martedì 17 maggio 2011

Villette a schiera e il Feng Shui

Ecco le "protagoniste" del nostro consueto incontro dedicato al Feng Shui: due villette situate nel piccolo paesino lacustre di Porto Ceresio, al confine con la Svizzera.




















Come potete notare, intervengo in molteplici tipologie di contesti abitativi, dal vecchio, per ristrutturare e rivalutare strutture d'epoca, "rigenerandole" energeticamente, al nuovo per valorizzare e rendere positivi fin da subito i vostri siti.

Le case godono di una splendida "Fenice", ovvero una meravigliosa vista, in questo particolare caso, il suggestivo lago di Lugano.

Appartengono entrambe ad una coppia amante dell'arte e del design moderno. Il marito improntato verso linee tendenzialmente lineari ed essenziali, con tendenza alla rigidità, la moglie, con un'impronta più morbida. Qualche pezzo antico non guasta per ammorbidire gli ambienti.
Un contesto sarà adibito ad abitazione, l'altro a sala ricreativa per le figlie.


Ai cancelli sono stati posizionati i "guardiani", in questo caso rappresentati da due pinetti dalla forma irregolare, decorativi e con invito ad entrare.

Le casette sono unite da una splendida terrazza con bersò in legno che verrà ramificato dal gelsomino. Da qui uno splendido scenario lacustre, valorizzerà l'intero contesto.

Le unità sono strutturate su tre piani. Considerate però che la casa Feng Shui ideale consigliata sarebbe disposta su due livelli.
Rispettiamo sempre la Scuola della Forma e arrediamo i nostri due contesti abitativi.
Il piano terra è stato trasformato in un'ampia entrata, una zona d'accoglienza, arredata sempre con estrema essenzialità, ma con eleganza. L'ingresso è a Nord, quindi appartenente all'Elemento Acqua
.
Gli abitanti appartengono agli Elementi Terra e Legno. Ricordate le lezioni precedenti: è la casa che dovrebbe donare energia agli abitanti e non viceversa, in questo caso la moglie, appartenente all'Elemento Legno sarà compatibile con la propria abitazione, in quanto l'Acqua dà nutrimento al Legno, mentre, per il marito appartenente all' Elemento Terra, necessitano rimedi. La Terra ha potere sull'Acqua indebolendola. In tal caso è opportuno intervenire, aggiungendo Elementi Metallo e Acqua, così daremo più corpo ed energia alla casa. Per es: Vasi in vetro, contenitori in metallo.

Come ormai sapete ogni luogo è come se fosse animato da una sua forza vitale. Pertanto in presenza di energie carenti o in eccesso, provocando scompensi che si ripercuotono sul benessere psicofisico, è bene intervenire, riequilibrando il Chi.
Come vi ho accennato sono strutture a tre livelli, l'ultimo è costituito da mansarda, per cui vi è la presenza di lucernari, devo dire piuttosto ampi, che permettono di donare chiarore e solarità, anche se ricordate che il Ch'i entrante è di minore portata, rispetto a quella entrante da una classica apertura, in quanto i lucernari hanno una situazione di pendenza.

Bella e d'effetto la presenza di travi, però tendono a rendere l'ambiente un po' "pesante", e a volte opprimente. Il suggerimento è sempre quello di non "sostare" e soprattutto non riposare sotto le travi. Pertanto ho fatto appendere a queste ultime un drappo disposto in ampie pieghe che ricadono con naturalezza, creando così una specie di zanzariera, che permetterà di evitare il "contatto" con le travi. Se l'altezza lo avesse permesso, avrei suggerito anche il letto a baldacchino. Questa è un'idea per gli amanti del genere.

Letti a baldacchino: Arredamenti Diotti
















Sulle scale che accompagnano ai piani superiori, ho consigliato di posizionare, a metà della risalita, una supellettile, in questo caso un bel vaso in vetro per rallentare il Chi e quindi evitare un flusso di risalita, troppo violento. Al primo piano è stata creata l'ampia zona giorno. La presenza del camino, dalla struttura molto moderna, arreda gran parte del locale, donando calore.

