venerdì 24 dicembre 2010

Riflessioni di fine anno...diventano un rito?

Eccoci qui...24 dicembre 2010 con una nuova "puntata" dopo quelle del 2009, 2008, e 2007.

Ripercorrere i post di questo 2010 è un po' come rivivere i momenti del nostro anno lavorativo.

BlogArredamento.com
A gennaio è nato il sito BlogArredamento.com, un bell'aggregatore che riunisce "i migliori blog italiani dedicati all'arredamento d'interni" a cui siamo lieti di contribuire e partecipare: so di per certo che inizia ad avere un seguito regolare di lettori appassionati di arredo e design, e ringrazio quindi gli amici di Area D. per questa bella iniziativa, oltre che ovviamente gli altri autori come Filippo di Berto Salotti, Olivia di Guida Consumatore e Matteo di Blog Arredo.

La progettazione 3D
Il 2010 ha visto affermarsi come abituale metodo di lavoro quello che nel 2009 è stato un vero e proprio terreno di ricerca: la progettazione 3D. Su questo blog si è visto qualche accenno, ad esempio con un soggiorno con luci diurne e notturne...ma la vera "rivoluzione" è avvenuta nei nostri uffici: abbandonati totalmente tecnigrafi, squadre e pantoni abbiamo ora ormai totalmente sposato la modellazione 3D ed i render fotorealistici.
Di recentissima pubblicazione sul sito Diotti A&F la nuova sezione dedicata appunto alla Progettazione 3D in cui divisi per reparti presentiamo alcuni interessanti progetti sviluppati...citiamo al riguardo la sezione dedicata alla progettazione di Open Space, particolarmente interessante perchè mostra la professionalità ed inventiva del nostro staff di progettazione.

Gli incentivi cucina
In Italia sono arrivati i cosiddetti "incentivi cucina": ne abbiamo parlato per primi su questo blog e nel corso della campagna statale uno dei nostri post ha portato ad una bella discussione costruttiva sul sito blogarredamento.com, quasi un accenno di "community".
Dico la verità, non penso che questa iniziativa statale abbia veramente stimolato l'economia, almeno nel nostro settore. Al tempo stesso è innegabile che per il settore dell'arredamento sia stato meglio partecipare a questo tentativo di stimolo piuttosto che venire esclusi come in altre occasioni precedenti.
E' stato veramente sorprendente scoprire dai clienti che tanti rivenditori non presentavano neanche questa opportunità alla clientela...noi siamo contenti di averla presentata ed aver reso accessibili ai clienti questa possibilità di risparmio, un po' macchinosa e burocratica la procedura (giusto per evitare speculazioni di qualcuno) ma alla fine ha funzionato tutto.

Il Feng Shui
Nel corso del 2010 è continuata poi la collaborazione con Cristina Boz, designer e consulente di Feng Shui: i suoi articoli sono sempre fonte di spunto per coordinare il design italiano con la millenaria tradizione orientale del Feng Shui.

Tasso Zero e Pubblicità
Un segnale non troppo positivo di quest'anno ci è giunto da una promozione che abbiamo attivato a settembre: Cucine Snaidero a Interessi Zero...davvero.
In sostanza insieme con Agos e Snaidero offrivamo un vero ed unico "tasso zero", e abbiamo riscontrato che nonostante il 2010 sia stato per noi e Snaidero un buon anno ecco che l'interesse dell'utenza per questa promozione è stato assolutamente freddo...un'opportunità di vero risparmio e comodità che non ha creato interesse.
La mia personale opinione è un po' amara. Penso che dopo anni di pubblicità "urlate" da parte di molti operatori, anni di slogan come "sconti 40-50-60%" oppure "tasso zero 60 mesi", con offerte che in realtà non erano tali ma presentavano prezzi gonfiati ed interessi calcolati nel prezzo...dopo anni di messaggi forzati di questo tipo il cliente è ormai "anestetizzato" e quando una promozione offre "vero valore" può capitare che non venga colto in quanto si perde nel mare di messaggi ingannevoli.
Un peccato!

Italian Interior Design
Quest'anno è continuato il nostro trend positivo di servizio verso la fascia alta di prodotto e di clientela, in Italia e all'estero. Vengono probabilmente premiati la nostra attenzione ai particolari ed i servizi di progettazione 3D ed il fotorealismo.
Bello il fotorealismo dei render, ma ancor meglio un esempio reale con l'arredamento di una villa di un cliente.
Negli ultimi anni abbiamo lavorato molto ad elevare la Qualità in ogni processo, dalla progettazione al prodotto, dall'esposizione al servizio post-vendita.

Investimenti
Durante il 2010 abbiamo investito molto sugli spazi espositivi e sulle ambientazioni. In particolare stiamo completando in queste settimane un nuovo concept espositivo per un'area notte al secondo piano della nostra sede: immagine elevata unita alla fruibilità degli spazi per essere sempre più predisposti a servire la clientela più esigente, italiana od estera. Partendo da questo reparto proseguiremo con altre aree nel corso del 2011 per rinnovare progressivamente tutti i piani...ovviamente fotograferemo tutte le ambientazioni e sarà tutto visibile anche dal nostro catalogo online.
Sempre in questa fine d'anno 2010 stiamo terminando i nuovi uffici commerciali, 200 metri quadri aggiuntivi che ci permetteranno di continuare a crescere con un ambiente di lavoro pratico ed accogliente, sia per noi stessi che lavoriamo qui tutti i giorni che per i nostri clienti e visitatori...anche di questi spazi non vediamo l'ora di pubblicare le immagini su questo blog!

Dove si va per il 2011
Un secolo di Diotti A&F...dal 1911 al 2011 sono cento anni giusti giusti.
Ero poco più che bambino e ricordo il periodo antecedente al Natale del 1990: i miei genitori si chiedevano quando il mio trisavolo Emilio avesse iniziato con il mio bisnonno Paolo a costruire sedie...senza averne certezza assoluta fissarono indicativamente l'anno 1911 (sapendo che si trattava di un periodo antecedente alla Prima Guerra Mondiale). Così mentre la sera davo una mano alla mamma ad imbustare a mano le lettere di auguri ai clienti mi dicevo "80 anni dell'azienda di papà...sono veramente tanti!".
Oggi da quelle sere di lavoro manuale in famiglia sono passati altri 20 anni e sono veramente cambiate tante cose, nella vita personale così come in quella aziendale...ma devo dire che le uniche cose veramente immutate sono l'entusiasmo e l'etica del lavoro, quelli sì che rimangono gli stessi nonostante gli anni che passano.
Celebrazioni per il 2011? Non sappiamo ancora...ma ammetto che stiamo impostando un nuovo grande progetto che potrebbe cambiare il modo di concepire la distribuzione d'arredamento, ma "nessuna fretta", ci lavoreremo durante il prossimo anno e forse potremo vederne i frutti nel 2012.
"Troppo ambizioso"? Per passare i 100 anni di azienda ci siamo sempre "messi in gioco" e continueremo a farlo.


Mi congedo con un sincero augurio di buone feste a tutti voi, sperando siano momenti di serenità con le persone che amiamo, magari con un pensiero d'amore verso chi non c'è più ed un amore altrettanto grande per chi ancora deve nascere.

