lunedì 24 dicembre 2007

Qualche riflessione (molto libera) sul settore dell'arredamento e sulla Diotti A&F

Eccoci qui...è arrivato il 24 dicembre 2007, vigilia di Natale.
L'azienda è chiusa, sono in ufficio per i fatti miei e fra circa un quarto d'ora mi incontrerò con il mio amico e webmaster E. (niente nomi per ragioni "contrattuali" ;-) )
Sono praticamente 6 mesi che non riesco a trovare il momento giusto per scrivere su questo blog e farlo "crescere"...un pomeriggio in ufficio la vigilia di Natale mi sembra il momento giusto per scrivere qualche riflessione sul settore dell'arredamento e sulla nostra azienda.
(nel frattempo ho avuto un bell'incontro con il mio webmaster ed abbiamo pianificato tante novità per i prossimi 2-3 mesi, ne vedrete delle belle!).

I nostri risultati.
Qui in Diotti A&F siamo contenti perchè nel 2007 abbiamo avuto un'ulteriore crescita netta...ed è da quasi 13 mesi che non spendiamo un euro in pubblicità. Secondo me non è cosa da poco, in quanto vuol dire che sono la soddisfazione della clientela ed accorte politiche di prezzo a spingerci in avanti.
La soddisfazione della clientela è ovviamente un qualcosa per cui "combattiamo" ogni giorno, uno sforzo continuo che evidentemente da i suoi frutti e per cui anche dobbiamo ringraziare tutti i membri della "squadra", dagli arredatori alla logistica, dall'amministrazione ai tecnici montatori. Per quanto riguarda le politiche di prezzo, invece, siamo felici di poter dire che la Diotti A&F riesce a garantire un ottimo rapporto qualità-prezzo anche grazie all'eliminazione di costi che non aggiungono nulla all'esperienza d'acquisto del nostro cliente: ci sono aziende d'arredamento dove si investono percentuali importanti del fatturato in comunicazione (ho provato a sentire fino al 12%!): va da sè che percentuali così importanti devono essere in qualche modo fatte "rientrare" con prezzi che tengano presente un simile esborso.
Quindi siamo contenti di aver lavorato bene nel 2007 e sentiamo che saremo stimolati a lavorare ancora meglio nel 2008.

Cosa si sente dire in giro da mobilieri e rappresentanti...
...ed in parte notiamo anche noi.
Purtroppo l'economia italiana non "gira" al meglio, ed è in queste situazioni in cui i bisogni "minori" vengono sacrificati: l'arredamento viene visto come bisogno minore sempre più spesso (purtroppo).
Ho iniziato a respirare arredamento ben prima di entrare nel settore come operatore, e da sempre sento che i colleghi mobilieri "piangono" continuamente...ho imparato così a non fidarmi troppo delle lacrime da mobiliere! ;-)
Scherzi a parte, nonostante la Diotti A&F sia contenta di come vanno le cose dobbiamo ammettere che ci accorgiamo anche noi di come "la gente" (perdonate l'espressione generalista) faccia veramente fatica a permettersi alcune soluzioni d'arredamento o, a volte, molto più prosaicamente, preferisca spendere i propri soldi per soddisfare "altri" bisogni. Lo notiamo per il fatto che tante coppie di ragazzi che si sposano o vanno a convivere non acquistano più tutto l'arredamento ma fanno un poco alla volta; come del resto anche chi si trasferisce in case non nuove punta sempre di più sul trovare forme di accordo di compra-vendita con il venditore dell'immobile. Ciò, volendo ben vedere, ha anche una valenza positiva, in quanto potrebbe indicare che, in fondo, si preferisce fare le cose un po' alla volta, e fatte bene, anzichè acquistare "tutto subito" dovendosi però accontentare di mobili di basso costo (e basso valore).
Ecco, ma cosa si sente "dire in giro"!? "Un po' di tutto" la risposta ;-) ...ma all'interno di questo calderone di opinioni un'impressione diffusa è quella della "concentrazione": i negozi di arredamento più grandi diventano sempre più grandi e quelli piccoli diventano sempre più piccoli od addirittura chiudono (un peccato per la tanta professionalità che va a perdersi).
Un aspetto positivo che emerge è che i clienti sono disposti a percorrere qualche kilometro in più per servirsi presso le aziende che ritengono migliori come proprio partner nell'arredamento. E' per questo che ora la Diotti A&F serve regolarmente mobili e arredamento d'interni in tutta la Lombardia, il Piemonte, la Liguria, l'Emilia, la Svizzera ed il sud della Francia: sapere che ci sono persone che percorrono 300 km per venire a trovarci ci riempe di soddisfazione e di stimoli nuovi per il futuro.

