Apre il Salone del Mobile di Milano 2oo7, con tutte le sue novità presentate su una mirabolante superficie che lascerà qualunque visitatore occasionale spossato dopo ore ed ore di girovagare per mobili ed arredamento.
In fondo al Salone del Mobile vanno tre tipi di persone: i produttori di mobili (e con loro quelli che "girano" intorno alla produzione, come ad esempio gli agenti), i rivenditori di arredamenti (titolari od arredatori) dei nostri cari negozi di mobili, ed ovviamente i clienti, gli acquirenti di mobili, anello finale di una catena meno lunga di quanto qualcuno non possa farci pensare (mi riferisco ai fantomatici e truffaldini "ingrosso mobili").
Chiamatemi chiuso, ottuso, limitato, provinciale, quello che volete...ma io rimango uno di quelli che non si entusiasma per questo caravanserraglio che è il Salone del Mobile di Milano.
Partendo da una doverosa premessa lo vedo come un'ottima occasione di incrementare l'export in un settore, quello dell'arredamento d'interni, in cui siamo leader a livello mondiale: capisco il negoziante russo che viene a fare "shopping" al Salone ;-)
Piccola nota...questa mattina, come tutte le mattine, venendo in ufficio sono passato davanti ad un grosso hotel motel della zona. Ore 8:20, eccoli tutti belli incravattati pronti a salire sui loro Suv e sulle loro berline tedesche per andare al Salone del Mobile di Milano. Tutto sommato, anche pensando alla quantità di lavoro da "sbrigare" in ufficio, non li ho invidiati al pensiero di una o più giornate al Salone del Mobile di Milano.
Produttori di mobili & rivenditori/mobilieri/falegnami
Per i produttori è il momento di farsi conoscere in Italia ed all'estero, acquisendo nuovi clienti ed incrementando il business con quelli attuali. Per i rivenditori è l'occasione per tenersi informati sulle tendenze e decidere cosa inserire nei propri negozi nei mesi successivi. Per i falegnami od artigiani è un'occasione per "copiare" qualcosa ;-)
Premetto che le considerazioni a seguire valgono solo per l'Italia e non per l'estero che è sicuramente un mercato "aperto". Nel settore del mobile c'è un'offerta "spaventosa", ampiezza e profondità di scelta impressionanti: inventare qualcosa di veramente nuovo è innegabilmente molto difficile.
Anche prima della fiera gli agenti dei produttori di mobili visitano i negozi mostrando prodotti in anteprima dicendo "presenteremo questa collezione fatta in questo modo perchè tutti presenteranno queste cose"...il concetto è questo: prima di svelare le carte i vari "giocatori" sanno già cos'hanno "in mano" i concorrenti. Così un anno vai al Salone del Mobile di Milano ed è tutto rovere scuro, l'anno dopo è tutto teak e verde acido, l'anno dopo è tutto bianco e nero e scompaiono le maniglie, un anno è tutto noce ed elementi verticali e tornano i letti imbottiti,...insomma una bella kermesse ma niente di iperproduttivo o sconvolgente ;-)
Una nota di folklore, bisogna ammetterlo, sono le bellissime standiste che con i loro tailleur succinti danno "tono" al Salone! ;-)
I clienti.
Non me ne vogliano i lettori che non operano nel settore dell'arredamento d'interni e quindi possono rientrare nella categoria "clienti"...io mi chiedo...ma cosa ci andate a fare? ;-)
Scherzi a parte, inquadriamo la situazione: qualcosa come 1.000.000 di metri quadri di superficie espositiva di soggiorni, salotti, camere da letto, camerette, complementi d'arredo, lampade...personalmente mi sembra una missione tanto ardua da risultare scoraggiante. Io stesso "mobiliere" quando vado devo organizzare la visita in modo metodico per non perdermi in aree che in fondo non mi interessano o per non arenarmi fra panini e "bianchini" offerti da provocanti hostess.
Se posso dare un consiglio spassionato quindi è quello di usare quello stesso tempo per visitare qualche bel negozio in più, dove la scelta vastissima viene selezionata dal mobiliere, dove se volete c'è qualcuno che vi illustra prodotti e possibilità e, non ultima considerazione, tutti i prodotti che vedete sono effettivamente disponibili (spesso al Salone del Mobile si vedono prototipi che non verranno mai messi in produzione).
Una nota di folklore infine sui giorni settimanali aperti solo agli operatori del settore arredamento e sulla domenica aperta invece anche al pubblico. La domenica al Salone si sa, è una vera e propria "bolgia", con fiumi di persone che si spostano, fluidi ed attenti la mattina, che si lasciano trascinare dalla massa e dalla stanchezza il pomeriggio. La "cosa" simpatica sono i clienti privati che riescono ad entrare in settimana: "riciclano" i biglietti da visita raccolti nei negozi nel periodo precedente per riuscire ad entrare come operatori e li riconosci con certezza assoluta quando noti due particolari determinanti, le scarpe da tennis per il comfort da "maratona" e lo zainetto Invicta per raccogliere tutti i cataloghi e depliantini possibili ed immaginabili ;-)
Infine...