A presto!

venerdì 17 dicembre 2010

Divani accoglienti: sceglierli partendo dall'albero di Natale

La qualità da cui la definizione "divano" non può prescinedere è proprio l'accoglienza, fatta comodità e fatta calore. Se nei dizionari generici la definizione più o meno diffusa di divano è un banalissimo "sedile imbottito a più posti", nel dizionario coniato e ideato esclusivamente per la casa, il divano dovrebbe spiegarsi come "un luogo espressamente dedicato al comodo relax, un rifugio per essere cullati, coccolati, accarezzati".

E se c'è una cosa che in questo periodo natalizio mi fa fare un'immediata associazione mentale con il calore, l'accoglienza e l'atmosfera intima, raccolta e soffice, è l'albero di Natale, simbolo ormai più o meno classico di questa parte dell'anno, che però riesce sempre a regalarmi sensazioni morbide e piacevoli, con le sue luci, con le decorazioni scelte e sistemate con cura.

Così, ho avuto un'idea bislacca: in un ipotetico mondo in cui una persona si ritrovi per le mani e per la testa una casa nuova o una stanza tutta nuova, essendosi portato dietro come unico bagaglio il tanto amato albero di Natale, questa persona potrebbe partire proprio da quest'ultimo per scegliere l'arredamento nuovo.

Potrebbe essere il tema di un racconto fantastico, a cui però mi piace pensare in questo momento annualmente magico, contornato esso stesso di storie e di leggende. Ecco, questa potrebbe essere la nostra personale storia di Natale, quella raccontata attraverso gli arredi e gli oggetti a noi cari in casa.

C'è un luogo su tutti in casa dove l'albero di Natale troverebbe secondo me la sua naturale collocazione: accanto al divano. Se infatti quest'ultimo è sinonimo di calore e di accoglienza, non può che essere abbinato a un oggetto come l'albero di Natale.

Allora il nostro ipotetico personaggio partirebbe alla ricerca di un divano accogliente e speciale come il suo tanto amato alberello di Natale, un divano intimo e raccolto, un divano con i colori delle sue decorazioni preferite, un divano con le forme morbide delle palline di Natale.

Se ad esempio il nostro protagonista avesse un albero di Natale con decorazioni floreali, sui toni del rosa pastello, quale divano potrebbe abbinarci? La risposta più azzeccata? Il divano in tessuto Dream, morbidissimo, profondo quanto basta per un comfort totale e un'intimità assicurata, con cuscini a tema floreale e in una tonalità che farebbe un grande effetto con le decorazioni rosa.



Se invece il nostro omino avesse un albero di Natale bianco e argento, carico di neve e di particolari scintillanti, quale divano potrebbe scegliere? Io credo che il divano Monopoli, con la sua forma naturalmente votata all'accoglienza, con i suoi colori pacati e con la comodità dei suoi finissimi rivestimenti in tessuto e in pelle, sarebbe l'ideale.



E se infine il nostro personaggio avesse un albero di Natale rosso e oro, quale divano potrebbe costituire l'abbinamento ideale? Sicuramente il divano Timor sarebbe la risposta maggiormente abbinabile e sicuramente la più accogliente, adatta a sposarsi con colori così accesi e decisi.

sabato 11 dicembre 2010

Italian Interior Design

Arredamento d'Interni e Decorazione: il lusso e l'esclusività dei materiali uniti alla professionalità Diotti A&F per la progettazione e l'installazione.
Interior Design and Decoration: luxury and exclusivity of materials together with the professional approach od Diotti A&F for interior design and related services.


Presentiamo in modo così conciso un nostro servizio esclusivo, pensato appositamente per i clienti con budget importanti, per quei clienti che cercano Qualità Elevata e Personalizzazione Totale. E' un servizio professionale a pagamento disponibile in italiano, inglese, russo, francese, tedesco e spagnolo.
We introduce this way our exclusive service, specifically thought for customers with high budgets, for those who're looking for High Quality and Total Customization. It's a professional service available in italian, english, russian, french, german and spanish.

In questi esempi il coordinamento perfetto fra pavimenti, soffitti, decorazioni a parete, finiture e materiali dell'arredamento che viene totalmente personalizzato.
In these examples the perfect coordination among flooring, ceiling, wall decoration, materials and finishes of furniture which is totally customized to customers' specifications.


Vengono dimenticati gli standard di produzione mentre gli unici limiti diventano l'immaginazione e quello che è "tecnicamente realizzabile".
Production standards are forgotten while the only limits are imagination and what is "technically manufacturable".


Le immagini qui presentate sono tratte da una fornitura recente.
Pictures taken from a recent supply.

Il nostro Servizio Clienti è a disposizione alla mail commerciale@diotti.net
Our Customer Care is available at sales@diotti.net

A presto!
See you soon!

venerdì 10 dicembre 2010

Come arredare un soggiorno minimalista

Il minimalismo: stile d'arredo figlio di quella corrente artistica nata negli Stati Uniti all'inizio degli anni '60, che contaminò diversi altri ambiti, compreso quello del design.

Affine in qualche modo anche al pensiero orientale, poichè votato all'essenzialità, il minimalismo in casa si rifà all'assenza totale di fronzoli e ornamenti, all'esclusiva funzionalità degli arredi, all'eliminazione del superfluo, all'allestimento di superfici nette, pulite, grazie a forme rigorose e quasi monolitiche, scelte sempre in una gamma di colori piuttosto neutri.

Beige, essenze di legno, bianco, nero e grigio sono le tonalità preferite in uno stile d'arredo minimale, che talvolta può venir contaminato da tocchi di colore più vivo, però mirati e circoscritti. Le decorazioni possono non essere completamente messe al bando soltanto se discrete, eleganti e del tutto uniformabili allo stile dell'ambiente.

E' chiaro che una casa arredata con questo intento risulterà un'abitazione pratica e funzionale, facilissima da pulire e tramite di un profondo senso di ordine. L'asetticità e la spersonalizzazione visiva apparente potrebbe essere superate dall'utilizzo sapiente delle poche possibilità riguardanti le decorazioni e i tocchi di colore, nonchè da un utilizzo tutto personale dello spazio.

Ne risulterebbe un ambiente raffinato e affascinante, oltre che assolutamente moderno. E il luogo della casa che si addice forse più degli altri a un genere di trasformazione simile è il soggiorno.

Proprio perchè ambiente molto vissuto e frequentato, il soggiorno potrebbe costituire l'elemento ideale per essere votato all'essenzialità: nella mente di chi lo possiede, lo frequenta e lo utilizza per gli ospiti infatti, l'ambiente minimale potrebbe più facilmente servire da sfondo discreto, non ingombrante nè invadente, di conversazioni e convivialità invece protagoniste.

Così come il gusto minimale si rende adatto al relax, del corpo e della mente; spesso infattiè proprio nel soggiorno, comodamente seduti in poltrona o sul divano, che si gustano i momenti da dedicare al riposo e al rilassamento.

Arredare un soggiorno con un gusto minimalista significa scegliere pochi pezzi d'arredo e sistemarli in modo da lasciar correre il più possibile lo sguardo nello spazio. Una parete attrezzata essenziale, un divano rigoroso, un tavolino senza troppe pretese.

La parete attrezzata ideale potrebbe essere Link, in noce e laccato bianco: forme squadrate, ingombro minimo, massima funzionalità.



Anche la parete attrezzata Essential Landscape, come dice il nome, potrebbe adattarsi a uno spirito minimale: l'essenziale che lascia protagonista il paesaggio circostante...la casa e la vita che vi fermenta!