Quindi il 2008?
Innanzitutto nel 2008 potremo festeggiare i 40 anni dall'apertura qui a Lentate sul Seveso. Dico la verità...non sappiamo ancora cosa ci inventeremo ma è l'occasione giusta per una promozione in grande stile, dobbiamo trovare l'idea giusta perchè le cose o si fanno fatte bene o non si fanno! ;-)
Nel 2008 proseguiremo con il miglioramento continuo del negozio offline, del negozio online e del servizio alla clientela: in quest'ottica, ad esempio, rientrano diversi nuovi inserimenti di collaboratori, arredatori, tecnici, personale per logistica e servizio ai clienti.


Che dire...ringraziamo tutti, collaboratori, fornitori ed ovviamente tutti i clienti! :-)
Buon Natale, buon 2008 ed arrivederci a presto (sempre più frequentemente non appena riuscirò ad organizzarmi).
Grazie di cuore :-)

lunedì 4 giugno 2007

La "balla" dell'ingrosso mobili.

"Ingrosso mobili" di qui, "ingrosso mobili" di là...fra fiere, telemarketing, internet veniamo bombardati di messaggi che sembrano prometterci la strada più semplice verso la "terra promessa" del mobile acquistato con risparmi "di diverse migliaia di euro".

Il concetto di fondo.
Il concetto è molto molto semplice quanto purtroppo efficace: si crea un parallelismo fra i negozi d'arredamento ed i fruttivendoli.
I fruttivendoli non acquistano la verdura direttamente dai produttori/coltivatori, e ciò per ragioni prettamente logistiche: si assegna così ai grossisti una funzione aggregativa che permette di abbattere costi logistici altrimenti troppo rilevanti.
I presunti "grossisti di mobili" vogliono farci appunto credere all'esistenza dei grossisti nel campo dell'arredamento. Partiamo dalla fine dunque: nel campo dell'arredamento d'interni NON ESISTONO GROSSISTI, se non "qualche" forma di distribuzione all'ingrosso che poi approfondiremo. I negozi di mobili ed arredamento acquistano le collezioni direttamente dai produttori, senza eccezioni.
Mobili ed arredamento sono beni ad alto costo unitario e prodotti su commessa che rendono assolutamente inutile la presenza di un grossista-distributore. Gli unici articoli, infatti, in cui esistono (e possono avere un senso) i grossisti sono appunto gli elettrodomestici da incasso ed alcuni tipi di complementi d'arredo (guarda caso proprio beni a basso costo unitario e prodotti a stock).

Come si propongono?
Cosa fanno quindi questi "cacciatori di teste"? Ti dicono "non comprare da un negozio che compra i mobili da noi grossisti...compra da noi grossisti!". A questo concetto di base si aggiunga tutto il marketing aggressivo su cui si sostengono queste organizzazioni: stand in fiere per sposi e per la casa, telemarketing, marketing piramidale che sfrutti la rete di amicizie e parentele...insomma tutti i mezzi tipici di quelle realtà che vanno avanti qualche anno e poi "spariscono" più o meno intenzionalmente dopo aver creato un sacco di guai a clienti, fornitori e collaboratori.
Chiaro segno della "bufala da grossista" è l'offerta di un fantomatico "pass" o tessera speciale per entrare in quel sancta-sanctorum che sarebbe (nientepopodimeno) l'esposizione dove i mobilieri vanno a comprare i mobili (veramente la cosa fa sorridere): beh, molto semplicemente, appena vi offrono uno di questi pass state alla larga! ;-)
Ammettiamo però di accettare uno di questi pass "limitati" (tanto limitati che sentono l'esigenza di disfarsene prenotando spazi in una fiera commerciale). Andiamo e veniamo accolti con tanta prosopopea da uno o più venditori, magari venendo accompagnati da un nostro presunto amico o conoscente che prenderà una percentuale sui nostri acquisti. All'interno di questa esposizione (spesso neanche di proprietà dell'organizzazione ma addirittura di uno di quei mobilieri che acquisterebbe i propri mobili dal grossista), ecco che ci viene rispiegato come siamo dei privilegiati avendo la possibilità di risparmiare diverse migliaia di euro sui nostri acquisti, e ciò appunto "saltando un passaggio"; ci viene anche spiegato per "per ragioni commerciali" dovremo prendere una decisione subito dopo aver visionato il preventivo, prendere o lasciare...
...ma io dico! (e qui mi "infervoro" come il bravissimo Greggio di Striscia la Notizia) ...ma come fa a reggere un ragionamento di questo tipo, una vera "trappola per topi" (e scusate la forza dell'affermazione).

