mercoledì 26 gennaio 2011

Cucine moderne: l'evoluzione della casa con i robot

In principio erano gli elettrodomestici. Pur con design mastodontici (se di design si poteva parlare), pur con sistemi di funzionamento meccanici e lenti, pur con funzionalità altamente ridotte, condussero una rivoluzione non indifferente, che ispirò innumerevoli trame di storie e di film più o meno fantascientifici.

Le mani venivano per la prima volta sostituite in casa da macchine, in grado di svolgere dei compiti e di alleggerire il lavoro, che allora era appannaggio esclusivo delle donne. Ne abbiamo fatta di strada da allora: ora gli elettrodomestici, pur con design compatti e talvolta accattivanti, pur con sistemi sempre più avanzati, pur con funzionalità incredibili, non disturbano più di tanto la nostra visione d'insieme in casa, anzi, ormai sono scontati come l'acqua corrente.

Che questo modo di vedere le cose sia un bene o un male, è una questione filosofica non facile da risolvere in questo contesto; quel che è certo però, è che a stupirci ormai sono altre cose: dalla domotica ai robot, la tecnologia in casa sta per trasformare ancora una volta in modo radicale tutte le nostre convinzioni e abitudini abitative; e gli elettrodomestici ricoprono soltanto un ruolo da comprimari in tutto questo.

Sono i robot, più di tutti, a scatenare reazioni insolite: non siamo abituati ancora a veder girare per casa figure vagamenti umanoidi, che ci ricordino costantemente che "L'uomo bicentenario" è quasi una realtà e non più il protagonista di un film; forse non siamo pronti. Eppure loro sono lì, sul palco di eventi che ormai penetrano nel nostro quotidiano come notizie di prima pagina.

Al CES 2011, il Consumer Electronics Show di quest'anno, l'appuntamento più atteso da tutti gli appassionati di hi-tech, sono stati presentati diversi nuovi robot pensati per la casa: a partire dalle nuove versioni di aspirapolvere e lavapavimenti di iRobot, ai robot per la telepresenza sempre di iRobot o di VGO Communications; presto avremo una donna delle pulizie in carne di circuiti e ossa di plastica, che ci toglierà ogni pensiero. Prima di prendere il sopravvento e di iniziare un'era matrixiana, naturalmente.

Ma quale sarà il luogo della casa preposto ad accogliere i nuovi robot? Dove saremo abituati fra 20 o 30 anni a vedere posizionati i nostri servi muti (ma poi nemmeno troppo) elettronici? Io penso che l'ambiente che naturalmente propende all'elezione come luogo ideale per questi avanzatissimi pezzi di ferraglia, che molto prima di quanto crediamo adesso, faranno parte delle nostre famiglie, sia la cucina.

E' lei infatti che dall'inizio ha svolto il ruolo di scenografia, di palcoscenico per gli elettrodomestici, di terreno di prova per la domotica, di rifugio per i primi prototipi di robot, come i Roomba, che docili e mansueti tornano alla loro stazioncina di carica ogni volta che hanno completato il loro lavoro.

Ci sarà dunque bisogno di cucine adatte? Di design futuristici e stili all'avanguardia? Tutto dipenderà dall'aspetto che i produttori vorranno e riusciranno a dare ai robot, umanoidi o meno. Ma intanto non possiamo che immaginare uno scenario fatto di materiali hi-tech e di colori eleganti ma rigorosi, di superfici lucide e riflettenti e di forme necessariamente lineari, oltre che di luci a led scenografiche ma forse anche un po' fredde.

Sono ambienti come la cucina Domus, lucida, dai colori rigorosi, dalle forme squadrate, ad adattarsi nel nostro immaginario all'avvento dei robot domestici.


La cucina Vision potrebbe essere un esempio di ambiente adatto a un robot dal design più ludico e divertente, magari pensato alla convivenza con dei bambini.


La cucina Sfera non può che farci pensare a uno scenario futuristico, dove i robot si muoveranno indisturbati per prepararci prelibati manicaretti.


E quasi non ci accorgiamo che, per trasposizione, stiamo parlando proprio di lei, della cucina del futuro...

martedì 25 gennaio 2011

Una villa ed il Feng Shui

Dopo la pausa delle feste natalizie, rieccoci al nostro appuntamento dedicato al Feng Shui.

Ci troviamo a Varese. Una villetta su due livelli è protagonista di questo nuovo nostro incontro.