Il divano Supremme sarebbe il naturale completamento di un soggiorno minimalista: puro nelle forme, delicato ma fermo nelle tonalità, altamente componibile per soddisfare tutte le esigenze di spazio, anche laddove lo sguardo debba essere lasciato libero di correre.


Per completare il quadro, mancherebbe soltanto un tavolino da salotto come Plaza, dalle linee appunto essenziali, ma estremamente eleganti.

venerdì 3 dicembre 2010

La casa moderna è un non-luogo?

Sul numero di novembre della rivista AD mi è capitato di leggere un'interessantissima intervista a Marc Augé, antropologo ed etnologo diventato famoso per il concetto di "non-luogo", coniato per definire tutti quei posti che nell'era moderna non hanno una verà e propria identità funzionale o fisica, ma che sono visti più come luoghi di passaggio e quindi di inconsistenza, come le stazioni, i centri commerciali o, più recentemente, il Web con tutti i suoi "spazi" virtuali, come blog, forum o social network.

Secondo l'antropologo, anche la casa moderna si starebbe apprestando a diventare il non-luogo del Terzo Millennio, soggetto a un decentramento ormai inevitabile. Augé sostiene infatti che la concezione interna degli spazi della casa, unita all'utilizzo massiccio della tecnologia, stia trasformando il luogo adibito ad abitazione in un non-luogo in cui la prima attività diventa quella di socializzare con l'esterno, e la cui funzione primaria non rimane più quella di condividere la vita all'interno, tra familiari e abitanti.

Una volta, dice Augé, la casa era sinonimo di focolare e di socializzazione interna; il perno della casa girava intorno alle persone e non agli oggetti, tantomeno a una tecnologia che porterebbe a guardare sempre di più al "fuori", non prestando più attenzione al "dentro". Spazi chiusi e sempre più privati e intimi, concorrerebbero a rafforzare questa concezione.

Per quanto l'analisi di Augé rimanga acuta e non priva di fondamento per quanto riguarda il decentramento e l'utilizzo della tecnologia, mi sento di dissentire circa la concezione della casa come assembramento di spazi chiusi e isolanti, in dirittura d'arrivo per diventare un "non-luogo".

A mio parere la casa invece è oggi l'unico punto di riferimento saldo, l'unica realtà vera e solida, in un vortice di cose sfuggenti. E l'attenzione che viene posta all'abitare, alle comodità, ai comfort, alla stessa estetica della casa, è il segno più tangibile che il focolare non è stato dimenticato.

Anzi: la concezione moderna degli spazi cerca sì la privacy, ma soltanto quando necessaria; per il resto si va sempre più verso l'integrazione degli ambienti, verso l'open, l'apertura, e quindi verso la condivisione.

La cucina diventa soggiorno, il soggiorno diventa cucina, la sala da pranzo diventa living, la camera da letto entra nell'open space, la vasca da bagno arriva in camera da letto. Come ci si potrebbe chiudere in un luogo concepito in questo modo?

Inoltre la tecnologia, soprattutto applicata alla casa, è concepita per dar vita a scenari sempre più vivibili, comodi, confortevoli. Da sole o in compagnia, sono le persone che scelgono in cosa trasformare la propria casa e se renderla un luogo, bello e godibile, oppure un non-luogo decentrato.

E certo gli strumenti per rendere le case dei luoghi vivibili e piacevoli non mancano: gli arredi sono il primo mezzo per non dimenticare il concetto di focolare, per far integrare ambienti e persone in un unicum socializzato e socializzante, grazie alle estetiche tanto versatili, ma anche uniformanti e aggreganti.

Il soggiorno o living o come lo si voglia chiamare nel linguaggio contemporaneo, è l'emblema di questo unicum, così come lo è la cucina: luoghi, a tutti gli effetti, dove oltre a rilassarsi, si chiacchiera e si lavora, si cucina, si prepara, si gusta. Luoghi veri davvero, luoghi che non hanno nulla a che fare con l'evanescenza.

Come potrebbe diventare il salotto Bellerive un non-luogo? Non trovo un modo per non figurarmelo ad accogliere almeno 5 o 6 persone intente a chiacchierare, a scambiarsi battute e pareri, a giocare, a confidarsi.



Come potrebbe il divano Rondò diventare un non-luogo? Con la sua forma ludica, naturalmente portata alla condivisione e al calore dell'accoglienza?



Come potrebbe la cucina Vision diventare un non-luogo? Con la sua predisposizione all'apertura, all'integrazione, al colore che già di per sè aggrega?



L'elenco potrebbe continuare all'infinito, perchè io credo fermamente nella casa di oggi come Luogo, con la L maiuscola, come rifugio, come punto fermo, come cuore pulsante della vita contemporanea, fatta di tante cose e di poco tempo è vero, ma anche della certezza di poter trovare nella casa a propria immagine e somiglianza un'ispirazione costante alla bellezza e alla positività.

giovedì 2 dicembre 2010

Il salotto e il Feng Shui

Ecco una nuova esperienza attraverso il Feng Shui.

Ci accomodiamo nel salotto del Sig. Patrizio.

Spazio aperto, luminoso ed accogliente. Ho evitato barriere visive e mobili troppo ingombranti. Posiamo il pavimento in parquet per dare calore all'ambiente. Per circoscrivere l'entrata e creare una piccola zona d'accoglienza ho disposto una pavimentazione a mosaico con i colori della terra.

L'abitazione in questione ha l'entrata a Sud, quindi appartenente all'Elemento Fuoco. Il Ming Gua del Sig. Patrizio è il 2, equivalente all' Elemento Terra. C'è compatibilità e armonia tra la casa e il suo abitante. Sarà l'abitazione a donare energia, in quanto l'Elemento Fuoco genera e alimenta la Terra.

Ciclo generativo



















Il salotto è posizionato proprio a Sud, l'orientamento ideale, legato all'energia Yang, ovvero quella delle attività e della produttività.
Inoltre il sito ha l'affaccio su una parte di giardino in prossimità di una strada di forte passaggio. Di fronte risiede una ditta di autotrasporti, a volte il transito è un po' brusco e violento.
Una siepe sarebbe una soluzione per ovviare al "forte" passaggio di Ch'ì e per proteggersi da sguardi indiscreti. Ricordate sempre che la circolazione del Ch'i deve fluire lenta e costante, mai in modo violento.


Nel baricentro, il punto da cui si espande tutta l'energia della casa, sono state apportate le dovute cure. L'Elemento Terra, rilevato attraverso la "mappa energetica" ottenuta con la bussola geomantica, Lo Pan, risulta negativo e pertanto da neutralizzare con l'Elemento Metallo statico, in quanto di maggiore effetto nel tempo, rappresentato da oggettistica in rame, argento, oro, piatti, vasi di metallo, forme sferiche.

Le immagini "Prima e Dopo"




















La parete è stata dipinta necessariamente di bianco, colore associato all'Elemento Metallo; uno stancil dorato, dalle forme circolari, accompagna la parete, correggendo il punto energetico in questione, così come un mandala dai colori dorati, cura e valorizza la parte.

Di bell'effetto le appliques posizionate lateralmente rispetto al tavolo da pranzo, donano giochi di luce e ombre.
Con i divani ho creato un'angolazione, aperta e ben disposta ad accogliere gli ospiti, posizionando anche la Tv, evitando disturbi di passaggio continui.