Prezzi e servizio.
Sui prezzi e sul livello di servizio che effettivamente si riescono ad ottenere da questi "grossisti" c'è tanta variabilità.
Il livello professionale dei venditori è in genere basso, come basso il livello delle squadre di montatori "padroncini"; al tempo stesso ho parlato con persone che hanno acquistato da queste organizzazioni ed erano assolutamente soddisfatte, anche se, diciamo, la percentuale è "bassina".
I prezzi sono molto variabili: i venditori partono da prezzi altissimi per scendere gradatamente. Il risultato è che so di persone che hanno spuntato ottimi prezzi, come di altre (la maggior parte) che credendo di risparmiare ha speso come in un normale negozio (ma senza le garanzie del caso), ed altre ancora che sono state pesantemente "fregate" con prezzi abbondantemente sopra il livello corretto.

La storia triste e come evitare certe disavventure.
L'anno scorso o due anni fa ormai è successo? Proprio qui in Brianza uno di questi "ingrossi" ha chiuso in maniera fraudolenta lasciando mille famiglie (1000!) che avevano versato acconti, o stavano già pagando rate di finanziamenti, senza i mobili ordinati: disperazione, cause legali, fornitori non pagati, collaboratori senza stipendi, clienti truffati e giustamente amareggiati. Per evitare simili disavventure basta rivolgersi a rivenditori "storici" della vostra zona, negozi che non promettono ricette magiche per farvi risparmiare ma che hanno acquisito nel corso dei decenni un nome di valore (che spesso è il nome della famiglia).
Veniamo a noi per un istante (e qui scatta la mia parentesi pubblicitaria). La Diotti A&F si rivolge principalmente alla clientela privata, ma abbiamo rapporti stabili in Italia ed all'estero con architetti, mobilieri, artigiani che acquistano le nostre collezioni: ebbene...uno di questi "presunti grossisti" ogni tanto acquista da noi prodotti che non può ottenere altrimenti. Questo fa di noi un grossista? No, siamo una "grossa esposizione" di mobili che propone a volte collezioni molto diffuse, a volte collezioni "esclusive", ed ecco che in alcuni casi ci sono aziende che acquistano da noi per poi rivendere al cliente finale.
Che dire...state attenti e diffidate di chi vi propone simili affari, anche se si tratta di un vostro conoscente o parente...non esiste alcun "ingrosso mobili".

lunedì 28 maggio 2007

I mobili, il salotto, la TV: da tenere a "debita distanza" ;-)

Ecco un argomento che di tanto in tanto "salta fuori" nei discorsi fra arredatori ed i loro clienti: qual è la giusta distanza che si deve tenere dal televisore?

L'occhio umano ha una "risoluzione" che ci rende capaci di distinguere due punti posti ad 1/60 di grado di distanza tra loro. Stiamo parlando dell'angolo visivo più piccolo nel quale la vista umana è in grado di distinguere un oggetto e quindi, trasportando la cosa alla televisione, di distinguere i pixel che fanno parte della matrice di un TV Lcd o plasma.
Grazie a questo dato è stato possibile calcolare la distanza di visione ottimale, dalla quale si vede alla perfezione tutta la reale risoluzione del pannello.

La regola.
Per un televisore HD (High Definition) è necessario moltiplicare la diagonale per 2,3 mentre per una televisione Full HD il moltiplicatore è di 1,5.

Come si applica.
Abbiamo un 50" LCD, moltiplichiamo 50 per il 2,54 (1 pollice = 2,54 centimetri) ed otteniamo una diagonale di 127 centimetri; moltiplichiamo 127 cm. per 2,3 od 1,5 a seconda del tipo di televisore che stiamo considerando ed ecco che la distanza migliore è di cm. 292 per uno schermo HD e cm. 191 per uno schermo Full HD.

Ovviamente essendo arredatori non possiamo "concepire" di scegliere prima la TV e poi studiare l'arredamento intorno al televisore...scherzo ovviamente ;-)
Certamente si tratta di qualcosa che possiamo e dobbiamo fare, ma è un processo opportuno quando il cliente sente in modo pressante l'esigenza di realizzare un home-theater perfetto dal punto di vista tecnico; altrimenti, per un uso casalingo normale, sono adeguate anche misure inferiori a quelle che emergono da questa "regola".
Il calcolo della distanza giusta dal televisore infatti per un arredatore diventa "come scegliere il televisore in relazione alla distanza": possiamo quindi progettare il vostro arredamento, misurare la distanza fra TV e schienale del divano, "dividere" questa distanza per i suddetti coefficienti, ricavare così la diagonale in centimetri ed ottenere infine la giusta diagonale in pollici.

...ed ecco che il vostro arredatore può essere consulente d'arredo anche per la scelta del giusto formato di televisore.

sabato 26 maggio 2007

Il "made in Italy" è sempre avanti, anche se...