Dopo tutta questa prosopopea ovviamente auguro ai produttori di mobili, ai rivenditori di mobili ed a tutti i clienti finali di essere soddisfatti dell'esperienza :-)
E se siete dei clienti che non se la sentono di buttarsi nel mare magnum della Fiera di Rho-Pero...beh, venite a trovarci a Lentate sul Seveso! ;-)
http://www.arredamentidiotti.it/mobilificio-brianza-diotti.asp
In fondo al Salone del Mobile vanno tre tipi di persone: i produttori di mobili (e con loro quelli che "girano" intorno alla produzione, come ad esempio gli agenti), i rivenditori di arredamenti (titolari od arredatori) dei nostri cari negozi di mobili, ed ovviamente i clienti, gli acquirenti di mobili, anello finale di una catena meno lunga di quanto qualcuno non possa farci pensare (mi riferisco ai fantomatici e truffaldini "ingrosso mobili").
Chiamatemi chiuso, ottuso, limitato, provinciale, quello che volete...ma io rimango uno di quelli che non si entusiasma per questo caravanserraglio che è il Salone del Mobile di Milano.
Partendo da una doverosa premessa lo vedo come un'ottima occasione di incrementare l'export in un settore, quello dell'arredamento d'interni, in cui siamo leader a livello mondiale: capisco il negoziante russo che viene a fare "shopping" al Salone ;-)
Piccola nota...questa mattina, come tutte le mattine, venendo in ufficio sono passato davanti ad un grosso hotel motel della zona. Ore 8:20, eccoli tutti belli incravattati pronti a salire sui loro Suv e sulle loro berline tedesche per andare al Salone del Mobile di Milano. Tutto sommato, anche pensando alla quantità di lavoro da "sbrigare" in ufficio, non li ho invidiati al pensiero di una o più giornate al Salone del Mobile di Milano.
Produttori di mobili & rivenditori/mobilieri/falegnami
Per i produttori è il momento di farsi conoscere in Italia ed all'estero, acquisendo nuovi clienti ed incrementando il business con quelli attuali. Per i rivenditori è l'occasione per tenersi informati sulle tendenze e decidere cosa inserire nei propri negozi nei mesi successivi. Per i falegnami od artigiani è un'occasione per "copiare" qualcosa ;-)
Premetto che le considerazioni a seguire valgono solo per l'Italia e non per l'estero che è sicuramente un mercato "aperto". Nel settore del mobile c'è un'offerta "spaventosa", ampiezza e profondità di scelta impressionanti: inventare qualcosa di veramente nuovo è innegabilmente molto difficile.
Anche prima della fiera gli agenti dei produttori di mobili visitano i negozi mostrando prodotti in anteprima dicendo "presenteremo questa collezione fatta in questo modo perchè tutti presenteranno queste cose"...il concetto è questo: prima di svelare le carte i vari "giocatori" sanno già cos'hanno "in mano" i concorrenti. Così un anno vai al Salone del Mobile di Milano ed è tutto rovere scuro, l'anno dopo è tutto teak e verde acido, l'anno dopo è tutto bianco e nero e scompaiono le maniglie, un anno è tutto noce ed elementi verticali e tornano i letti imbottiti,...insomma una bella kermesse ma niente di iperproduttivo o sconvolgente ;-)
Una nota di folklore, bisogna ammetterlo, sono le bellissime standiste che con i loro tailleur succinti danno "tono" al Salone! ;-)
I clienti.
Non me ne vogliano i lettori che non operano nel settore dell'arredamento d'interni e quindi possono rientrare nella categoria "clienti"...io mi chiedo...ma cosa ci andate a fare? ;-)
Scherzi a parte, inquadriamo la situazione: qualcosa come 1.000.000 di metri quadri di superficie espositiva di soggiorni, salotti, camere da letto, camerette, complementi d'arredo, lampade...personalmente mi sembra una missione tanto ardua da risultare scoraggiante. Io stesso "mobiliere" quando vado devo organizzare la visita in modo metodico per non perdermi in aree che in fondo non mi interessano o per non arenarmi fra panini e "bianchini" offerti da provocanti hostess.
Se posso dare un consiglio spassionato quindi è quello di usare quello stesso tempo per visitare qualche bel negozio in più, dove la scelta vastissima viene selezionata dal mobiliere, dove se volete c'è qualcuno che vi illustra prodotti e possibilità e, non ultima considerazione, tutti i prodotti che vedete sono effettivamente disponibili (spesso al Salone del Mobile si vedono prototipi che non verranno mai messi in produzione).
Una nota di folklore infine sui giorni settimanali aperti solo agli operatori del settore arredamento e sulla domenica aperta invece anche al pubblico. La domenica al Salone si sa, è una vera e propria "bolgia", con fiumi di persone che si spostano, fluidi ed attenti la mattina, che si lasciano trascinare dalla massa e dalla stanchezza il pomeriggio. La "cosa" simpatica sono i clienti privati che riescono ad entrare in settimana: "riciclano" i biglietti da visita raccolti nei negozi nel periodo precedente per riuscire ad entrare come operatori e li riconosci con certezza assoluta quando noti due particolari determinanti, le scarpe da tennis per il comfort da "maratona" e lo zainetto Invicta per raccogliere tutti i cataloghi e depliantini possibili ed immaginabili ;-)
Infine...
Dopo tutta questa prosopopea ovviamente auguro ai produttori di mobili, ai rivenditori di mobili ed a tutti i clienti finali di essere soddisfatti dell'esperienza :-)
E se siete dei clienti che non se la sentono di buttarsi nel mare magnum della Fiera di Rho-Pero...beh, venite a trovarci a Lentate sul Seveso! ;-)
http://www.arredamentidiotti.it/mobilificio-brianza-diotti.asp
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