I colori che ho scelto per il salotto sono l'avorio per la base. Per alcune pareti, ovvero quelle contigue opposte all'entrata, è ottimo il giallino molto delicato, sempre applicato in modo morbido, spugnato, per dare movimento e leggerezza alla tinta, che contrariamente, risulterebbe piatta e pesante. Il giallino è congeniale per la zona giorno, in quanto illumina e riscalda gli ambienti e in questo caso, incrementa una zona che necessita dell'Elemento Terra, in questo caso, positivo.
Le tinte scelte hanno sostituito l'originario color giallo primario, troppo forte ed imponente.

Ho valorizzato una nicchia con mensole a vista, con un giallo/ocra più intenso, sempre spugnato, creando un angolo decorativo, dedicato ai ricordi, con cornici d'argento, Elemento indicato in questo contesto.

La zona chiamata "Palazzo del fronte", ovvero, il punto in cui sono stati rilevati i gradi dell'abitazione rispetto al Nord, in questo caso specifico, è rappresentato dalla sala da pranzo; ho posizionato l'Elemento Legno statico, per "curare" questo punto energetico non propriamente positivo.
Oggetti e sculture in legno, il verde e le sue gradazioni, oggetti dalle forme rettangolari.

Cristalliera e Madia Diotti A&F Arredamenti

















Anche in sala da pranzo interveniamo con l'Elemento Legno. In una parete sono stati dipinti tre riquadri color verde salvia spugnato con una base avorio, al di sotto, dispongo una bella madia, di produzione Diotti A&F. Arreda il nostro angolo donando eleganza e luminosità all'ambiente. Sul mobile sono state posizionate un'orchidea bianca e una scultura in legno: ammorbidiscono, curano e scaldano l'ambiente.

Le tende hanno anch'esse la loro importanza, eleganti e morbide per alleggerire la modernità e staticità del sito, raccolte da eleganti embrasses, in sostituzione ai vecchi e cupi tendoni verdi.

Embrasses bludesign



















Carissimi è finito un altro anno, spero di esservi, in qualche modo, stata utile e spero di ritrovarvi sempre più numerosi e soprattutto partecipi nell'anno nuovo, magari scrivendomi al mio indirizzo di posta elettronica: blu.design@alice.it

Buone Feste a tutti e Buon 2011!

Cristina.

venerdì 26 novembre 2010

La cucina si fa soggiorno: il living moderno

La cucina si fa soggiorno. Il soggiorno entra in cucina. Non si sa esattamente quale delle due frasi sia quella vera, ma una cosa è certa: sempre più di frequente in casa si incontra un solo ambiente giorno, anzichè due o addirittura tre distinti.

Cucina, soggiorno e zona pranzo diventano un tutt'uno, un unico blocco aperto chiamato "living", che segue i dettami delle ultime tendenze abitative e quindi la scia lasciata da open space e loft , i quali puntano sempre più all'integrazione e allo sguardo libero nello spazio, piuttosto che ad ambienti circoscritti e chiusi in se stessi.

E' anche una questione di metratura: in un appartamento come il mio, di 60 metri quadri, abbattere quanti più muri possibile è un modo per ricavare molto spazio; in metrature più ampie, il living permetterà invece allo sguardo di correre e allo spirito umano di sentirsi libero.

Un giorno o l'altro io ristrutturerò la mia casa e nulla potrà distogliermi dall'idea di creare un living più ampio possibile, un connubio di ritrovi e di convivialità, dove il cucinare insieme innanzitutto, il mangiare insieme in un secondo momento, il conversare insieme e il giocare insieme in ultimo, diventino attività possibili senza doversi spostare, mentenendo lo stesso calore e la stessa accoglienza, non distogliendo l'attenzione dalle persone e dagli oggetti che più ci sono cari.

Dovrò scegliere con cura tutto ciò che andrà ad occupare questo ritrovo, perchè la metratura non è così ampia e lo spazio andrà sfruttato intelligentemente; ma dovrò a maggior ragione avere un occhio di riguardo per l'estetica, per il colpo d'occhio, per la visione d'insieme, proprio perchè l'ambiente non è enorme e rischia di compromettere il benessere mio e di chi vive con me. Se i miei ospiti rimarranno volentieri nella mia casa, se io e i miei cari rimarremo volentieri nella nostra casa, sarà anche perchè il mio intento decorativo e visivo è riuscito.

Non che io stia parlando di qualcosa di semplice: sono almeno tre le funzioni e gli ambienti da far compenetrare e da amalgamare insieme, la cucina, il pranzo e il soggiorno, completo di zona conversazione e zona tv (o home theatre). Tanti quindi gli elementi da coordinare, da organizzare in modo uniforme, come se raccontassi con arredi, rivestimenti e accessori un'unica storia che in realtà ne racchiude tre differenti.

Farò un gran lavoro di ricerca e di immaginazione dunque, mi sforzerò di creare qualcosa di unico e funzionale, rischiando anche di sbagliare, tra l'altro disperdendo non poche finanze; oppure potrò guardare a cosa gli addetti ai lavori hanno preparato per me e per tutti coloro che hanno le mie stesse intenzioni.

Già, perchè non sono l'unica a volere la cucina nel salotto o il salotto in cucina, non sono l'unica a seguire le tendenze moderne verso un living superaccessoriato e bello. Così c'è chi, tra designer e architetti di interni, ha pensato a noi con questi strani desideri e c'è chi tra i rivenditori, ci rende possibile e reale un living già confezionato, tuttavia flessibile e adattabile comunque alle nostre esigenze.

Lo dice il suo nome: la cucina Open è solo uno degli autorevoli esempi in questo senso. Open, come la tendenza omonima, come la voglia e il desiderio di libertà; open come le forme e la struttura di questa cucina, che appunto si "apre" sul soggiorno inglobandolo e trasformandolo come se non esistesse più un nome a sè stante per definirlo.



La cucina Line poi nasce esattamente con l'intento di confondersi e di non distinguersi più dal suo soggiorno. E qui veramente è arduo intendere se sia il soggiorno ad aver assunto i tratti della cucina oppure il contrario. Forse la verità è che ormai esiste un elemento "altro", un terzo tassello che è giusto sia diverso da tutti gli altri e che non accetta più le vecchie definizioni, obsolete e troppo chiuse.




La cucina Living infine porta proprio il nome di questo ambiente "altro", dove le forme degli ambienti preesistenti si fondono in qualcosa di nuovo, di riconoscibile come piacevolmente e funzionalmente diverso, e dove i parallelepipedi in legno si scompongono e si riuniscono come a formare un moderno Tetris, sempre differente, sempre più flessibile.

venerdì 19 novembre 2010

Camerette per bambine da favola

Camerette per bambine da favola: non ho potuto pensare a niente altro quando ho visto le immagini della nuova suite per ragazzine del Grand Hotel Savoia di Cortina d'Ampezzo. Un tripudio di rosa, in onore della bambola che da oltre 50 anni popola i giochi e i sogni delle bambine.

Nonostante io non sia stata una bambina come tutte le altre (basti sapere che alle bambole preferivo di gran lunga i Lego oppure le mollette per stendere...ma non chiedetemi il perchè), rimango ora, come sarei rimasta allora affascinata, da una cameretta appositamente pensata per l'estro espressivo e giustamente anche un tantino frivolo di bambine vivaci e allegre.

