venerdì 21 agosto 2009

Riprende il viaggio...

Sì, dopo i viaggi "reali", riprendono invece i nostri viaggi quotidiani nell'arredamento: viaggi "figurati" alla ricerca di nuove collezioni d'arredo, alla ricerca di nuovi modi di servire, e forse anche alla ricerca della nostra soddisfazione attraverso la soddisfazione del cliente.

Abbiamo riaperto oggi venerdì 21 agosto con l'esposizione di Lentate sul Seveso e la consulenza ai clienti con progetti e preventivi dei nostri arredatori.

Settimana prossima riprenderà gradualmente il servizio informazioni via mail e l'assistenza ai clienti; da lunedì 31 agosto saremo operativi al 100% con la riapertura di consegne ed assistenza post-vendita.

Ci siamo riposati a sufficienza per partire con slancio? Non lo sappiamo ancora, ma quando è la passione a guidare viene tutto più facile.

Vi aspettiamo!

venerdì 7 agosto 2009

Un saluto

Niente mobili, niente SEO, nessuna iniziativa da comunicare, "solo" un saluto pre-vacanziero ai lettori di questo blog.

L'anno scorso il mio saluto verteva simpaticamente sul numero di alberi risparmiati scegliendo di non stampare cataloghi cartacei. Ad oggi, in poco più di 2 anni, abbiamo passato ampiamente i 15.000.000 di pagine visualizzate con un "risparmio" di 360 alberi ;-)

Quest'anno noto invece con piacere che, se ad inizio agosto 2008 il nostro blog aveva un totale di 15 post da inizio anno, ad inizio agosto 2009 siamo a 75 post, cinque volte tanto. Ora siamo un piccolo ma "agguerrito gruppuscolo" di autori con il sottoscritto, la giornalista Olivia, l'arredatore Ivano, l'esperta di Feng Shui Cristina: colgo l'occasione per comunicare che se qualcuno volesse unirsi a noi e contribuire come autore mi scriva pure una mail (ben visibile sul sito Diotti A&F).

Mi auguro sinceramente che qualche lettore appassionato di arredamento (che siano "i miei venticinque lettori"!?) possa leggere con piacere quello che scriviamo...anche perchè questo blog, nato prima come esperimento, cresciuto poi come strumento di comunicazione e visibilità, in fondo è ora diventato una passione: la passione per le parola scritta, la tecnologia, la condivisione di idee e pensieri.

Ci "vediamo" a settembre, buone vacanze a tutti, per un po' ci dimentichiamo di mobili e divani...anche se a volte un divano te lo trovi dove meno te l'aspetti! ;-)

A presto!

mercoledì 5 agosto 2009

Sconti e saldi, giochi di parole

L'idea di scrivere di sconti e saldi.

Nei telegiornali di ieri sera (sia al Tg5 delle 20:00 che al Tg2 delle 20:30) uno dei servizi "leggeri" era proprio dedicato a sconti e saldi.

Il concetto di fondo, espresso con dovizia di interviste a clienti e commessi, era che la crisi ha spinto gli italiani a chiedere sempre più sconti, anche sui prezzi già in saldo, amplificando così l'italica abitudine a chiedere/pretendere sconti indipendentemente dalla convenienza reale dell'offerta...sembra che si "salvino" solo i supermercati.


Le prime riflessioni personali.

Devo ammettere che questi due servizi "giornalistici" mi hanno un po' sorpreso: proprio recentemente riflettevo sul fatto di come la ricerca dello "sconto a tutti costi" sia decisamente calata, almeno per Diotti A&F.
Va da sè che i nostri clienti sono persone normalissime, che cercano qualità di prodotti e servizi al minor prezzo possibile; al tempo stesso nella nostra esperienza non riscontrariamo quel rinascere della trattativa estenuante indicato dai telegiornali, trattativa che porta al balletto di sconti e rilanci.
Sicuramente gioca una componente l'aspetto generazionale, con la mezza età sicuramente più avvezza e desiderosa di "trattativa" ed i giovani (che man mano diventano adulti) più abituati a recepire le diverse proposte dei concorrenti per poi valutarle oggettivamente per arrivare ad una scelta; ma questa è una normale evoluzione che dovrebbe avere peso per tutte le aziende in tutti i settori.


Il nostro approccio.