Il fronte è rappresentato da una vista piacevole e rilassante, un'altura dagli svariati colori, che seguono la metamorfosi delle stagioni.
La casetta è sita in una zona residenziale, quindi piuttosto tranquilla con un discreto passaggio di Ch'i, prevalentemente umano; dunque, per un'abitazione è una buona posizione.
Varchiamo la soglia di casa; entriamo direttamente in salotto. Il divano e le poltrone, disposte una di fronte all'altra, non hanno la "Tartaruga" , in quanto non sono state appoggiate alla parete, ed escludono il camino e l'angolo Tv. Questi ultimi rimangono alle loro spalle.

(Osservate le piantine: prima e dopo)


Prima e dopo (piano terra)



















La Scuola della Forma ci insegna a proteggere sempre le nostre spalle.

Rivaluto l'ambiente disponendo alla parete un nuovo divano di color avorio, con penisola, creando un'ampia veduta. Tale disposizione donerà sicurezza a coloro che beneficeranno della comodità del divano e potranno altresì godere del calore e della bellezza del caminetto, che durante la progettazione era, fortunatamente, stato posizionato in un punto energeticamente favorevole e sfruttare l'angolo Tv.
A volte, può accadere che intervenendo in spazi già progettati, alcune "strutture" non corrispondano alle aspettative dell'arte del Feng Shui.

Ora nel nostro salotto si è creato un ampio spazio e una zona di accoglimento anche per gli ospiti, riducendo gli spazi chiusi, evitando così il "ristagno" dell'energia. In un angolo posiziono cuscini dalle tinte oro nelle sue svariate gradazioni. Ottimo l'elemento Metallo per neutrallizzare la Terra non propriamente positiva, rilevata con il Luo Pan.

Per le pareti ho utilizzato colori caldi e delicati, sempre spugnati, per dare un senso di movimento all'ambiente.

La parete retrostante il divano riflette di una tinta giallina molto soft, mettendo in risalto l'arredo.
Il tavolo da pranzo posizionato all'entrata è tutt'altro che corretto, ma avrei dovuto rivoluzionare l'intero spazio. Ho variato il cambio di apertura della porta d'entrata, in modo tale che aprendo la porta, il tavolo potesse tendenzialmente rimanere un po' nascosto, mettendo in maggior risalto il salotto.

Questo spazio rilevato, ha una triade di numeri (Dragone Montagna 7- Dragone Acqua 5 - Stella del Tempo 8) energeticamente non positiva. Ho apportato dei correttivi legati all'Elemento Acqua per neutralizzare il Metallo e la Terra negativi.
Vasi in vetro dalle forme morbide e irregolari.


Il baricentro è fortunato! Incremento il "punto" con l'Elemento Metallo in movimento, rappresentato da oggetti non statici, esempio campane eoliche.


Un angolo della libreria, necessita invece di cure. Intervengo con gli Elementi Metallo (argenteria, rame, vasi di metallo, forme sferiche e tonde, colore bianco) e Legno statici (piante, legno, forme allungate e rettangolari, colore verde).

Osservate com'era arredata in origine la cameretta dei bambini.

Prima e Dopo (primo piano)



















I letti, uno soprapposto all'altro erano disposti con testate retrostanti la porta d'entrata.
E' importante avere una protezione alle spalle, come un muro pieno, senza presenza di finestre o aperture. Altresì posizione problematica, disponendo i letti con la testata verso la finestra, i piedi si sarebbero ritrovati di fronte alla porta e come ben sapete, questa collocazione ci riconduce alla posizione della bara, pronta ad uscire.
Inoltre nella precedente posizione, i soggetti avrebbero riposato comunque su punti energetici negativi, legati alla salute, rilevati con la bussola geomantica.

Data la disposizione di porte e finestre e per avere un minimo di spazio nel locale, i letti sono stati posizionati nella parete di fronte. Le testate ora sono protette, scompare il senso di instabilità e insicurezza, dato dalla mancanza di "appoggi". Ora c'è il controllo della porta.




















La valutazione cromatica è sempre importante e quindi attenta agli effetti estetici, funzionali e psicologici degli spazi. Per le pareti, le due contigue opposte all'entrata, ho utilizzato un azzurrino molto delicato, sempre morbido nell'applicazione. Spugnature o velature, rendono l'atmosfera leggera. Questa tinta, oltre a rispecchiare l'Elemento personale dei bimbi, è riposante e quindi consigliabile nelle camere da letto.