La nuova suite dell'hotel Savoia però non ha nulla da invidiare a una delle camerette per ragazzine e bambine che sto per mostrarvi, assolutamente stilose e pienamente in linea con lo spirito ludico necessario a un luogo dedicato al mondo dei più piccoli.

Il rosa in tutte le sue declinazioni, vivace, spiccato, acceso, dialoga con forme dolci, arrotondate, romantiche, che stimolano la fantasia di una bambina e l'aiutano a sognare una favola dove soltanto lei è la principessa. Non proprio metafora reale della vita, ma desiderio innegabile per una certa serenità infantile, nonchè per una certa dose di sana ambizione futura.

E non è soltanto l'estetica a rendere queste camerette degne di una piccola principessa: le soluzioni pratiche e funzionali, per guadagnare spazio e per rendere comodo un luogo che fino a dopo l'adolescenza deve contenere tutta una vita, non mancano certo.

Letti a castello, armadi capienti, ampie scrivanie, spazio per il gioco e gli hobby: c'è tutto in queste camerette, belle, ma anche pratiche, adattabili a diverse esigenze, anche in case di piccole dimensioni, poichè ogni cosa in queste camerette può essere sfruttata come soluzione salvaspazio.

Come le scale che portano al letto a soppalco, attrezzate come dei veri e propri cassetti; o come i cassettoni capienti sotto al letto, che recuperano centimetri preziosi, altrimenti persi; o come i letti a scomparsa che rimangono nascosti quando non servono.

La cameretta per bambine Sirius, in queste composizioni, rappresenta esattamente il tripudio di rosa e di spirito principesco, romantico e favolistico che le ragazzine dovrebbero poter assaporare in ogni momento.




La cameretta per bambine Young 0-7 sprizza vitalità da ogni poro, con il suo spirito vitaminico, ma anche giustamente vezzeggiativo, adatto a bimbe con un carattere già ben definito.



La cameretta per bambine di Moretti Compact è invece un notevole esempio di come il colore preferito dalle ragazzine in assoluto, il rosa, possa sposarsi bene anche con tonalità più neutre o con il legno, pur caratterizzando sempre luoghi per definizione "da favola".

venerdì 5 novembre 2010

Divani con penisola per il salotto contemporaneo

Il divano con penisola: l'evoluzione moderna del divano angolare, la grande soluzione per i piccoli spazi, l'espressione più elegante del salotto contemporaneo.

Penisola: è un termine che piace agli addetti ai lavori, a coloro che scelgono le definizioni destinate a caratterizzare le nostre case per anni, decenni, chissà forse epoche. Ma chi sono poi coloro che scelgono? Entità invisibili, impalpabili. Certo è che penisola è una parola che ricorre: la troviamo in cucina, appunto in salotto e in ogni luogo della casa dove un arredo possa vagamente ricordare quel territorio geografico circondato per tre lati dal mare. Che poi è la forma del nostro Paese, la nostra forma, in tutti i sensi.

Avere in casa pezzi d'arredo circondati dal mare su tre lati, somiglierebbe a una favola: bella o brutta, lo lascio decidere a voi e al vostro amore per le sconfinate distese d'acqua. Quel che è certo è che la penisola rimane per tre lati libera da ancore e da vincoli. Per questo un divano con penisola è più libero di altri, più versatile di altri.

Il divano con penisola infatti si adatta sia a una sistemazione salvaspazio, quindi andando a recuperare un angolo tra due pareti altrimenti inutilizzato, sia a una sistemazione "open", dove il divano rimane al centro, e dell'attenzione, e della metratura.

A seconda della grandezza della penisola poi, il divano può trasformarsi in letto, in comoda chaise longue per una o anche per due persone, o in un'insolita "isola" divertente, soffice e spaziosa dove poter giocare con i ragazzi e i bambini di casa.

In pelle, in tessuto, in ecopelle, il divano con penisola è l'arredo che meglio si presta a caratterizzare un salotto contemporaneo, dove le forme talvolta rigorose prevalgono, ma dove è d'obbligo assoluto la comodità, anche per 4 o 5 persone in un ambiente neanche troppo grande.

Il divano con penisola Planet è una delle espressioni più caratteristiche dello stile contemporaneo, elegante ma anche brioso: a tratti minimalista, a tratti più easy, sicuramente reso particolare dalla bordatura a contrasto e dal piedino in acciaio cromato.



Il divano con penisola Gherry incarna perfettamente il luogo perfetto del relax adattabile a qualunque gusto, a qualunque stile e a qualunque casa con l'ambizione della comodità; ma è anche espressione di un'estetica accattivante, grazie alla vasta disponibilità di rivestimenti da scegliere.



Il divano Wilson, con la sua amplissima penisola, morbida e soffice solo a guardarla, diventa facilmente teatro di riposo assoluto o di divertenti giochi con il resto della famiglia.




giovedì 4 novembre 2010

Arredare un ristorante con il Feng Shui

Oggi viaggeremo con la fantasia a Siderno, una località in provincia di Reggio Calabria e sosteremo al ristorante "L'Angoletto" per la gioia di chi sa apprezzare colori, sapori e aromi della meravigliosa terra di Calabria, ricca di cultura e tradizioni.
Qui potremo gustare il cibo mediterraneo che contraddistingue questa regione. La cucina è un' arte, e ha bisogno anche di un ambiente adatto per poterlo apprezzare e gustare.

L'Angoletto è un piccolo, ma grazioso ristorante a pochi passi dal mare, disposto su due livelli.

Mi è stato chiesto di poter riadattare una parte dei mobili utilizzati già nella vecchia gestione. Rimanendo fedele al Feng Shui e usando un po' di creatività e ingegno, ho ideato un ambiente nuovo rivalutando una parte di " vecchio".

Bell' architettura in stile liberty, costruita nel 1925, anno in cui nacque l'Art Déco a Parigi, considerata filiazione dello stile liberty.

L'ampia piazza che domina il fronte, si trasforma in un accogliente giardino in fiore durante i mesi estivi. Palme, limoni e piante mediterranee, verdeggiano e rallegrano il luogo.

Una bella fontana, simbolo di ricchezza e prosperità, panche in legno e un bersò, accolgono i turisti incuriositi dall'armonia ed dall'eleganza dell'ambiente.
All'entrata del piccolo sito, posiziono due "guardiani", rappresentati da due piante tipiche del luogo. Ho scelto proprio i limoni, un frutto caratteristico e rigoglioso. Le piante rappresentano l'Elemento Legno, necessario in questo particolare punto, e nel contempo attrattiva per invitare il cliente ad entrare.
Vicino una piccola fontanella con acqua sempre corrente è simbolo di prosperità e coadiuuvante per questo punto energetico.


Casa con entrata a Sud, orientamento legato alle nuove attività, al dinamismo e ad eventi eccezionali. Buon passaggio di Ch'i umano e ottima la presenza del mare di fronte.
Entrando, a sinistra, ho posizionato uno splendido benjiamin, alto quasi due metri, le sue foglie mobili, portano freschezza e incrementano l'Elemento Legno, necessario per alimentare questo punto.

Importante mix di colori per spezzare gli ambienti, senza chiudere i volumi, dando ad ogni spazio una sua personalità. A farli risplendere ed esaltare, è la luce che penetra dai finestroni a tutta altezza, dai quali, dal soppalco, si scorge il mare. Tinte originariamente molto scure ed inquietanti.
Pareti marrone e bordeau sostituite da toni caldi, delicati e leggeri, donano un senso di ampiezza e luminosità all'ambiente.
Le tinte chiare dei muri, giallino spugnato, verde salvia e riquadri dorati, contrastano il pavimento a mattonelle liberty di colore bordeau, marrone-ocra e verde salvia.
E' un pavimento che ho rivalutato nel rispetto dell' epoca.


