lunedì 31 maggio 2010

Cucine moderne: i pro e i contro del bianco

Non è raro ormai ricorrere alla scelta del bianco puro, quasi assoluto, anche in cucina, soprattutto se si parla di cucine moderne. Pulito e luminoso, il bianco rimane la summa di tutti i colori e quindi, anche inconsciamente, è la tonalità a cui tendiamo tutti, perchè rappresenta filosoficamente parlando, la perfezione.

Se qualche decennio fa, il bianco era la sola scelta possibile e spesso era un bianco "sporco" o un derivato non proprio lucente, ora il bianco è tornato in voga come una vera e propria moda, imponendosi in ogni ambiente della casa e abbinandosi a qualunque altro colore (dato che li contiene tutti), nella sua veste più immacolata e linda.

Anche le cucine moderne di ultima generazione hanno visto un ritorno al bianco, prepotente e spiccato: con laminati, vetri lucidi, laccati lucidi oppure con laccati opachi, anche a poro aperto per lasciar intravedere le venature del legno. Ma soprattutto l'ultima tendenza al bianco in cucina va verso il glossy, cioè verso quella dimensione il più possibile lucente e brillante, che tutto accende e che risulta sfolgorante.

Una cucina contemporanea bianca lucida è una miriade di cose: innanzitutto è bella, e non chiedetemi di trovare un altro aggettivo, perchè è l'unico possibile; in secondo luogo è irriverente: sì, perchè il bianco non è un colore facile da mantenere, soprattutto in un ambiente come la cucina e costituisce dunque una specie di sfida per chi lo sceglie; inoltre è una superficie di specchi, in cui immergersi e riflettersi all'infinito; infine è un dialogo continuo con la luce, con cui gareggia e di cui assume una certa proprietà illuminante.

E questi erano i pro della cucina moderna bianca, a cui va ad aggiungersi appunto il fatto di rispondere alle tendenze più contemporanee, che in linea con il minimalismo, vogliono forme geometriche, ma anche pulite e quasi asettiche. Il bianco è perfetto per rivestire ambienti concepiti con questi presupposti.

Ma attenzione: il bianco, proprio perchè puro e bellissimo, ha i suoi contro, e come accennato, soprattutto in cucina. Il bianco infatti non è facile da tener pulito e specialmente se è lucido, mostrerà ditate e impronte. Inoltre, un altro difetto corre di pari passo con uno dei suoi pregi: il bianco in cucina può trasmettere una sensazione "asettica", dove l'ordine e la pulizia sono d'obbligo, ma dove la sensazione di freddezza potrebbe smorzare il respiro.

Le soluzioni ai contro del bianco in cucina? Sono semplici: la prima è di solito insita nei materiali di ultima generazione, sempre più difficili da sporcare e sempre più facili da pulire, anche se bianchi; in ogni caso la zona che in cucina è più soggetta a macchie e maltrattamenti è il piano di lavoro, quindi il segreto sta nello scegliere quest'ultimo in un altro colore o in un altro materiale, come accade per questo modello della cucina in vetro dogato S71.


La seconda soluzione possibile, quella adatta a ovattare la sensazione di freddezza ed eccessiva asetticità, è quella di abbinare il bianco prevalente a dettagli di altri colori: stoviglie, accessori, tessili possono essere scelti in qualunque altra tonalità dell'arcobaleno e rirestituire così una vita palpitante alla cucina, proprio perchè il bianco si presta agli abbinamenti, facendo risaltare tutti i contrasti. Bianco e rosso, bianco e giallo, bianco e lilla, l'intramontabile "bianco e nero", sono tutte accoppiate vincenti, da provare e da realizzare soltanto con la fantasia.

Pensate alla cucina Quadra, perfetta, avvolgente, profondamente moderna e resa ancora più preziosa dalla disposizione delle luci e dalle forme particolari delle ante o delle cappe abbinate,; pensatela con qualche particolare in nero oppure in un tenue lilla rilassante: il risultato sarebbe stupefacente.


Anche alcuni elementi propri del corpo della cucina possono essere scelti in qualche colore a contrasto, dando a tutto il risultato un volto completamente nuovo e meno formale, come accade in questo modello della cucina Dream.

martedì 25 maggio 2010

Comodini moderni: perchè tre al posto di due?