...anche se il gusto anglosassone nell'arredamento d'interni può essere sempre spunto anche per noi arredatori italiani.

Come ho accennato all'apertura del blog ho un rapporto abbastanza "stretto" con la cultura anglosassone: viaggiando per Stati Uniti, Regno Unito, Irlanda, ed avendo ovviamente una deformazione professionale congenita, mi sono sempre soffermato ad osservare i mobili e l'arredamento che trovavo.


Il gusto e le tendenze.
La differenza principale fra gli arredamenti italiani e quelli anglosassoni sta nel differente approccio alla decorazione. Te ne accorgi semplicemente visitando normalissime abitazioni della cosiddetta "working class" o sfogliando "magazines" dedicati...ma il modo in cui me ne sono personalmente convinto è parlando di me stesso.

Negli ultimi 4 anni ho viaggiato molto e conosciuto (conosciuto bene in molti casi) tantissime persone da tutta Europa ed anche dall'Estremo Oriente. Quando nelle fasi iniziali della conoscenza si arriva alla domanda "What do you do for a living?", la mia risposta è ormai da qualche anno "Well...I'm an interior designer", senza dilungarmi su quello che faccio in dettaglio.

Sono proprio coloro che si interessano di più alla cosa (forse per cortesia, forse per reale interesse), che mi fanno accorgere di queste differenze. "...ma quindi come funziona? I clienti vengono da te e tu gli decori la casa?"

La differenza sta tutta lì, nella decorazione, e da sempre il concetto stesso di decorazione è strettamente connesso ad una concezione classica dell'arredamento.

Cosa non mi piace.
Partiamo quindi dalle cose in cui gli anglosassoni (a cui io sono tanto affezionato, non me ne vogliano) sono un po' "indietro": innanzitutto un certo tipo di mobile moderno noioso (poco componibile), di basso livello qualitatitivo e di scarsa personalizzazione; poi abbiamo le immancabili ed omnipresenti moquette (la loro "carpetry"). Ad eccezione di qualche loft "super-chic" direi che la moquette è assolutamente immancabile dalle abitazioni inglesi, spesso (sigh) anche in bagno. La moquette innegabilmente offre potenzialità decorative che pietre e parquet non offrono, è morbida, "calda"...ma spesso poco pratica e poco igienica (prima ancora di esprimere valutazioni estetiche). Forse per abitudine personale devo ammettere che potrei diventare un supporter delle moquette per le camere da letto: con una sobria tinta unita, dopo essermi lasciato le "sporche scarpe" nell'armadio guardaroba, posso godermi la morbidezza ed il colore della moquette senza preoccuparmi dell'aspetto pulizia-igiene.

Cosa invece mi piace.
Sul mobile classico già gli anglosassoni se la cavano di più che sui mobili moderni ;-)
Ci sono bellissime collezioni di sale da pranzo, un po' perchè le sale da pranzo sono particolarmente adatte alla classica configurazione di tavolo-credenza-vetrina, un po' perchè le abitazioni sono spesso conformate con la stanza salotto e con la stanza tinello magari non grandissime ma ben distinte.
Dove però il gusto inglese veramente brilla è nell'armonica commistione di linee e colori che si crea dal coordinamento fra moquette, carte da parati (spesso più carte sovrapposte), tende, tovaglie, cornici in gesso, zoccolini decorati e così via... A volte questi elementi sono anche fastidiosi se li si vuole mantenere con dell'arredamento moderno in quanto creano spessori che mal si conciliano con il concetto di mobili su-misura, ma bisogna ammettere che aiutano a rendere l'idea di ambiente perfettamente coordinato.
E' per questi concetti in fondo che i miei amichetti stranieri pensano appunto che mi occupi anche di queste cose ;-)
...e voi direte "ma allora su cosa possiamo prendere spunto?" Beh, sugli imbottiti per esempio, siano essi letti o salotti, gli anglosassoni mostrano, come del resto i francesi, una passione particolare che li spinge a lavorare sull'accostamento di tessuti diversi: in fondo anche il concetto di "table habillè", tavola abbigliata, usato come comodino o tavolino, ha la stessa origine.

Un'ultima differenza (ed un arrivederci).
Gli anglosassoni si traferiscono molto più spesso di noi e questo li porta a vendere armadi (spesso armadi a muro) e cucine insieme con la loro abitazione. Da qui un'attenzione maggiore per i letti, i salotti e l'area giorno in generale.
Appena possibile cercherò di postare le immagini di una recente fornitura fatta ad un nostro caro cliente di Harpenden, a nord di Londra.

Indicizzazione: nuovo stimolo :-)

Oggi ho riscontrato che finalmente Google ha iniziato ad indicazzare questo blog su mobili ed arredamento d'interni.