Anche lo studio ha subito delle variazioni. La scrivania è stata spostata nel rispetto dei 4 animali e sono stati curati i colori delle pareti.




















Secondo i rilievi del Luo Pan, ottima combinazione per il lavoro e le attività commerciali, infatti l'abitante della casa, ha una fiorente attività. Le triadi di numeri estrapolati dalla mappa delle stelle Volanti, (4-8/5 3 - 9/4) sono legate entrambe a successi finanziari.
Per mancanza di spazio, dispongo una portalibro, comoda e funzionale.


Ho ricevuto molte vostre e-mail: risponderò a tutti ringraziandovi anticipatamente per il vostro interesse e partecipazione.
Inoltre vi informo che se fosse nel vostro interesse seguire seminari o corsi base (un primo approfondimento sul profondo studio dell'arte del Feng Shui), organizzo corsi in tutta Italia.

Vi saluto cordialmente e rinnovo il nostro appuntamento al mese prossimo. Per qualsiasi informazione: blu.design@alice.it

A presto!

Cristina.

mercoledì 19 gennaio 2011

Una camera da letto in "stile spa"

La camera da letto è il centro nevralgico del relax di una casa: quando vi mettiamo piede, ci deve avvolgere immediatamente una sensazione di pace, che ci prepari al riposo pomeridiano o al sonno notturno.

Per rendere la camera da letto riposante al primo colpo d'occhio, si possono seguire le regole di alcuni stili d'arredo pensati proprio per il relax. In particolare, uno stile su tutti è quello che al momento sta prendendo piede anche all'interno delle mura domestiche, grazie alla diffusione di alcune tendenze tutte moderne.

Non ha un nome preciso e si rifà ad altri stili, mixando caratteristiche e spunti presi da vari contesti: dallo stile etnico prende la passione per i legni esotici, per i tessuti dai colori caldi e per le fibre naturali, dallo stile orientale prende le linee rigorose e minimali, dallo stile romantico prende candele e petali di rose, incensi e luci d'atmosfera.

E' lo stile che caratterizza da tempo ormai centri benessere e spa, strutture che si sono diffuse a macchia d'olio e che costituiscono tappa obbligata per il relax fuori casa. Un relax che ora può entrare a pieno titolo anche dentro casa.

Legni scuri o chiari a seconda delle preferenze e della grandezza degli spazi a disposizione, letti e comodini dalle linee rigorose ed essenziali, copriletti, tende e tappeti dai colori caldi (in varie sfumature dall'arancione al rosso), candele profumate, petali di rosa, luci soffuse: questi gli ingredienti per trasformare la propria camera da letto in un'autentica anticamera per una spa d'eccezione, magari collocata nel bagno padronale della camera stessa, grazie alla presenza di un a sauna nella doccia oppure di una vasca a idromassaggio.

L'effetto e l'atmosfera possono poi essere ulteriormente esaltati dalla presenza di una poltrona o chaise longue ai piedi del letto, predisposta per un favoloso angolo relax, intimo e assolutamente personale.

Il letto Quarantacinque in rovere moro è un esemplare perfetto per ricostruire questo stile e per costituire il punto di partenza da cui far scaturire il resto della camera.


Il letto Skyline in legno è un altro favoloso modello dalle linee rigorose ma non troppo, adatto all'essenzialità ma anche al calore di uno stile come quello appena descritto.


Anche il letto Orio può adattarsi a uno stile votato al relax, aggiungendo alla linearità del legno un tocco assolutamente raffinato con la testiera in ecopelle, lavorata capitonnè.



sabato 15 gennaio 2011

Cucina Ola 20: Snaidero e Pininfarina per il design

Il progetto cucina Ola compie vent'anni e si rinnova, e sono pochissimi i progetti cucina che trascendono dal limitante concetto di "modello" e possono rimanere immuni al passare degli anni.
Il tempo può risultare impietoso verso il cosiddetto "design moderno", e sono solo le testimonianze assolute di un design fresco ed elegante a potersi aggiornare con piccole revisioni rimanendo "moderne" pur diventando un classico.
Una cucina come Ola 20 è appunto un esempio di "classico moderno"...un ossimoro!? Vediamo perchè non lo è!

Ripassiamo la storia. La cucina Ola è prodotta senza interruzioni dal 1990 ed è proprio con Ola che nasce la collaborazione fra Snaidero Cucine ed il Gruppo Pininfarina.