Una tendenza spiccatamente moderna vede in diversi casi le camere da letto arredate con tre comodini al posto di due. No, non stiamo parlando di una specie di promozione tipo prendi 2 paghi 3, ma di una scelta ragionata, che tende a prediligere il numero perfetto a fronte del dualismo che regna nella camera da letto matrimoniale per definizione.

Tre comodini dunque e i due lati del letto a disposizione non sono più gli stessi, appaiono disequilibrati e non esprimono più la stesso sentimento di uguaglianza. Perchè? E perchè proprio l'arredamento moderno si presta a un'interpretazione simile?



La seconda risposta è la più semplice, perchè è insita nella parola "moderno", quell'aggettivo che dà modo alle cose di rompere gli schemi precostituiti e di inventarne di nuovi, di trovare soluzioni inedite e di osare con qualcosa di diverso.

La prima risposta invece è da cercare innanzitutto nello spazio, quel non-luogo che diventa luogo solo quando gli si dà un nome e una funzione, spazio da plasmare assolutamente secondo i propri gusti: in questo caso di spazio ce ne deve essere in abbondanza, perchè due comodini accostati non sono propriamente invisibili; e poi due comodini di spazio ne creano a loro volta in quantità, spazio per appoggiare, per inserire, per contenere.


E poi ci sono le esigenze. Per loro, si trova il coraggio di rompere le tradizioni. In questo caso è evidente che due comodini risolverebbero esigenze proprio di spazio, e va da sè che probabilmente chi ne trarrebbe maggiore giovamento sarebbe la donna della coppia.

Mi basta osservare l'esempio che ho sotto gli occhi tutti i giorni: il mio comodino minaccia di rompere gli argini e straripare, sia nei cassetti che sul piano d'appoggio. Il suo ha soltanto tre oggetti: la lampada, un libro e un segnalibro, che peraltro non occupa nessuno spazio aggiuntivo. Ah, quasi scordavo: prima di dormire, si aggiungono anche gli occhiali. In pratica: un comodino quasi "sprecato".

Ma cosa potrebbe esserci di tanto ingombrante e numeroso da giustificare la presenza di due comodini? Cosa può farci sentire rassicurate, coccolate, protette vicino a noi la notte, tanto da spingerci a progettare e utilizzare due comodini anzichè uno? Le risposte possono essere tantissime, e impossibili da elencare, proprio perchè altamente variabili. Potrebbero andare dai libri e dalle riviste (per accompagnare eventuali notti insonni), alle medicine per qualunque evenienza, a una scorta di cibo secco per attacchi gastritici notturni, ai peluches di quando eravamo bambine.

La chiave è proprio qui: avere a portata di mano tutto ciò che ci tranquillizza; perchè noi donne, di notte, cerchiamo protezione e sicurezza. E sentire vicine le cose che ci trasmettono queste sensazioni, ci aiuta a dormire meglio.

Questa è l'idea che io mi sono fatta. Ma si potrebbe fare anche un discorso puramente estetico: il disequilibrio apparente, crea un'armonia talvolta anche dissonante, che però risulta assolutamente piacevole. Avete presente alcune opere di Puccini (una su tutte, Suor Angelica) o di Alfano, solo per citare un paio di esempi? Dissonanze allo stato puro, apparenti disequilibri, che scatenano una forza emotiva così travolgente da far venire le lacrime.

A volte la spiegazione è tutta lì, in quell'unica nota "dissonante" che è capace di smuovere le montagne. Va da sè che tre comodini al posto di due, possono dare ragione di questa dissonanza, perchè regalano allo spazio quel non so che di inaspettato e gradevole. Che siano poi tutti uguali, oppure tutti differenti: una volta dato inizio alla dissonanza, essa si può espandere, creando "progressioni musicali" che trovano risoluzione solo in un finale posticipato. Così due comodini uguali e uno diverso, oppure tutti e tre differenti fra loro creano progressioni dissonanti e piacevoli. Anche questa è armonia.

Due comodini Cap differenti e accostati, ad esempio, a un lato e un terzo all'altro capo del letto ancora diverso, sarebbero sicuramente piacevoli.



Anche tre comodini Club, differenti o medesimi, si presterebbero senza dubbio alcuno a questo gioco di armonie e dissonanze.



mercoledì 12 maggio 2010

L'arredo in giardino e il Feng Shui

Il nostro incontro di oggi sarà dedicato al verde e alle zone outdoor.