Però è necessario alleggerire la sua imponenza con poche supellettili e dare qualche tono caldo di contrasto, come il giallino ai muri, per smorzare i toni freddi e rigidi della struttura.
Il parquet domina la pavimentazione ed è un buon connubio con la presenza del camino: Legno e Fuoco sono due Elementi continuativi, che quindi rispettano il ciclo generativo. Però questo particolare settore, secondo uno dei metodi della Scuola del Compasso, è da neutralizzare. Quindi è bene apportare le dovute cure. Ho utilizzato Gli Elementi Acqua e Legno. Una cura specifica che è rappresentata da un bel vaso in vetro con acqua e l'aggiunta di 4 bambù.

















I colori delle pareti che fanno da cornice al camino sono
l'azzurro spugnato, il bianco e il giallino.

Secondo la Scuola dei Quattro Animali, il divano è stato posizionato in modo tale che possa controllare l'entrata ed avere una Tartaruga, ovvero una protezione alle spalle, quindi il muro, e una bella Fenice, dunque una piacevole " visuale. Tale disposizione permette a colui che entra in salotto di percepire una sensazione di apertura, di accoglimento e ospitalità. La sala da pranzo si affaccia su una magnifica ed ampia terrazza.

Come sempre è bene scegliere i colori adatti per avere una casa luminosa e in armonia con i propri abitanti, rispettando anche il loro Ming Gua. Luminosità in salotto, rappresentata da un giallino molto delicato, spugnato, in alternanza a pareti bianche e "sfumature" in oro.

Nei bagni sono presenti i sanitari sospesi, belli esteticamente e che permettono di "alleggerire" notevolmente gli spazi.


In alcune camere rispettiamo i toni riposanti dell'azzurro in sintonia con gli Elementi degli abitanti e un tono caldo, un giallino, in un'altra, per attivare il Ming Gua di Liliana, una delle figlie, e anche un settore, secondo la Scuola del Compasso, che necessita della presenza dell'Elemento Terra.

Carissimi, un caro saluto a tutti e un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno partecipato ai primi due incontri del corso di approfondimento Feng Shui. Dato il successo riscontrato, dopo la pausa estiva, riprenderemo i nostri corsi a ottobre, con svolgimento in prevalenza a Milano e a Prato. L'ultimo incontro si svolgerà a Rimini il 18-19 giugno.

Benessere e serenità a tutti.

Cristina.

Per info: blu.design@alice.it

sabato 14 maggio 2011

Una poltrona per due

Una poltrona per due: no, non sto pensando al film e non voglio parlare nemmeno di una sola poltrona, ma il titolo mi sembrava divertente. In realtà oggi ho voglia di parlare di un rifugio per due, un posto dove siano protagoniste le poltrone. Ed ecco spiegato il legame con il film, o almeno, con il suo titolo.

Il luogo che ho in mente è un piccolo angolo della casa, da ricavare nello studio, nel salotto, in cucina, anche nell’ingresso se è abbastanza spazioso; un angolo confortevole, non necessariamente illuminato dalla luce naturale, ma intimo e raccolto quanto basta.

In questo angolo, io troverei rifugio tutte le volte che dovessi sentirmi in disaccordo con il mondo, tutte le volte che dovessi percepire tristezza, delusione, paura. Per sentirmi al sicuro, al riparo; ma non da sola: con un’altra persona, una soltanto, quella che in quel momento reputo la più importante, la più adatta. Perché se si è in due in certi momenti, la sensazione di sentirsi davvero “a casa” è sicuramente più forte.

Dunque in questo angolo, perché sia l’emblema di ciò che considero accogliente e caloroso, sistemerei due poltrone, non proprio una di fronte all’altra, ma affiancate e leggermente inclinate a guardarsi, in modo che i due occupanti possano stare vicini, ma senza imporre necessariamente discorsi, parole, sguardi; che a volte non servono. Ma senza nemmeno impedirli, perché invece a volte servono eccome.

E poi sistemerei due lampade da terra, una per poltrona, per illuminare indipendentemente lo spazio privato (ma condiviso) di ognuno. Successivamente passerei a sistemare un piccolo tavolino rotondo tra le due poltrone, per appoggiare libri, riviste, qualche bicchiere da sorseggiare; e infine coronerei il tutto con un pouf morbido, davanti alle poltrone, ma in mezzo a loro, tutto da condividere allungando le gambe insieme.

Naturalmente un bel tappeto dovrebbe delimitare la zona, creando un confine valicabile soltanto da chi decido in quel momento. Una zona di relax, di piacere, di conforto.