E' così nata una cucina che ha unito la funzionalità domestica a soluzioni tecnologicamente innovative, tanto da vincere nel 1996 il Premio Design del Chicago Atheneum di architettura.

Proprio questa sua unicità ha fatto di Ola una cucina che non è solo un'icona del design italiano bensì anche una cucina che è stata un grande successo commerciale...come si suol dire "pubblico e critica concordi" nel decretarne il successo, un riscontro tale da spingere ad un restyling nel 2000.


Nel corso degli anni il rapporto fra le cucine Snaidero ed il design Pininfarina è sempre rimasto attivo, anche per altri progetti di cucina Acropolis nel 2002 e la raffinatezza tecnica di Venus nel 2006.


Sono passati 20 anni esatti dalla presentazione di Ola e Snaidero Cucine ha deciso di investire di nuovo nell'unione di storia ed invenzione: lo studio Pininfarina ha accettato la sfida ed ecco il risultato entusiasmante di Ola 20.


Fra pochi giorni su questo blog tante immagini di Ola 20 ed una descrizione approfondita delle tante novità ed unicità di questa splendida cucina, tornate a visitarci!

martedì 11 gennaio 2011

Pareti attrezzate per il soggiorno: il massimo della versatilità

Le pareti attrezzate da comporre per il soggiorno (ma ugualmente adattabili ormai anche alla zona notte o a una parte della cucina) sono diventate ormai una soluzione non solo ovvia, ma indispensabile nell'arredo moderno, tanto quanto il divano o il letto, perchè con un unico pezzo d'arredo e un unico stile, si possono racchiudere più funzioni e risolvere così questioni di spazio e di usabilità.

La parete attrezzata diventa quindi un arredo importante, da tutti i punti di vista, per cui vale la pena di spendere anche qualcosa in più: non solo libreria, non solo porta tv, non solo zona multimediale (per stereo, console di giochi, etc), non solo soluzione contenitiva, ma anche fondamentale presenza estetica e all'occorrenza anche zona studio perfettamente integrata e integrabile, senza soluzione di continuità (questa composizione del soggiorno Day ne è un perfetto esempio).



La versatilità e la componibilità sono le parole chiave di queste nuove e moderne pareti attrezzate, parole che in ogni caso riguardano da vicino tutte le rivoluzioni dell'arredo contemporaneo; versatilità in ogni senso: dal punto di vista funzionale, da quello spaziale e da quello estetico.

E' possibile infatti scegliere moduli di ogni dimensione, sospesi o da terra, da comporre nelle forme più disparate, a giorno o chiusi, con ante push-pull, a battente, a rialza, a ribalta o scorrevoli, con rivestimenti di ogni tipologia e di ogni colore: dalle essenze di legno, ai laccati lucidi, dal vetro colorato o trasparente, fino addirittura alla pietra.

Inoltre le soluzioni contenitive sono innumerevoli: cassettoni, cestoni, librerie, ripiani. Senza contare le boiserie, ottime per nascondere fili di varia natura con eleganza, e le pedane, sempre come soluzioni contenitive alternative.

Non trovare la composizione più adatta allo spazio a disposizione e alle proprie esigenze di gusto e di funzionalità è praticamente impossibile, data la vasta gamma di possibilità messe a disposizione dal panorama del settore.

Assolutamente versatile esteticamente è ad esempio la composizione libreria Logo, con ante in vetro scorrevoli a tutta larghezza, da posizionare liberamente per ottenere configurazioni ogni volta inedite, proprio da un punto di vista visivo.




Incredibilmente componibile è invece il soggiorno Lounge, che presenta moduli e soluzioni davvero di ogni genere: dalle ante a ribalta a quelle a rialza, da quelle battenti a quelle scorrevoli, dai cassetti ai cestoni, dalla boiserie alle pedane, coordinabili poi in 40 finiture diverse da combinare a piacere.




Sorprendentemente innovativo e originale mischiare il contemporaneo al naturale nei termini che ci presenta il soggiorno Stone, la cui particolarità ci viene suggerita proprio dal nome: le ante infatti sono disponibili anche in pietra, con tonalità rame, argento o black. Questa particolare finitura spezza la discontinuità fattiva e indispensabile della parete attrezzata, donandole un senso di monolitica continuità, indissolubile e indistruttibile, oltre che naturalmente atavica e assolutamente piacevole alla vista, e anche al tatto.