Ovviamente sono personalmente soddisfatto ed ulteriormente stimolato a trovare il tempo, il modo, di scrivervi sempre più spesso e regolarità di arredamento.
Riuscirò a scrivere sempre di più quando finalmente troverò un aiuto qui in ufficio, risparmiando un po' di tempo su lavori "meccanici" e trovando più tempo per le mie "passioni", siano esse la musica o l'arredamento d'interni ed internet.
Quindi, in fondo in fondo...si parte ora! ;-)

A presto! :-)

P.s. Perchè un blog come il mio? Perchè potete leggere di arredamento sul forum di arredamento.it e leggere opinioni interessanti di clienti più o meno "educati" sulle tematiche; oppure potete leggere qualcosa su quei siti di rivenditori e produttori di mobili che qualche attenzione in più dedicano al content;...
La differenza di questo blog rispetto agli altri che trattano di mobili ed arredamento d'interni è qui troverete la professionalità di un arredatore con la schiettezza di un consumatore...in fondo, non devo vendervi nulla! ;-)

lunedì 21 maggio 2007

Finalmente i Feed RSS

Abbiamo migliorato la sezione news del nostro sito ed implementato la possibilità di ricevere i Feed sul vostro browser.

Ecco i due link, per la versione italiana e per quella inglese:

I prossimi mesi saranno dedicati ovviamente ad arredare arredare arredare ;-) ...ma nei ritagli di tempo cercheremo di ampliare ulteriormente il catalogo di mobili ed arredamento online e di migliorare ulteriormente l'usabilità del sito stesso.

martedì 15 maggio 2007

Content content content

Eccoci qui, non scrivo da un po' perchè dire che sia preso è forse un eufemismo. A proposito, stiamo cercando un arredatore...se conoscete qualcuno... ;-)

Impegnatissimo sì, ma il tempo per lavorare un po' sul mio amato sito l'ho trovato, durante dei voli andata e ritorno per Newcastle e Londra: con il mio bel portatile anzichè guardare fuori dal finestrino ho scritto di armadi, soggiorni e camere da letto :-)

Ricordo i tempi dell'università, con il prof. Bertozzi che proponeva la sua simpatica battuta sul fatto che ci sono 3 cose importanti nel commercio: location location location. Lo stesso "scherzetto" lo ricordo proposto dalla prof.ssa Prandelli per il corso di e-commerce..."ci sono 3 cose importanti nell'e-commerce: content content content".

Sulla base di questo principio ecco un po' di content nuovo nuovo.

http://www.arredamentidiotti.it/armadi.asp
In questa sezione si parla di armadi, armadiature, armadi su misura, armadi artigianali, armadi classici, armadi moderni, armadi battenti, armadi scorrevoli, cabine armadio ed armadi con angoli spogliatoio.

http://www.arredamentidiotti.it/soggiorni.asp
In questa sezione si parla di arredamento per il soggiorno, le sale da pranzo, i salotti, le aree relax, mobili per il soggiorno, madie e credenze, soggiorni classici, soggiorni moderni, il mobile classico, il mobile moderno e mobili soggiorno in genere.

http://www.arredamentidiotti.it/camere-letti.asp
In questa sezione si parla invece di camera da letto, letti, letti moderni, letti classici, letti moderni in legno, letti moderni laccati, letti imbottiti, letti in pelle, letti in ferro battuto, letti con contenitore, letti matrimoniali in genere, letti a baldacchino, letti rotondi, letti sommier; e poi gruppi letto con comò, comodini, settimanali, panche.

Ci aggiorniamo al prossimo inserimento mi auguro con qualcosa di più "succoso"...immagini e novità dal mondo del mobile e dell'arredamento.

A presto!

martedì 17 aprile 2007

Salone del Mobile di Milano 2007

Apre il Salone del Mobile di Milano 2oo7, con tutte le sue novità presentate su una mirabolante superficie che lascerà qualunque visitatore occasionale spossato dopo ore ed ore di girovagare per mobili ed arredamento.

In fondo al Salone del Mobile vanno tre tipi di persone: i produttori di mobili (e con loro quelli che "girano" intorno alla produzione, come ad esempio gli agenti), i rivenditori di arredamenti (titolari od arredatori) dei nostri cari negozi di mobili, ed ovviamente i clienti, gli acquirenti di mobili, anello finale di una catena meno lunga di quanto qualcuno non possa farci pensare (mi riferisco ai fantomatici e truffaldini "ingrosso mobili").

