sabato 9 maggio 2009

Come salvare lo spazio della cucina?

Nella frenesia quotidiana si parla molto del denaro legato a doppio filo con il tempo: "il tempo è denaro", " la vera ricchezza oggi è avere tempo", e via discorrendo. Ma io aggiungerei, che l'altra componente indispensabile per capire quanto uno è ricco è un elemento da sempre legatissimo al tempo, ma che riguarda un'altra dimensione: lo spazio.

Lo spazio è diventato costosissimo e sempre più ridotto in dimensioni. Più spazio si ha a disposizione e più significa possedere un alto valore e tanto denaro. E dato che di spazio ce n'è sempre poco, occorre letteralmente "salvarlo" dall'imminente pericolo di estinizione. E questo vale anche e soprattutto per la casa, il punto di partenza e di arrivo di tutta la nostra vita: avere tanto spazio in casa è diventato ormai quasi un lusso. Ma il design moderno, le tecnologie e i materiali all'avanguardia, possono aiutare concretamente a creare lo spazio laddove questo non ci sia, oppure a manipolarlo in modo che risulti più grande di quel che è, sia a livello visivo (con l'ausilio di colori, formati dei rivestimenti, tecniche di costruzione) sia a livello pratico e contenitivo, quindi funzionale. E possedere tanto spazio dove c'è poco spazio, forse ci può rendere più ricchi di chi possiede tanti metri quari in più.

E' questo ad esempio il compito di chi arreda un monolocale o un piccolo bilocale: creare più spazio possibile, riuscire a metterci dentro tante cose, mantenendo comunque vivibile l'ambiente. Oppure manipolare lo spazio può servire a grandi, enormi ambienti perchè la percezione che si ha degli stessi continui a risultare tale: un ampio loft ad esempio, potrebbe mantenere la sensazione di spazio abbondante, utilizzando soluzioni salvaspazio, che riducano ai minimi termini le strutture necessarie alla vita domestica e che lascino lo sguardo libero di correre sullo spazio rimasto.

Ecco illustrati diversi validi motivi per cui esistono arredi salvaspazio, sempre più piccoli, ma sempre più efficienti, che assumono quini un altissimo valore, perchè equivalgono a puri e semplici metri quadri di spazio, ricavato.

Ma come fare con ambienti complessi e pieni di funzioni, come ad esempio la cucina? Dove si necessita della zona cottura, dell'eventuale zona pranzo, del lavello, di tanti elettrodomestici, come frigorifero, forno, lavastoviglie più i piccoli elettrodomestici, di un piano di lavoro ampio ed infine di soluzioni contenitive per stoviglie e pentole, nonchè per la dispensa?

Sembrerà improbabile, eppure esistono soluzioni salvaspazio anche per un ambiente simile. E ve ne porto subito un esempio validissimo: fa parte della linea Leonardo ed è una cucina cosiddetta "monoblocco". La sua larghezza può variare dai 120 ai 164 cm e in questo ridottissimo spazio c'è tutto: 2 fuochi elettrici per la zona cottura, il lavello a una vasca con gocciolatoio, un frigorifero da 140 litri, la cappa estraibile, addirittura la pattumiera e lo scolapiatti, nonchè ripiani e ante per riporre stoviglie e pentole.


Il tutto in una cornice di assoluta raffinatezza: piani in acciaio inox si alternano infatti a laminati di alta qualità con rifinitura in essenze di legno, perchè la cucina non perda nemmeno in un caso così "ridotto" tutto il fascino che può esercitare.


Ma le sorprese di una cucina monoblocco come questa non finiscono qua: quando si è finito di usarla infatti, la si può chiudere completamente, per farla scomparire alla vista degli ospiti accomodati nella zona relax o per separarla dalla zona notte del monolocale. La cucina monoblocco di Leonardo apparirà così semplicemente come un bellissimo mobile, perfettamente paragonabile a una credenza da soggiorno. Geniale, no?

2 commenti:

Andrea Diotti ha detto...

Grande Olivia...è tuo l'onore del centesimo post sul nostro blog! ;-)

Olivia ha detto...

Avevo notato!! Profondamente onorata! :-)