Ho prestato attenzione anche alla scelta dei tovagliati. Olive e foglie disegnate, donano freschezza e aria di nuovo all'ambiente, trasgredendo alle usuali e rigorose tovaglie da ristorante.
Una scala a chiocciola ci accompagna sul soppalco.

Stato di fatto progetto



















Troviamo un "angolo" romantico e raccolto, diversificato nel colore dalla stanza sottostante.

Incontriamo la Signora Mimma, gestore del locale. Mi racconta che i tavoli da pranzo posizionati nella zona dell'entrata non sono mira dei clienti, non ne capisce il motivo. Tutti si orientano verso le salette interne.
Ora spiegherò il perchè di questo disagio e l'intervento che ho attuato per ovviare al problema.
Ho posizionato un'elegante separé, in tinta e in armonia con le forme, simulando una saletta. In tal modo evito che il cliente a sedere sia a contatto diretto con la porta d'ingresso e quindi con il pubblico. Pertanto creo una barriera tra l'entrata e la sala comunicante. Il cliente non si sentirà più "minacciato" o troppo esposto agli sguardi degli altri, ma godrà di tranquillità e raccoglimento nel gustare il cibo.
Come ben sapete, il metodo dei Quattro Animali induce ad avere sempre le sedute e le spalle ben protette, quindi ad avere una "Tartaruga".

Il baricentro è il punto di espansione delle energie. Attraverso l'uso del Lo Pan, risulta negativo.
Emerge l'Elemento Terra negativo. E' importante neutralizzarlo. Intervengo con i correttivi legati all'Elemento Metallo statico, rappresentato da oggettistica in rame, argento, oro, piatti e vasi in metallo, forme tonde e circolari. In questo punto è stata creata un'arcata, la sua forma sferica, dona forza e contribuisce a curare questo punto. (Le forme sferiche sono legate all'Elemento Metallo).


Come ormai avrete appreso, quando l'Elemento Terra risulta negativo, la cura congeniale risulta essere l'Elemento Metallo statico. Nel ciclo generativo dei 5 Elementi, il Metallo è successivo alla Terra e quindi in capace di togliergli forza.

La zona del bancone è invece legata alla fortuna e al potere. E' stata attivata con l'Elemento Metallo in movimento, qui richiesto. Sono state posizionate le campane eoliche, ma ottimi anche l'orologio a pendolo o la musica d'ambiente. Si sceglie il correttivo adatto alle esigenze del luogo.

Il nostro breve viaggio virtuale termina qui, in attesa di un altro spostamento!

Vi ricordo sempre che per qualsiasi informazione, perplessità o semplicemente curiosità, potete contattarmi al mio indirizzo di posta elettronica: blu.design@alice.it

Benessere e prosperità a tutti voi!

Cristina.

venerdì 29 ottobre 2010

Cucine moderne: il piacere di rientrare a casa in città

Una cucina moderna: rifugio antico in un contesto contemporaneo come quello della città. Ecco cosa fa di una cucina un luogo al passo con i tempi e tuttavia sempre meraviglioso.

Avete mai pensato quanto sia bello tornare alla routine quotidiana dopo le vacanze estive? Avete mai pensato che uno dei piaceri del ritorno potrebbe essere proprio la cucina di casa? Lo stesso che ci accoglie anche quando torniamo la sera dal lavoro, stanchi, magari infreddoliti, magari incupiti dal brutto tempo, dalla pioggia, dalla nebbia.

La cucina rischiara il nostro umore, la nostra vita, lì ci rifocilliamo, riprendiamo le energie, condividiamo gioie e dolori con famiglia e amici; e quando pensiamo che tornare a casa sia un po' triste, oppure che sia bellissimo, in entrambi i casi il primo luogo che ci sa di accoglienza e che è pronto a smentire o a confermare il nostro sentire, è proprio la cucina; magari anche con un nome fortemente evocativo, come Donna o Terra.

Certo, per farci sorridere in qualunque caso, ogni volta che rimettiamo piede in casa, la cucina deve essere bella per forza, deve trasmetterci un senso di calore, di "casa", di profondamente nostro, intimo, privato, ma anche di orgoglio da esibire. E in città anche una cucina moderna può riuscire nell'intento, esattamente come una cucina tradizionale o una cucina rustica in campagna o nella casa delle vacanze.

Perchè la cucina moderna implica un concetto fondamentale per il nostro gusto e il nostro piacere: la personalizzazione. Customizable, direbbero gli inglesi: customizzare gli spazi, i colori, le forme, le funzionalità. Questo è il vero pregio delle cucine moderne, fin nel dettaglio, fino al millimetro.

Rendendo le superfici un tripudio di piacere per gli occhi e per il tatto, rendendo pratici gli spazi contenitivi, quelli tecnici e quelli dedicati al lavoro, trasformando la cucina in un luogo altamente tecnologico e funzionale, facile da tener pulito anche se si è stanchi e si ha poco tempo a disposizione, adatto a soddisfare ogni più piccola esigenza e perfetto per farci tornare il sorriso del rientro a casa.

La cucina moderna Donna in larice svolge perfettamente il suo ruolo di "donna di casa": accoglie, con calore, con semplicità, con gusto. La particolarità delle ante e delle maniglie le danno carattere e la rendono solida e forte.



La cucina moderna Terra ci riporta fin dal nome al nostro legame con la natura, ma ci trasporta dall'altra anche in un futuro fatto di essenzialità che nulla toglie alla sensazione dell'essere ugualmente coccolati una volta rientrati a casa.



La cucina moderna Maxim in laminato lucido incarna esattamente il concetto di personalizzazione: tanti i piani di lavoro disponibili, diverse le soluzioni contenitive tra cui scegliere, numerose tipologie di maniglie possono dare caratteri diversi, mentre l'abbinamento di colori differenti può dare vita sempre a nuovi scenari. Che ci salutano e ci fanno sorridere ogni volta che rimettiamo piede nella nostra unica, bellissima casa.


venerdì 15 ottobre 2010

Armadi moderni battenti: la maniglia che fa la differenza

La bellezza degli armadi moderni a battente sta nel contrasto tra la loro presenza monolitica e imponente e i dettagli che li rendono unici, come le maniglie. La differenza visiva sostanziale infatti tra un armadio moderno scorrevole e uno a battente è che quest'ultimo è provvisto di maniglie. Anche se non è detto che si vedano.

Un armadio a battente è moderno soltanto nei materiali e nelle forme, perchè la tipologia è antica e tradizionale: gli armadi di una volta si aprivano soltanto così, con i cari vecchi cardini. Oggi i sistemi di apertura si sono evoluti anche per le ante a battente degli armadi, ma il concetto rimane lo stesso: quello di avere molto spazio a disposizione in camera da letto, da riempire con classe.

Per poter aprire agevolmente un armadio battente infatti e per potersene servire in modo pratico, davanti all'armadio stesso deve esserci una discreta quantità di spazio libero: questo significa poter usufruire di una camera da letto grande, magari in una casa grande: e queste cose nell'epoca degli stretti spazi metropolitani, rappresentano ormai un vero e proprio lusso.

