mercoledì 29 settembre 2010

A ogni tavolo la sua sedia (o viceversa?)

Tavolo è un parola che in casa non può esistere senza la parola sedia: l'accostamento tra i due vocaboli è tanto imprescindibile quanto lo è quello dei due oggetti che le parole rappresentano. Può esistere in casa un tavolo senza sedie? Possono esistere le sedie senza tavolo, se non come entità vaganti e senza meta negli angoli più improbabili della casa?

Tavoli e sedie sono le due metà dello stesso androgino: divisi alla nascita, uniti per sempre, da un amore che deve per definizione scaturire da un colpo di fulmine. Amore a prima vista dunque, tra tavolo e sedie, ma anche tra questi e noi. Il colpo d'occhio è importante, ma il risultato dell'unione visiva nasce da un'attenta analisi anche strutturale.

L'unione perfetta tra tavoli e sedie ha origine infatti dall'osservazione scrupolosa di diversi fattori, che necessariamente devono collimare in un mix piacevole alla vista in primo luogo, e al tatto in secondo: elementi decisivi da analizzare sono i materiali (tutti quelli che compongono i due diversi elementi), il loro effetto visivo, la loro solidità, i colori e infine le forme. Per contrasto o per affinità, tutti questi elementi devono star bene insieme e almeno due di essi devono coincidere, anche se tutti gli altri contraltano in modo deciso.

Ad esempio, se per colori e materiali sedie e tavolo contrastano, almeno la forma deve armonizzare la vista, rimanendo comune a entrambi (se il tavolo è rotondo oppure ovale ad esempio, le sedie curveranno dolcemente sullo schienale o sulle gambe); se invece contrastano forma e materiali, i colori dovranno omogeneizzarsi il più possibile, prendendo spunto magari anche dal gioco dei complementari o delle sfumature, che di fatto ci offre infinite possibilità di combinazione fra nuances e tonalità.

Tavoli e sedie possono anche coincidere in tutte le loro caratteristiche: si tratta a questo punto non più di due metà dello stesso androgino, ma di un androgino mai diviso! Mi spiego: se tavoli e sedie hanno lo stesso stile, quindi stessi materiali, stessi colori e medesime forme, allora è molto probabile che siano scaturiti insieme dalla mente dei designer, come "blocco unico".

Il tavolo Duke e le sedie Irony ne sono un esempio: i materiali, legno e laccato bianco lucido, i colori conseguenti e le forme (lineari ma addolcite da qualche rotondità), in effetti coincidono in tutto e per tutto e l'accostamento armonico è garantito.



Nonostante siano nati per stare insieme, il tavolo Duke e le sedie Irony potrebbero tranquillamente unirsi ad altri elementi, senza perdere nulla del loro fascino estetico: esempio lampante è il tavolo Crossroad con le sedie Irony, appunto.



Se invece cercate un esempio di armonioso contrasto, il tavolo Metropole e le sedie Even calzano a pennello: stessi materiali per la struttura cromata, stesse forme rigorosamente squadrate, ma colori a contrasto dati dal'antagonismo netto ma piacevole tra il legno del piano del tavolo e il tessuto che riveste l'imbottitura delle sedie.



Se infine ciò che cercate è invece un'opposizione netta, dove l'unico elemento in comune fra i due complementi è quasi impercettibile, il tavolo Valentinox e le sedie Margot fanno al caso vostro: il leggero e trasparente cristallo, l'acciaio inox e il marmo di Carrara, contraltano con il cuoio colorato delle sedie. Ma le forme, che pure sembrano non incontrarsi, coincidono nella curvatura leggera dello schienale delle sedie accostata all'ovale irregolare del tavolo. Per un mix di assoluta e lussuosa eleganza.

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