempio in un sito è necessario attivare l'Elemento Acqua come correttivo, evitate il colore nero o blu, (colori legati a questo Elemento) in quanto, darete un'impronta opprimente e di cattivo gusto all'ambiente, ma ovviate, usando oggetti legati all'Elemento Acqua, come per esempio il vetro, o le forme irregolare e morbide.

Ecco alcuni consigli per donare alla vostra casa luce ed energia.
I colori più adatti all 'ingresso sono quelli caldi, dell'ocra, del giallino. Date al vostro salotto le tinte legate alla terra, l'ocra, il panna, il giallino; alla cucina abbinate l'aragosta o il panna. Illuminate il vostro studio con il giallino o il panna chiaro. Per la camera da letto consiglio i colori riposanti del verde salvia, dell'azzurro o del rosa antico.

Stato di fatto di una camera da letto Progetto
















Per il bagno potete utilizzare il verde salvia o l'azzurro.
De decidete di fare degli accostamenti cromatici, fateli sempre nel rispetto dei Cinque Elementi. Per esempio il beige accanto al bianco o ai bordeaux, gli azzurri ai bianchi e successivi beige.

Anche le luci hanno la loro importanza, donano calore ed energia all'ambiente.

















Attivazione del baricentro con luci a pavimento
e riquadro dorato alla parete.


E' meglio posizionarle lateralmente rispetto a un piano lavoro, mentre per il tavolo da pranzo, collocatele al centro.


Se consideriamo una stanza nella sua integrità, l'utilizzo di luci soffuse è gradito, così come a sfioro, che consentono di muovere l'energia creando intrecci di luci ed ombre. Vi sconsiglio le luci al neon, soprattutto se posizionate in direzione delle sedute.

Nel Feng Shui, le luci esterne sono anche un ottimo rimedio per riquadrare e rendere otticamente gradevole un ambiente irregolare,
possono riempire simbolicamente l'area vuota di un terreno a forma di L. Per ricondurre tale forma alla regolarità, potrete installare un lampione nel punto mancante. Riquadrerete così la forma irregolare.

Vi auguro un buon proseguimento e vi aspetto come sempre al nostro consueto appuntamento con il Feng Shui!

Vi ricordo il mio indirizzo mail: blu.design@alice.it

A presto!

Cristina.

sabato 13 marzo 2010

La camera da letto come una parete attrezzata

Dopo aver parlato dell'arredobagno e delle sue tantissime analogie con i soggiorni moderni, non potevo non cogliere una sfumatura simile anche in alcuni modelli di camere da letto, studiate appositamente per integrarsi in ambienti multifunzionali, sempre più polivalenti e open.

Se infatti pensiamo a tipologie abitative come il monolocale, il piccolo loft o l'open space non troppo esteso, ci rendiamo conto che sempre più spesso anche la camera da letto viene inclusa negli spazi aperti, rimanendo a vista anche dalla zona giorno. L'unico ambiente a rimanere effettivamente chiuso è il bagno.

Allora anche la camera da letto ha bisogno in certi casi di spogliarsi parzialmente del suo ruolo, per vestirsi con altri abiti e assolvere a funzioni anche differenti: se la camera da letto infatti è a vista sulla zona giorno, essa deve poter offrirsi anche come piano d'appoggio, libreria, zona contenitiva, zona relax e di svago.

Un letto ben concepito allo scopo infatti, può benissimo trasformarsi in un ampio "divano" da cui poter fruire di contenuti audio-video o dove rilassarsi a leggere; i complementi di una camera da letto invece, potrebbero tranquillamente diventare librerie, mensole, piani d'appoggio.

Le forme di questi complementi si fanno quindi simili, nuovamente, a quelle del soggiorno, tanto che possono assomigliare in tutto e per tutto a delle vere e proprie pareti attrezzate, dove ripiani e strutture si susseguono disegnando spazi funzionali e contenitivi. Succede esattamente questo con la camera da letto Quarantacinque: anima profondamente moderna, rivelata anche dai colori di tendenza utilizzati per la composizione, cassetti ampi che ricordano le cassettiere di una zona giorno, ripiani organizzati come per una grande libreria.