Basterebbero due poltrone come le Antares: grandi, accoglienti al punto giusto, morbide; un invito ad abbandonarsi e a lasciare tutto il resto fuori da quel perimetro, disegnato con un tappeto.


Anche due poltrone Lucky potrebbero costituire il contesto ideale: la loro particolare forma asimmetrica infatti potrebbe simboleggiare significativamente la chiusura verso una parte del mondo, ma l’apertura verso un’altra, che in quel momento potrebbe essere la persona scelta per accompagnare un particolare momento; inoltre il poggiapiedi della stessa serie, sarebbe perfetto per sostituire quell’ipotetico pouf del mio sogno.


Ma a voler eliminare il pouf e avendo a disposizione uno spazio un po’ più grande, due chaise longue come le Casanova sarebbero perfette: comode, ergonomiche, adatte già dal colpo d’occhio ad accogliere e a proteggere. In tutte le accezioni dei termini.


giovedì 5 maggio 2011

Divani moderni e configurazioni inedite

I divani dell'era contemporanea possono ormai calarsi in ogni situazione, permettendo una personalizzazione che pur passando attraverso la serialità, rende unico ogni singolo ambiente, riducendo al minimo qualunque rischio di appiattimento su un modello uniformante.

La moderna concezione dello spazio domestico passa attraverso esigenze di metratura, necessità funzionali e pretese di gusto: in pratica in pochi metri quadri devono convivere arredi esteticamente piacevoli e assolutamente pratici, perchè la voglia del bello e il bisogno imprescindibile di oggetti performanti in questa vita accorciata nel tempo e nello spazio, vanno ormai di pari passo.

Così può capitare che gli spazi moderni, per quanto concepiti sotto un'altra luce rispetto al passato, creino delle situazioni in realtà difficili da risolvere, talvolta stravaganti, dove la metratura necessita di configurazioni particolari, sicuramente nuove, inedite e uniche nel loro genere.

Perchè se lo spazio è poco, va sfruttato in ogni suo angolo disponibile e quindi può succedere di trovarsi di fronte a dilemmi insolubili se a disposizione ci sono soltanto elementi in qualche modo "classici", con forme tradizionali e poco inclini ad essere "customizzabili".

In un salone ad esempio, un salone moderno, è possibile che lo spazio a disposizione non sia esageratamente elevato e che debba essere condiviso con altre zone funzionali, con destinazioni d'uso differenti, ma sempre appartenenti a una concezione moderna tanto cara all'open: il salotto infatti può convivere con cucine, zone pranzo, angoli studio e a volte solo la fantasia limita questo genere di contaminazioni, ormai è risaputo.

Dunque, per creare un angolo conversazione o relax in piena regola, è necessario disporre di arredi altamente configurabili e personalizzabili, arredi anche lontani dagli schemi convenzionali e tradizionali, in grado di piegarsi alle singole esigenze di chi li sceglie. Perchè devono essere i mobili a sottostare alle nostre richieste e non il contrario: nell'era moderna, questa è una delle grandi conquiste in ambito domestico! Quindi occorre approfittarne e andare alla ricerca delle soluzioni più adatte alle proprie particolarissime esigenze, anche quando il problema che avete di fronte sembra all'apparenza insormontabile. La risoluzione da qualche parte c'è.

Nel caso specifico di un salotto da arredare con uno spazio a disposizione singolare, magari da riconfigurare nel tempo più volte, è bene andare alla ricerca di divani che si prestino allo scopo, divani moderni, giovani, ma anche belli e soprattutto funzionali, cioè comodi e altamente personalizzabili.

Non dovrete però darvi così tanta pena per cercare arredi con simili caratteristiche: ad esempio il divano Bryan offre la possibilità di essere configurato proprio in modi del tutto inediti, con tante sedute in senso lineare, con chaise longue abbinate ad angoli, con angolazioni inclinate a gradi intermedi.




Anche il divano Planet si presta a diverse configurazioni, con pouff che prolungano, angoli da creare anche da soli e la possibilità di regolare ogni singola seduta e ogni singolo cuscino nella maniera che più risulta congeniale a chi la utilizza.


Con soluzioni come il divano Messico poi, anche una configurazione a centro stanza può diventare funzionale a uno spazio non troppo esteso, permettendo di creare forme diverse con l'unione di più elementi e di dar vita, grazie alla forma curva, ad angoli perfetti per la conversazione, oltre che per il relax.