Un aspetto che distingue Diotti A&F è la trasparenza delle offerte e dei prezzi: prezzi esposti su tutti gli arredamenti in esposizione (ad eccezione di qualche cucina) e preventivi "voce per voce" con distinte dettagliate dei singoli mobili ed accessori inclusi.
Usiamo sempre ed esclusivamente i listini ufficiali (mai notato che alcuni colleghi mobilieri usano listini ristampati, ovviamente "caricati"?) e proponiamo quindi collezioni su cui facciamo uno "sconto alto" ed altre su cui "non possiamo fare sconto", semplicemente perchè i listini ufficiali delle diverse collezioni sono pensati in quel modo: in ogni caso sempre e comunque una quotazione trasparente e, se scontata, con sconti "reali".
Se presentiamo una promozione, uno sconto, un prezzo affare dall'outlet, magari non sono quelle iniziative che apparentemente lasciano a bocca aperta, ma sono iniziative concrete di promozione e che offrono un vero risparmio al cliente, moderato ma reale.


Gli sconti (presunti).

Gli sconti sono un vecchio leit motiv del settore arredo, ma inquadriamo l'argomento con una recente sentenza dell'Antitrust: una catena di negozi di mobili del centro e nord Italia è stata condannata per pubblicità ingannevole in riferimento a campagne pubblicitarie in cui il messaggio esprimeva il 50% di sconto sui mobili in vendita.
Dietro a questa sentenza sta tutta la questione degli sconti nel settore del mobile: quello che conta è solo ed esclusivamente il prezzo finale in rapporto a quanto viene offerto, dimenticate le percentuali.
Se io sono un concessionario furbetto e voglio vendere una Fiat Panda di € 10.000,00 (ben accessoriata) e la metto ad € 20.000,00 dicendo che faccio il 50% di sconto...beh, non avrò molto successo, basta acquistare Quattroruote per avere un riferimento certo dei prezzi di listino delle automobili in commercio.
Nel settore dell'arredamento, invece, non esiste solo una dozzina di produttori, ne esistono migliaia: è una fortuna per la concorrenza che ne scaturisce, la varietà d'offerta e così via...ma così la stragrande maggioranza sono produttori "no-name", non conosciuti al grande pubblico.
Ammettiamo adesso che io sia un mobiliere furbetto, voglio vendere una camera da letto "no-name", di qualità e costo medi ma con un'ottima immagine, prezzo di listino € 5.000,00; la metto ad € 10.000,00 dicendo che faccio il 50% di sconto...beh, attirerò molti clienti con la mia campagna al 50%, alcuni verranno e si accorgeranno che si tratta effettivamente di una camera da 5.000 euro e saranno addirittura infastiditi dalla mia pubblicità ingannevole, altri invece crederanno veramente di fare l'affare preferendomi al mobiliere onesto che la stessa identica camera l'avrebbe messa ad € 5.000,00 magari facendo poi un arrotondamento od un omaggino (veri).
"Guarda caso", i mobilifici che basano le loro campagne pubblicitarie sullo sconto propongono esclusivamente produzioni sconosciute e non confrontabili; conosco addirittura un mobilificio che fra le 30 persone circa di staff aveva una persona che lavorava esclusivamente alla riscrittura dei listini che venivano sistematicamente caricati...quel mobilificio a quanto pare sta cambiando approccio ora (per fortuna), ma ce ne sono sempre altri che continuano imperterriti a creare confusione in un settore che ha tanto bisogno di trasparenza e fiducia.
Confidiamo nell'Antitrust per i casi clamorosi e nel buon senso di tutti noi per i casi quotidiani ;-)


L'invenzione dei saldi.