Anche il nostro giardino può rappresentare un luogo di benessere e armonia, in assoluta sintonia con le leggi del cosmo.
Come ben sapete, le forze dominanti a cui il Feng Shui fa riferimento sono lo Yin e lo Yang, i due opposti che si attragono, quindi anche pensando alla nostra oasi verde, parliamo di forme vuote che si alternano a forme piene, linee dolci contrapposte a linee severe.

Vogliamo partire dalla forma del vostro garden? Ordine e armonia sono necessari. Le misure disarmoniche sono considerate negative.
Ma come potete riequilibrare dunque gli spazi?
Siepi, cespugli o alberi, lampioni, faranno al caso vostro; vi permetteranno di ridisegnare il perimetro e ricreare spazi quadrati, rendendoli piacevolmente visibili.
Se la forma del vostro terreno è triangolare, bilanciatela con cespugli e siepi. Nasconderete gli angoli più diretti, ottenendo così la regolarità energetica della forma.




















L' appezzamento è troppo esteso in lunghezza? La luce di un lampione vi aiuterà a ridimensionare la prospettiva, oppure potrebbe essere utile aggiungere siepi che riducano l'eccessiva profondità.

Il vialetto che percorre il giardino e conduce alla porta d'ingresso potrà assumere forme morbide e sinuose, permettendo al Ch'i un passaggio dolce, e quindi di fluttuare delicatamente e cosicchè la negatività non abbia una corsia preferenziale.




















Se il vostro giardino fosse esposto ad una zona particolarmente trafficata, per riparare l'entrata da indiscrezioni ed avere più intimità, fate una semplice e piccola barriera dopo il cancello, evitando però alberi imponenti che appunto potrebbero impedire il flusso di energia.

Le piante sono considerate simbolo di forza e vitalità, sono ornamentali sia in casa che fuori. Se ben curate, oltre a donarci ossigeno, ci regalano positività e creano Ch'i nutritivo.
In giardino ci proteggono dallo smog, dai rumori e dal traffico, mantenendo un distacco con il Ch'i negativo.
Le piante vanno eliminate o ridimensionate solo se coprono la luce e impediscono il fluire del Ch'i positivo; è importante che non siano imponenti, soprattutto di fronte all'abitazione.

Ma quali piante prediligere? Il bambù è particolarmente apprezzato in Cina e nell'arte del Feng Shui: è considerato infatti benefico, portatore di fortuna e elisir di lunga vita. Ha la caratteristica di avere poco fogliame, quindi di non creare zone d'ombra. Da escludere le piante spinose, (eccetto le rose e poche altre utilizzate in medicina). Possono apportare squilibri; pertanto è meglio posizionarle lontano dall'abitazione.
Il salice risulta essere un'altra pianta molto apprezzata in Cina, così come gli alberi da frutto: il pesco e il susino, l'orchidea, il pino il crisantemo, il loto, il melograno. Il pino ebbe nell'antica Cina, una valenza fondamentale, nel taoismo, simboleggiava la longevità, in quanto resistente alle avversità.

Secondo la già citata Scuola della Forma, il Nord rappresenta la zona da cui proteggersi, mentre al Sud, caldo e soleggiato è opportuno avere grandi aperture, come finestre e un'ampia ariosa visuale. Il Nord sarà protetto da siepi o da una serie di alberi, come i pini.
Però bisogna affidarsi anche al buon senso e alla soggettività delle situazioni; se la vostra abitazione avesse una meravigliosa visuale a Nord, quest'ultimo diventerebbe in un certo senso il vostro Sud!
A Ovest, ampio spazio a cespugli, arbusti e olmi.
I fiori e le piante ornamentali daranno un tocco di colore e allegria al Sud. All' Est dedicate alberi da frutto, i già citati pesco e prunus e i salici. Il pesco è legato all'inizio dell'anno ed è di buon auspicio.




















Per impreziosire il garden e renderlo armonico, seguendo sempre il concetto di Yin e Yang, inserite pietre. L'acqua è elemento essenziale, simbolo di vita e ricchezza. Quindi fantasia con le fontane, impreziosite magari dall'aggiunta di qualche pesce, considerato di buon auspicio, soprattutto nelle zone dove si svolgono affari. Favoriscono l'incremento di denaro e preservano dal Ch'i negativo.
Per la disposizione affidatevi ad un esperto del settore che saprà aiutarvi anche nella collocazione di tavoli, panchine, sedute, lanterne e quant'altro di utile per apprezzare la bellezza e i benefici del verde in assolutà tranquillità.