Le maniglie: "solo" un dettaglio, tuttavia indispensabile, sia per motivi pratici, in quanto l'apertura delle ante a battente nella maggior parte dei casi le richiedono, sia per motivi estetici, per dare carattere all'armadio stesso e per abbinarsi con altri particolari della camera. Se la maniglia infatti è abbastanza caratteristica per forma e per materiale, allora può essere il punto di partenza per scegliere altri dettagli della camera.

Le maniglie possono essere di tante tipologie: armadi moderni significa anche aver saputo reinventare dettagli simili trasformandoli in qualcosa di nuovo, di diverso, anche di spettacolare. Maniglie rientranti e colorate, maniglie lunghe e ad effetto, maniglie rotonde, maniglie...a scomparsa. L'armadio moderno a battente può apparire tanto diverso soltanto in virtù di questo dettaglio, che unito ai materiali, alle lavorazioni e ai colori della struttura, rende ogni armadio una realtà a sè stante.

L'armadio battente Simple ad esempio può essere scelto con una vasta gamma di maniglie diverse, che lo rendono ogni volta unico. La versione con le maniglie rotonde è ironica e abbinabile ad elementi sferici e circolari che possono popolare l'intera camera.



L'armadio battente Evolution è dotato di una maniglia spettacolare, che grazie alla sua forma e alle sue dimensioni, regala un effetto visivo davvero particolare, quasi futuristico.



Nell'armadio battente Mixer le maniglie quadrate colorate attirano lo sguardo e l'attenzione, creando un precedente per l'allestimento degli accessori dell'intera camera.



L'armadio Profi invece si distingue per la sua apperente assenza di maniglie: queste infatti si mimetizzano con l'aspetto monolitico dell'armadio e non si notano affatto al primo colpo d'occhio, pur rimanendo altamente funzionali. Geniale no?

venerdì 8 ottobre 2010

Arredobagno colorato: una sfumatura per ogni stile

"Arredobagno" è una parola che porta con sè un significato rivoluzionario: arredobagno vuol dire che ormai anche il bagno è diventato uno spazio in cui la creatività deve assolutamente entrare, dando forma e colore agli oggetti. Letteralmente.

Oltre ai rivestimenti infatti, non c'è niente di più caratteristico per un bagno moderno se non l'arredo e nella fattispecie il blocco lavabo, che ormai ha assunto i caratteri di un vero e proprio pezzo di design, da declinare in tantissimi stili.

In particolare, c'è un elemento che nel bagno riesce a donare carattere e personalità: il colore. Essendo un luogo dove ci si può permettere di osare anche con tonalità forti, il colore può assumere significati intensi, capaci di dare risalto e tono a tutto l'ambiente.

Colori forti non significano necessariamente stile d'arredo contemporaneo o pop: sono tanti gli stili che si possono abbinare al colore, perchè anche il materiale e le forme concorrono a suggerirci immediatamente l'idea di uno stile predefinito e varie sfumature si possono adattare a diverse concezioni geometriche e materiche.

Così al colore si possono adattare gli stili classicheggianti, dove legno e forme semplici dettano le regole, gli stili moderni ispirati alla concezione del bagno come luogo di relax, gli stili anche più antichi e particolari, come quello barocco. Anche uno stile minimalista potrebbe sposare il colore, a patto che questo non rivesta un ruolo da protagonista, ma che faccia risaltare solo qualche particolare.

Rosso, blu, viola, verde, rosa: non poniamoci limiti in bagno, a meno che non lo vogliamo trasformare seriamente in una SPA dotata di cromoterapia, dove ogni colore ha la sua valenza e la sua importanza; ma se rimane per noi un ambiente sì di relax, ma anche luogo energizzante dove trovare l'essenza vitaminica per ogni inizio giornata, il colore ci deve accompagnare comunque, sia che optiamo per uno stile classico, sia se invece scegliamo uno stile moderno.

E se pensate ancora che il classico non si sposi bene con il colore, ebbene dovete ricredervi: il bagno Rondò infatti, in un chiaro stile che richiama il barocco e il decò, con le sue linee fortemente riconoscibili, è in grado di essere esaltato anche da tonalità di colore piuttosto forti, come il rosso o l'azzurro.



Il bagno Onda invece è un chiaro esempio di arredobagno di design, dove alcuni particolari come l'anta sagomata e la maniglia integrata si fanno notare. Il colore, anche se non troppo deciso, non può che esaltarne alcuni particolari.



Il bagno Poker inneggia al design contemporaneo: linee squadrate, grandi maniglie, rivestimento in laminato Matrix di ultima generazione, forme snelle e leggere. Da abbinare senza dubbio a colori decisi, come il rosso.



Il bagno Vega invece reinterpreta un certo stile tradizionale, con un occhio al presente grazie anche alla presenza del colore: blu e lilla sono colori che si sposano perfettamente con l'atmosfera "acquatica" del bagno.



Una volta scelto l'arredobagno colorato, sarà divertentissimo abbinare gli accessori e i tessuti, con sfumature complementari o tonalità a contrasto: portasapone, tende per la doccia, tappeti, tende, asciugamani, tutto dialogherà, dando vita a un bellissimo concerto per gli occhi. Il bagno così avrà tutto un altro volto!

mercoledì 29 settembre 2010

A ogni tavolo la sua sedia (o viceversa?)

Tavolo è un parola che in casa non può esistere senza la parola sedia: l'accostamento tra i due vocaboli è tanto imprescindibile quanto lo è quello dei due oggetti che le parole rappresentano. Può esistere in casa un tavolo senza sedie? Possono esistere le sedie senza tavolo, se non come entità vaganti e senza meta negli angoli più improbabili della casa?

Tavoli e sedie sono le due metà dello stesso androgino: divisi alla nascita, uniti per sempre, da un amore che deve per definizione scaturire da un colpo di fulmine. Amore a prima vista dunque, tra tavolo e sedie, ma anche tra questi e noi. Il colpo d'occhio è importante, ma il risultato dell'unione visiva nasce da un'attenta analisi anche strutturale.

L'unione perfetta tra tavoli e sedie ha origine infatti dall'osservazione scrupolosa di diversi fattori, che necessariamente devono collimare in un mix piacevole alla vista in primo luogo, e al tatto in secondo: elementi decisivi da analizzare sono i materiali (tutti quelli che compongono i due diversi elementi), il loro effetto visivo, la loro solidità, i colori e infine le forme. Per contrasto o per affinità, tutti questi elementi devono star bene insieme e almeno due di essi devono coincidere, anche se tutti gli altri contraltano in modo deciso.

Ad esempio, se per colori e materiali sedie e tavolo contrastano, almeno la forma deve armonizzare la vista, rimanendo comune a entrambi (se il tavolo è rotondo oppure ovale ad esempio, le sedie curveranno dolcemente sullo schienale o sulle gambe); se invece contrastano forma e materiali, i colori dovranno omogeneizzarsi il più possibile, prendendo spunto magari anche dal gioco dei complementari o delle sfumature, che di fatto ci offre infinite possibilità di combinazione fra nuances e tonalità.

Tavoli e sedie possono anche coincidere in tutte le loro caratteristiche: si tratta a questo punto non più di due metà dello stesso androgino, ma di un androgino mai diviso! Mi spiego: se tavoli e sedie hanno lo stesso stile, quindi stessi materiali, stessi colori e medesime forme, allora è molto probabile che siano scaturiti insieme dalla mente dei designer, come "blocco unico".