Chiamatemi chiuso, ottuso, limitato, provinciale, quello che volete...ma io rimango uno di quelli che non si entusiasma per questo caravanserraglio che è il Salone del Mobile di Milano.
Partendo da una doverosa premessa lo vedo come un'ottima occasione di incrementare l'export in un settore, quello dell'arredamento d'interni, in cui siamo leader a livello mondiale: capisco il negoziante russo che viene a fare "shopping" al Salone ;-)

Piccola nota...questa mattina, come tutte le mattine, venendo in ufficio sono passato davanti ad un grosso hotel motel della zona. Ore 8:20, eccoli tutti belli incravattati pronti a salire sui loro Suv e sulle loro berline tedesche per andare al Salone del Mobile di Milano. Tutto sommato, anche pensando alla quantità di lavoro da "sbrigare" in ufficio, non li ho invidiati al pensiero di una o più giornate al Salone del Mobile di Milano.


Produttori di mobili & rivenditori/mobilieri/falegnami

Per i produttori è il momento di farsi conoscere in Italia ed all'estero, acquisendo nuovi clienti ed incrementando il business con quelli attuali. Per i rivenditori è l'occasione per tenersi informati sulle tendenze e decidere cosa inserire nei propri negozi nei mesi successivi. Per i falegnami od artigiani è un'occasione per "copiare" qualcosa ;-)
Premetto che le considerazioni a seguire valgono solo per l'Italia e non per l'estero che è sicuramente un mercato "aperto". Nel settore del mobile c'è un'offerta "spaventosa", ampiezza e profondità di scelta impressionanti: inventare qualcosa di veramente nuovo è innegabilmente molto difficile.
Anche prima della fiera gli agenti dei produttori di mobili visitano i negozi mostrando prodotti in anteprima dicendo "presenteremo questa collezione fatta in questo modo perchè tutti presenteranno queste cose"...il concetto è questo: prima di svelare le carte i vari "giocatori" sanno già cos'hanno "in mano" i concorrenti. Così un anno vai al Salone del Mobile di Milano ed è tutto rovere scuro, l'anno dopo è tutto teak e verde acido, l'anno dopo è tutto bianco e nero e scompaiono le maniglie, un anno è tutto noce ed elementi verticali e tornano i letti imbottiti,...insomma una bella kermesse ma niente di iperproduttivo o sconvolgente ;-)
Una nota di folklore, bisogna ammetterlo, sono le bellissime standiste che con i loro tailleur succinti danno "tono" al Salone! ;-)


I clienti.

Non me ne vogliano i lettori che non operano nel settore dell'arredamento d'interni e quindi possono rientrare nella categoria "clienti"...io mi chiedo...ma cosa ci andate a fare? ;-)
Scherzi a parte, inquadriamo la situazione: qualcosa come 1.000.000 di metri quadri di superficie espositiva di soggiorni, salotti, camere da letto, camerette, complementi d'arredo, lampade...personalmente mi sembra una missione tanto ardua da risultare scoraggiante. Io stesso "mobiliere" quando vado devo organizzare la visita in modo metodico per non perdermi in aree che in fondo non mi interessano o per non arenarmi fra panini e "bianchini" offerti da provocanti hostess.
Se posso dare un consiglio spassionato quindi è quello di usare quello stesso tempo per visitare qualche bel negozio in più, dove la scelta vastissima viene selezionata dal mobiliere, dove se volete c'è qualcuno che vi illustra prodotti e possibilità e, non ultima considerazione, tutti i prodotti che vedete sono effettivamente disponibili (spesso al Salone del Mobile si vedono prototipi che non verranno mai messi in produzione).
Una nota di folklore infine sui giorni settimanali aperti solo agli operatori del settore arredamento e sulla domenica aperta invece anche al pubblico. La domenica al Salone si sa, è una vera e propria "bolgia", con fiumi di persone che si spostano, fluidi ed attenti la mattina, che si lasciano trascinare dalla massa e dalla stanchezza il pomeriggio. La "cosa" simpatica sono i clienti privati che riescono ad entrare in settimana: "riciclano" i biglietti da visita raccolti nei negozi nel periodo precedente per riuscire ad entrare come operatori e li riconosci con certezza assoluta quando noti due particolari determinanti, le scarpe da tennis per il comfort da "maratona" e lo zainetto Invicta per raccogliere tutti i cataloghi e depliantini possibili ed immaginabili ;-)


Infine...

Dopo tutta questa prosopopea ovviamente auguro ai produttori di mobili, ai rivenditori di mobili ed a tutti i clienti finali di essere soddisfatti dell'esperienza :-)

E se siete dei clienti che non se la sentono di buttarsi nel mare magnum della Fiera di Rho-Pero...beh, venite a trovarci a Lentate sul Seveso! ;-)

http://www.arredamentidiotti.it/mobilificio-brianza-diotti.asp

venerdì 13 aprile 2007

Novità collezione Salotti Primavera 2007



Tante novità in arrivo...devo dire che un po' in tutti gli ambienti della casa stiamo rinnovando in modo deciso le nostre collezioni.