Seguendo i giusti accorgimenti, avrete un giardino ricco di sensazioni, di profumi e colori, in armonia con gli abitanti, con la casa, con il cosmo.
Il vostro giardino sarà un'oasi rigeneratrice!

I nostri incontri legati a spiegazioni teoriche sono giunti al termine e lasceranno spazio alla presentazione pratica di progetti da me realizzati e i rimedi suggeriti dalla mappa energetica, per migliorare lo stile di vita.
Come supporto, ho creato un piccolo "angolo" riservato a tutti coloro a cui interessa approfondire la conoscenza o per semplice curiosità.
Nel mese di maggio e quelli a seguire, fino alla fine di luglio, ogni lunedì dalle 11.00 alle 12.00 sarò a Vostra disposizione per qualsiasi chiarimento o per semplici informazioni, telefondo al 338•846 5957


Ringraziandovi per la fiducia e l'assidua partecipazione, auguro salute e benessere a tutti Voi!

Vi aspetto!
Cristina

lunedì 10 maggio 2010

Le cucine moderne incontrano la moda: ecco la "kitchen couture"

Le cucine moderne vanno sempre più in una direzione ben riconoscibile e tangibile, da qualunque parte l'occhio si posi nel vasto panorama offerto dalle aziende produttrici, una direzione che ha assunto un curioso binomio bilingue come nome e un'inevitabile quanto piacevole spettacolarizzazione di se stessa come caratteristica peculiare, riassumibile da un altro binomio: estetica e funzionalità.

Si chiama "kitchen couture" e unisce due anime differenti, sia nella lingua, sia nel nome, sia nelle peculiarità, in un'unica realtà fluida, uniformante ed entusiasmante. "Kitchen" la Cucina nell'ormai linguaggio universale, l'inglese, e "Couture", tutto ciò che è Moda, tutto ciò che è bellezza presunta ma anche reale e sfacciata, e che detta le regole in questo mondo ormai quasi saturo di originalità.

Kitchen couture è tutto ciò che può unire praticità, funzionalità, comodità, tecnologia avanzata, parole necessariamente proprie di un ambiente così complesso come la cucina, alla cura dei dettagli estetici, alla celebrazione del bello, alla ricerca di risultati di classe, dove l'eleganza sia perfettamente riconoscibile da chiunque la guardi.

Kitchen couture significa quindi tante cose, tutte assolutamente al passo con le abitudini del vivere moderno e della casa contemporanea: kitchen couture è la cucina che si amalgama senza soluzione di continuità con il living, creando un tutt'uno dove non si riescono più a distinguere le parti; kitchen couture è glossy, cioè risponde a quella tendenza squisitamente e prettamente odierna, della ricerca del lucido a tutti i costi; kitchen couture è colori di tendenza, luci sofisticate, forme minimali, ma anche decorazioni ricercate, che non risultino però indiscrete.

E se da una parte ci sono cucine che ormai vengono concepite con l'esplicita intenzione di appartenere a questa categoria, cioè che nascono con la kitchen couture nel nome e nell'anima (come alcuni modelli nuovi presentati a Eurocucina 2010), ci sono cucine che forse inconsapevolmente sono entrate a pieno titolo nella serie, ancora prima che a questa venisse coniato un nome su misura.

Solo qualche esempio. La cucina Yara esprime in tanti modi la kitchen couture che la caratterizza: colori di tendenza, ricerca del glossy grazie alla presenza del vetro, assoluta compenetrazione con l'ambiente living, grazie ai moduli bassi e alla conformazione a penisola, decorazioni ricercate nella naturale trama del legno, finiture lucide grazie a materiali come l'acciaio.



La cucina Venus, disponibile in diversi modelli, mostra in questa versione tutta la sua potenzialità di espressione "kitchen couture": colori e superfici assolutamente lucide, esaltate dalla presenza di luci a led sofisticate e d'effetto, forme ricercate e spettacolarizzate in questo caso dalla corrispondenza tra il piano di lavoro e la mastodontica, bellissima cappa.



La cucina Sfera si distingue per le forme e i colori minimali, perfettamente adattabili alla zona giorno open, e impreziositi da dettagli come l'illuminazione a led e le decorazioni raffinate dei pensili.