Una nota particolare, infine, la meritano i saldi...mi correggo, la nota la merita la "parola saldi".
Visto che sugli sconti hanno già provato a dire di tutto, ecco che qualche mobiliere furbetto ha mutuato l'espressione da un settore differente: come i grossisti di mobili hanno preso spunto dal mercato della frutta, ecco che i "professionisti dello sconto" hanno preso spunto dall'abbigliamento.
Nonostante anche per l'abbigliamento esistano abusi e distorsioni del concetto, rimane un fatto che si tratta di un mercato stagionale, con primavera/estate ed autunno/inverno: ecco il presupposto fondante del saldo a cui va ad aggiungersi la velocità di evoluzione di mode e tendenze, decisamente più veloce che nel settore dell'arredamento.
Ecco quindi che i distributori di abbigliamento cercano di "svuotare" i magazzini per far posto alla nuova stagione e per evitare l'obsolescenza della collezione: nel settore del mobile non c'è stagionalità e l'invecchiamento stilistico delle collezioni è molto più lento, nel senso che un buon programma d'arredo rimane attuale anche per qualche anno, eventualmente venendo aggiornato con ritocchi incrementali.
Nonostante queste differenze enormi ecco che i soliti mobilifici furbetti pensano a campagne pubblicitarie incentrate sui saldi...succede così che qualcuno ci telefoni chiedendoci "se anche noi facciamo i saldi" ed eccoci a cercare di spiegare telefonicamente, in pochi secondi, come mai si tratta di una presa in giro.


Per concludere.

Non sappiamo se quanto rappresentato dai due telegiornali sia o meno uno specchio fedele della realtà...ma per quanto ci riguarda siamo contenti perchè ormai sono rimasti in pochi a credere alle storielle degli "incantatori" del settore, che diventano sempre più fantasiosi ed "estremi" proprio perchè le storielle di qualche anno fa non funzionano più...e quindi sempre più in avanti verso il ridicolo! ;-)

In sostanza la ricerca della promozione, del risparmio, addirittura dell'affare, sono assolutamente legittime da parte del cliente...solo bisogna stare attenti a chi usa troppo le parole "sconti" e "saldi", soprattutto se è un mobiliere: in genere chi punta tutto su quello, le 2 paroline "magiche", lo fa perchè in termini di prodotti e servizi non ha nient'altro da dire!

A presto!

Cucine senza maniglie: l'eleganza di un nonsense

Le cucine senza maniglie sono ambienti di un'eleganza estrema, eccezionalmente puliti, profondamente lineari, perchè nessun elemento concorre a interrompere la superficie liscia e senza soluzione di continuità delle sue ante e dei suoi cassetti.

Blocchi monolitici, che sembrano inviolabili, chiusi ermeticamente, impenetrabili. Ecco a cosa assomigliano le cucine senza maniglie: un rompicapo, una specie di grande cubo di Rubik, dove non si deve trovare l'incastro, ma in realtà la via d'apertura.

Una specie di nonsense: come aprire ante e cassetti che vanno utilizzati continuamente, se grandi ed evidenti maniglie non ci indicano l'entrata?

Guardando le cucine senza maniglia infatti, ci si aspetterebbe di avere la formula o la bacchetta per ordinare loro di aprirsi: ogni volta che me ne trovo davanti una, non so mai quale sia il suo mistero e arranco alla ricerca della soluzione. Perchè da sole, non te lo rivelano: rimangono chiuse ad aspettare il mago che le sappia aprire.

Con alcune si deve esercitare una leggera pressione su un lato dell'anta o del cassetto; con altre si deve trovare l'unghiatura; altre ancora si tirano nel punto giusto. Rimane il fatto, che assumono tutta l'aria di altorilievi della parete che coprono o del pavimento che occupano; oppure assomigliano a un secondo muro, dove nulla può interrompere la corsa degli occhi che le attraversano.

Nessun ostacolo dunque, nessuna interruzione per quelle superfici il più delle volte lucide, brillanti, splendenti. Nulla interferisce con la perfezione di un quadro, dove il colore è una macchia unica.

La cucina Horizon in vetro è una dimostrazione concreta della linearità che trasmette una cucina senza maniglie: sono le unghiature a nascondere il mistero dell'apertura delle ante, e in questa versione a creare movimento sono le righe della finitura dogata. Nella finitura liscia invece, la cucina Horizon appare impenetrabile, ma estremamente raffinata.



La cucina Tendy in laminato, in alcune sue versioni, rappresenta proprio quella macchia di colore completamente uniforme, che l'artista avrebbe deciso di stendere sulla tela della parete: solo colore, nessuna interferenza.


Anche la cucina Logika laccata o in rovere si presenta come continuità e insieme come distacco uniforme dalla parete, come un altorilievo rifinito in modo diverso, ma pur sempre lineare come un muro: anche qui le ante nascono l'unghiatura perfettamente celata dietro un incantesimo di eleganza.