In particolare su salotti e divani ecco diversi modelli innovativi che hanno riscontrato un meritato successo al Salone del Mobile di Parigi.


http://www.arredamentidiotti.it/arredamento-dettaglio.asp?view=salotti&id=766&page=1

In questa scheda trovate buona parte dei nuovi modelli di salotto presentati, ognuno con il suo fattore di unicità.

Guru
Si basa sulla scocca del salotto Rondò per variarlo nei dettagli come la cuscinatura di schiena, i braccioli ed i pouff sagomati. Molto interessante l'uso congiunto di pelle e tessuto sugli stessi elementi.
Missouri
Concetto similare per questo salotto che impreziosice i tessuti con gli inserti in pelle. Attualissima la panca laterale curva.
Colorado
Bellissimo il Colorado...una linea simile al salotto Popper di Bontempi Casa, con lieve capitonè sui lati ed attualissimi decori floreali che abbiamo visto sui cristalli di Besana o di Snaidero Cucine.
Dream
Comodissimo il Dream...non brillerà per design rivoluzionario ma questo salotto è uno dei più comodi che abbia mai provato. I cuscini non "stanno mai a posto", ma la particolare imbottitura a strati differenziati lo rende unico: d'altra parte i salotti devono sì essere belli, ma quando li si usa veramente non è che li si guardi più di tanto! ;-)
Rodeo Drive
Molto bello l'abbinamento di colori, un altro salotto molto molto comodo con un design più moderno rispetto a Dream. Da notare lo schienale regolabile con meccanismo Relax.
Silhouette
Beh, il nome sembra quasi una presa in giro, viste le forme un po' cicciottelle. Perfetto per soluzioni con divani 3 posti + 2 posti

martedì 10 aprile 2007

Il letto rotondo

Ci sono collezioni che hanno successo "a folate", ed altri che sono sì prodotti di nicchia ma hanno al tempo stesso un riscontro costante: il letto rotondo è sempre stato uno di questi.

...ed è proprio in questi giorni in cui vengo "subissato" di richieste per il nostro letto rotondo che prendo spunto per parlarne ;-)

Il letto rotondo lo si può vedere in due modi. Può suscitare sentimenti di trasgressione o può essere una soluzione efficace a problemi di spazio o camere da letto dalla forma particolare.

Iniziamo quindi da qualche immagine che potete vedere sul nostro sito:

http://www.arredamentidiotti.it/arredamento-dettaglio.asp?view=camere-letti-moderni&id=755&page=1

http://www.arredamentidiotti.it/arredamento-dettaglio.asp?view=camere-letti-moderni&id=474&page=1


Il nome.

Il letto rotondo nelle schede qui sopra si chiama Histoire d'O, nome preso addirittura, si badi bene, da un presunto capolavoro della letteratura erotica "sadomaso". Qualche anno fa questo libercolo era incluso in un numero della rivista Panorama e, attirato da una copertina effettivamente "invitante" (una giovane Corinne Clery con un florido seno "al vento"), me lo sono letto nel giro di qualche giorno. Beh, vi dirò...non sono un esperto di letteratura erotica, ma devo ammettere come questo "presunto capolavoro" non mi sia piaciuto più di tanto: poco erotismo e tanta violenza che di certo non fa sognare.
Quindi non un gran libro ma di certo un ottimo spunto per un letto rotondo che effettivamente qualche fantasia può anche scatenarla ;-)


Perchè e come?

A volte, dicevamo, i letti rotondi risolvono situazioni difficili in quanto l'assenza di spigoli li rende adatti al posizionamento ad angolo. Ricordo diverse situazioni in cui un mio cliente ha iniziato ad apprezzare l'idea del letto rotondo perchè gli rendeva più vivibile la stanza o perchè era l'unico modo per inserire un armadio di dimensioni adeguate.

Un mito da sfatare è quello circa la necessità di biancheria per il letto anch'essa rotonda: salvo diametri particolarmente elevati risultano perfettamente adeguati i set di biancheria "tradizionali" in dimensione queen o king size. I diversi produttori di letti rotondi offrono poi biancheria prodotta appositamente per il loro letto, ma in genere si tratta di set che non brillano per rapporto qualitò-prezzo in quanto confezionati da aziende specializzate (che li vendono al produttore di letti rotondi, che li vende al mobiliere, che li vende al cliente): per questo consigliamo sempre di acquistare in autonomia la propria biancheria.