Non trovate una "sottile" somiglianza con la parete attrezzata Link o con la parete attrezzata Creative Side?




La camera da letto Ego è fornita di complementi altamente componibili, caratteristica indubbiamente ripresa dalle pareti attrezzate delle zone giorno, e presenta degli elementi contenitivi, come le cassettiere, del tutto simili a quelli delle zone giorno, per forme, colori e materiali.



I complementi d'arredo per la camera da letto della linea Club includono mensole e cassettiere assolutamente integrabili con gli elementi di una zona giorno o di una parete attrezzata: le finiture lucide, i colori moderni, le maniglie di design e l'alta componibilità ne fanno degli elementi assolutamente versatili e multifunzionali, anche a un eventuale "soggiorno".



lunedì 8 marzo 2010

Cucine contemporanee con effetto lucido

Le cucine contemporanee hanno ormai un comune denominatore, comune a tutti gli ambienti della casa: l'effetto lucido, una caratteristica che le rende brillanti, lucenti, quasi come dei gioielli.

La finitura lucida, ottenuta da laccati appunto lucidi oppure da materiali come il vetro, è capace di restituire sensazioni molto affascinanti: richiamando alla mente concetti come lusso e prestigio, la superficie lucida infatti emoziona, abbaglia, quasi stordisce.

Qualunque colore, se lucido (non per niente il modo di dire "tirato a lucido" ha un suo significato ben preciso!) appare innanzitutto pulito, poi elegantissimo, prezioso come qualunque cosa che luccica, e infine appare contemporaneo, di "design". L'associazione mentale con ambienti di grande livello, come hotel di lusso, negozi di lusso, e quant'altro, regala la sensazione di trovarsi in un luogo diverso a quelli a cui siamo forse abituati, dove l'effetto fashion travolge chiunque.

In cucina una superficie lucida trasporta direttamente nel futuro e in un ambiente che non è sicuramente quello a cui eravamo abituati da piccoli. Le cucine d'altri tempi, che ancora possono essere imitate nello stile, erano fatte d'altro: di legno, di calore, di superfici opache, di gusto rustico, familiare.

A onor del vero l'effetto lucido, se guardato con altri occhi, potrebbe trasmettere un certo senso di freddezza e di distacco; ma a quel punto è poi il tocco personale, con accessori e tessuti, a dover rendere l'ambiente più caloroso e più accogliente. Intanto, scegliendo una cucina con effetto lucido, ci si assicura un design d'alto livello, sicuramente riconoscibile e ampiamente apprezzabile.

Soprattutto se la cucina, nell'economia degli spazi della casa, è integrata in un ambiente più ampio: il living o l'open space prediligono gusti tendenti al contemporaneo appunto, più integrabili dal punto di vista stilistico con altre luoghi funzionali, come la zona pranzo o il soggiorno. Ecco quindi che una cucina "lucida" potrà integrarsi perfettamente con un soggiorno moderno, quasi sicuramente lucido anch'esso, regalando un impatto visivo di grande effetto.

La cucina Domus incarna perfettamente l'effetto nominato, un effetto in cui i punti luce, sapientemente posizionati, aumentano ancor di più la brillantezza dell'ambiente e dove la componente riflettente della finitura lucida è capace di approfondire e dilatare ulteriormente lo spazio dal punto di vista visivo.



La cucina laccata Horizon, qui integrata appunto in un ambiente multifunzionale, risulta estremamente elegante, quasi abbagliante nel suo bianco puro, controbilanciato visivamente dal nero dei moduli a terra. La cucina qui non riflette solo il resto dell'ambiente, ma anche il panorama che entra come uno sfondo scenografico, dalle grandi vetrate.



La cucina Yara in vetro lucido testimonia che anche il colore più acceso e informale, arricchito da una finitura lucida importante, può diventare raffinato e soprattutto profondamente affascinante.