Il tavolo Duke e le sedie Irony ne sono un esempio: i materiali, legno e laccato bianco lucido, i colori conseguenti e le forme (lineari ma addolcite da qualche rotondità), in effetti coincidono in tutto e per tutto e l'accostamento armonico è garantito.



Nonostante siano nati per stare insieme, il tavolo Duke e le sedie Irony potrebbero tranquillamente unirsi ad altri elementi, senza perdere nulla del loro fascino estetico: esempio lampante è il tavolo Crossroad con le sedie Irony, appunto.



Se invece cercate un esempio di armonioso contrasto, il tavolo Metropole e le sedie Even calzano a pennello: stessi materiali per la struttura cromata, stesse forme rigorosamente squadrate, ma colori a contrasto dati dal'antagonismo netto ma piacevole tra il legno del piano del tavolo e il tessuto che riveste l'imbottitura delle sedie.



Se infine ciò che cercate è invece un'opposizione netta, dove l'unico elemento in comune fra i due complementi è quasi impercettibile, il tavolo Valentinox e le sedie Margot fanno al caso vostro: il leggero e trasparente cristallo, l'acciaio inox e il marmo di Carrara, contraltano con il cuoio colorato delle sedie. Ma le forme, che pure sembrano non incontrarsi, coincidono nella curvatura leggera dello schienale delle sedie accostata all'ovale irregolare del tavolo. Per un mix di assoluta e lussuosa eleganza.

lunedì 27 settembre 2010

Lo studio di pranoterapia e il Feng Shui

Ben ritrovati al nostro consueto appuntamento dedicato all'arte del Feng Shui, dopo la lunga pausa estiva!

Oggi analizzerò un piccolo studio di pranoterapia.
In un'antica dimora settecentesca, posizionata nel bellissimo e panoramico sito del Sacro Monte di Varese, è arroccato lo studio di pranoterapia preso in esame.
Il Sig. Pietro è dedito a discipline pranoterapeutiche e dotato di capacità sensoriali.


Il silenzio e la pace, spezzati dal vocio di qualche curioso turista, avvolgono questo fascinoso piccolo angolo di mondo, suggestivo, ricco di storia, attorniato da montagne verdeggianti.
La costruzione ha un fronte (Fenice) dominante la città giardino e il suo lago; un retro (Tartaruga) rappresentato da imponenti forze montane, e i lati rispettivamente da alture di svariate dimensioni (Tigre Bianca a Ovest Drago Verde a Est) che vanno a rispettare perfettamente il metodo dei Quattro Animali.

E' una zona con un discreto passaggio di Ch'i umano.
E' una costruzione molto datata, pertanto per il calcolo del Metodo delle Stelle volanti è necessario prendere in considerazione l'anno attuale, anziché l'anno d'origine o di rifacimento del tetto, in quanto se ci riferissimo a questi ultimi, le stelle volanti sarebbero troppo deboli e quindi quasi inattive e di poco valore.

Casa con entrata a Ovest, quindi casa Metallo. L'Elemento personale o Ming Gua del Sig. Pietro è il Metallo, considerando il suo anno di nascita.

La circolazione dell'energia sottile di una stanza è condizionata dall'asse porta-finestra.
L'abitazione presa in esame presenta un'energia scarsa, come potete notare dalla figura 1, confrontata con la figura 2; in tal caso è prevista l'introduzione di un correttivo per ampliare la circolazione energetica (paraventi, campane eoliche, cristalli, piante, etc...)













Il parquet in legno rende accogliente l'ambiente, in sostituzione alle piastrelle in ceramica. L'orditura è stata posizionata in diagonale per dare maggior movimento.
La disposizione degli arredi, segue correttamente il metodo dei Quattro animali. In sala d'aspetto le sedie sono state disposte a raggiera, in modo da formare un'ampia apertura e quindi predisposizione all' accoglimento della clientela.

Sala d'aspetto: prima dopo



















Un profondo space clearing ha ripulito l'ambiente da oggetti non utilizzati da tempo, inutili e ingombranti.
Simbolicamente questo procedimento aiuta a fare pulizia in noi stessi, donandoci una maggiore chiarezza.


Particolare cura al baricentro
Attraverso la "mappa energetica" ottenuta con la bussola geomantica, Lo Pan, è stata rilevata energia Terra negativa, da neutralizzare con l'Elemento "Metallo" statico, in quanto di maggiore effetto nel tempo, rappresentato da oggettistica in rame, argento, oro, piatti, vasi di metallo, forme sferiche. I colori sono quelli del bianco-oro-argento).

Si possono utilizzare anche oggetti di Metallo "dinamico", come l'orologio a pendolo o le campane eoliche. Pur avendo un effetto immediato, sono però meno forti nel tempo. In questa zona ho consigliato di affrescare la parete necessariamente di bianco, con stancil dorati dalle forme circolari.

















La sala d'attesa

Una parte della sala d'attesa rientra nel baricentro, la fetta restante, è anch'essa da curare. Questo punto presenta energia Terra negativa, quindi come ormai potete sapere, va neutralizzata con l'Elemento Metallo statico.
Colori dorati impreziosiscono l'ambiente, illuminandolo e rendendolo positivo ed accogliente. (Vedi foto precedenti-sala d'aspetto)

L'entrata: punto di forza per il guadagno e l'amore
In questo angolo è stata posizionata oggettistica che richiama l'Elemento Acqua in movimento, rappresentato da una fontanella e l'Elemento Metallo in movimento, richiamato dalle campane eoliche. Queste cure, incrementano questa zona peraltro già positiva.

Un angolo di benessere e relax

In una piccola stanza chiusa, adiacente la sala d'aspetto, era stata posizionata una vecchia cucina inutilizzata. Che ne pensate di trasformarla in una zona di lettura e relax? I pazienti, in attesa di sottoporsi alla terapia, potrebbero abbandonarsi alla musica o alla lettura per ritemprare l'anima.
La disposizione di una libreria (Elemento Fuoco) sulle due pareti contigue opposte all'entrata, incrementa questo grazioso angolo, che necessita di tale Elemento.
Una bella pianta o del bambù arricchiranno ulteriormente l'Elemento Legno, anch'esso necessario.

La dispensa/ripostiglio
Quante cose inutili e ingombranti! E' stato necessario un profondo space clearing, eliminando tutto ciò di inutilizzato. Una scaffalatura, pratica da gestire, per contenere e archiviare documenti e quant'altro, creando uno spazio aperto e luminoso.


Lo studio
E' un punto delicato, in quanto il Sig. Pietro esegue proprio qui la sua terapia. Bisogna rafforzarlo e dargli maggior tono. E' una zona legata alla fama e al successo, per incrementarlo è stato posizionato l'Elemento Legno in movimento. Le piante con foglie mobili sono la cura ideale. (tipo Benjaimin). Le due pareti contigue opposte all'entrata sono state dipinte di giallino con velature, per dare maggiore movimento e freschezza all'ambiente. I colori utilizzati sono il giallino, il bianco e l'oro.

Per oggi ho concluso il mio incontro, sperando di avervi dato qualche suggerimento o nozione in più, per poter meglio capire la complessità di quest'arte.

Vi aspetto sempre numerosi al prossimo appuntamento!
Per qualsiasi chiarimento o informazione, potete rivolgere le vostre domande al mio indirizzo di posta elettronica: blu.design@alice.it

Un caro saluto a tutti!
Cristina