Un ultimo ragionamento sull'opportunità di un letto rotondo può essere fatto circa l'altezza delle persone che lo useranno e la comodità di rifacimento. Innegabilmente quando la mattina si sistema il letto il processo è un filo più lento rispetto ad un letto "normale". Per quanto riguarda la comodità diciamo che se lui e lei (o lui&lui o lei&lei) sono due "giocatori di basket", beh, effettivamente la forma li "costringe" a stare "vicini vicini"...diciamo che le persone di altezza media, od anche un uomo molto alto con una compagna un po' più bassa, ci stanno comodamente: teniamo presente che la versione "piccola" ha un materasso dal diametro di 208 cm.

Versioni e possibilità.

Il letto rotondo Histoire d'O è una collezione veramente flessibile, sia dal punto di vista delle finiture che delle soluzioni progettuali, che di tutti i comodi accessori che si possono aggiungere.
Cliccando sui due link qui sopra riuscite ad avere una prima idea delle possibilità: qualora i file prodotto venissero spostati potete, una volta nel nostro sito potete cliccare su Camere, Letti e Gruppi Letto Moderni e troverete (fra le altre) le due schede del letto rotondo Histoire d'O.
Tre impostazioni di base: il letto da solo, fisso o girevole, la versione con retroletto lineare e quella con retro-letto angolare.


Alternative e costi.

Ci sono delle alternative ad Histoire d'O, prodotti che non riusciamo a fornirvi...mi viene in mente il Letto Rotondo Nino Rota, di Cappellini, disponibile a soli € 21.532,00 (avete letto bene!); e poi c'è il Lullaby 2 di Frau, ad € 6.500,00. Si tratta di prodotti di qualità e design eccellenti ovviamente, si tratta solo di poterseli permettere! ;-)
Ci sono poi il letto rotondo Zero di Presotto (materasso rettangolare però), il Glamour di Ivano Redaelli, il Dream di Linea Italia; e poi il letto rotondo Fluttua di Lago, il Sultan Sandane di Ikea (il più economico ovviamente), ed uno imbottito di La Falegnami di cui non sono riuscito a trovare il nome.

Histoire d'O non è certo economico se confrontato a letti "quadrati" o rettangolari tradizionali, ma ad € 2.960,00 è comunque un prodotto di prestigio da una parte, ed "accessibile" dall'altra...con una flessibilità di progetto e finiture decisamente maggiore rispetto alla concorrenza "agguerrita" ;-)

venerdì 6 aprile 2007

Dove siamo online

Ecco tutti i punti della rete dove ci potete trovare:

http://www.arredamentidiotti.it/
Il sito principale con il catalogo online e tutte le informazioni che ci riguardano.

http://www.arredamentidiotti.it/italian-design/
Our english home-page with a vast array of product files in the online catalogue; how to contact us and how we can serve you.

http://picasaweb.google.it/arredamentidiotti
Una piccola selezione di alcuni nostri lavori pubblicati sul Web grazie al fantastico programma Picasa di Google.

info@diotti.net
La casella di posta principale per ogni richiesta di informazioni su prodotti, prezzi e servizi.

commerciale@diotti.net
La casella di posta per eventuali proposte da parte di aspiranti partner o fornitori.

giovedì 5 aprile 2007

Ecco aperto il blog :-)


Che dire...ci siamo anche noi ;-) Dopo quasi 10 anni online con il sito www.arredamentidiotti.it ecco che abbiamo anche noi il nostro blog.

La scelta del dominio era stata peculiare... Nel lontano 1997 un dominio costava la "bellezza" di 600.000 lire, ed internet, almeno in Italia, era ancora un'entità indefinita che non lasciava intravedere (almeno ai comuni mortali) le possibilità informative, commerciali e relazionali di oggi. Online c'erano ancora pochi siti, tanto che i motori di ricerca erano sostanzialmente delle liste di siti, liste tanto scarne da essere in ordine alfabetico. Ovviamente per essere "in testa" ecco che abbiamo acquistato www.arredamentidiotti.it anzichè il più intuitivo diotti.com...in questo modo saremmo stati visibili in cima alla lista...che innocenza! ;-)

Ovviamente quando i costi dei domini sono scesi ed al tempo stesso mi sono accorto che "questo internet" era una cosa "forte", a quel punto diotti.com era occupato :-(

Poco male direi, comunque...il lavoro fatto, off-line ed on-line ha dato e continua a dare i suoi frutti :-)

Beh...una breve premessa informale giusto per rompere il ghiaccio e per introdurre questo blog sul mondo dell'arredamento d'interni: un blog che mi auguro sarà sempre aggiornato, ricco, professionale, ma al tempo stesso anche informale e "leggero", nonostante si tratti di un blog "istituzionale" di un'azienda che appunto si occupa di arredamenti.

Parleremo quindi di tendenze, colori, cucine, soggiorni, salotti, camere da letto, arredobagno, camerette per ragazzi, complementi d'arredo, armadi e così via ;-)

Benvenuti allora, e buona lettura :-)