lunedì 23 giugno 2008

Il nuovo sito Diotti A&F ora online

Siamo felici e fieri di annunciare che il nuovo sito Diotti A&F - Mobili e Arredamento d'interni è ora online.

Il primo vero sito aziendale è di fine 1999...prima di quello si trattava appena di una paginetta con l'indirizzo. Un bell'html con sfondo in stile "carta da parati" e i bottoni effetto madreperla verde. Una grafica che oggi farebbe svenire un grafico web ma che allora era lo standard fra i siti di aziende famigliari; al tempo stesso già mostrava un discreto catalogo online che, seppur statico, mostrava una certa profondità.

Il secondo sito è di fine 2003, ed ecco il primo sito professionale, sia in termini di grafica che di struttura. Se il primo sito era un'entità statica il sito del 2003 diventa dinamico in termini di programmazione (con la scelta di asp) e per i successivi 4 anni e mezzo diventa un cantiere a cielo aperto in cui aggiungere quotidianamente nuove funzionalità e nuovi prodotti nel catalogo.

Ora, a giugno 2008, dopo qualche mese di lavoro lanciamo il terzo sito Diotti. Rispetto al precedente c'è stata una profonda revisione grafica che ci permetterà nei prossimi mesi di implementare svariate idee accumulate nell'ultimo anno.
Ci auguriamo questo nuovo sito, "negozio d'arredamento online", possa come il precedente risultare completo, utile, piacevole e veloce...e non vediamo l'ora di sviluppare queste idee di cui vi abbiamo appena parlato, poi potremo riposarci ;-)
(dimenticando che nel frattempo ne avremo avute di nuove e quindi saremo sempre "sotto"! ;-) ... )

Che dire...buona visita al più vasto catalogo online di mobili ed arredamento.

mercoledì 11 giugno 2008

Il letto sospeso Diaz

Cercando "letto sospeso" sui motori di ricerca i primi risultati sono tutti per il Fluttua della Lago, il "primo letto sospeso" al mondo. Va quindi tutto a Daniele Lago l'onore di aver concepito il design di questo letto che dal 2004 ha fatto sempre più parlare di sè.

Se guardiamo le definizioni il letto Diaz rientra nella stessa tipologia diventando il "secondo letto sospeso" al mondo ;-)

E' sospeso e mimimalista, ma al tempo stesso è possibile percepirne la struttura (disponibile in diversi materiali e svariate finiture) ed offre diversi elementi coordinati, anch'essi sospesi od in appoggio a terra.

Caratteristica veramente unica del letto Diaz è quella di poter essere posizionato a centro stanza: basta prevedere l'uso dei pannelli decorativi posteriori ed ecco che si può fissare a pareti in cartongesso od anche in mezzo alla camera da letto.


Il letto sospeso Diaz si può quindi ben definire il "primo letto sospeso centro-stanza" al mondo! ;-)

Lo troverete a breve nel nostro mobilificio in provincia di Milano, a Lentate sul Seveso.

mercoledì 4 giugno 2008

Niente mobili od arredamento...emozioni dal web 2.0

Buongiorno a tutti...oggi sono arrivato in ufficio un attimo prima del normale e "sono finito" su GoogleVideo a vedere alcuni interventi di operatori ad un incontro di qualche mese fa dedicato all'argomento del Web 2.0
Da lì a Youtube il passo è breve ed infatti solo pochi minuti fa mi sono emozionato vedendo questo video che volevo condividere con voi:


Mi interessa l'argomento, tanto da farmi "lasciare" per qualche minuto i soliti mobili ed arredamento, proprio perchè questo stesso blog d'arredamento è un'espressione del cosiddetto Web 2.0.
Mi ha emozionato perchè in poco più di 4 minuti esprime efficacemente una rivoluzione "copernicana": quegli stessi interventi da cui sono partito non riuscivano in mezz'ora di tempo ad esprimere la portata di questa rivoluzione.

...la musica scelta dall'autore, inoltre, è assolutamente perfetta nel creare un senso di aspettativa ed evoluzione.

martedì 27 maggio 2008

Il letto rotondo imbottito Infinity

Quando l'anno scorso ho iniziato a scrivere questo blog dedicato a mobili ed arredamento d'interni mi sono posto qualche "regola" finalizzata a degli "obiettivi": una di queste regole auto-imposte suggerisce di evitare per quanto possibile di scrivere articoli dedicati a singoli prodotti delle nostre collezioni...in fondo per questo c'è già un catalogo mobili piuttosto "ampio e profondo" (per usare una definizione squisitamente aziendale).

Era il 10 aprile 2007 però quando, spinto dall'enorme successo di Histoire d'O, ho scritto un post sui letti rotondi che, per essere appena successivo al debutto di questo blog, bisogna ammettere sia stato piuttosto "web 2.0" nel parlare tranquillamente anche dei letti rotondi "concorrenti"...è ovvio poi che con un po' di sano campanilismo aziendale io tirassi l'acqua al mio mulino, ma la "diffusione dell'informazione" veniva comunque effettuata ;-)

E' ora con estremo piacere che "infrangiamo" la regolina di cui sopra per presentare il letto rotondo imbottito Infinity, un letto che di Histoire d'O condivide l'esclusivo (e brevettato) sistema di rotazione elettrica ma lo supera agli occhi di chi ama i letti imbottiti.
Disponibile rivestito in tessuto, pelle ed ecopelle è perfettamente coordinato a soluzioni di mobili retro-letto lineari ed angolari.
Qui di seguito giusto un "antipasto" di quello che anche voi potete fare per la vostra camera da letto con Infinity.

lunedì 21 aprile 2008

Cucine in occasione scontate per rinnovo esposizione.

Un breve post per segnalarvi che nei prossimi mesi rinnoveremo completamente il nostro reparto cucine ed è per questo che tutte le cucine esposte sono ora in occasione scontate per rinnovo esposizione.

Nel reparto con oltre 30 cucine esposte sono presenti sia Cucine Moderne che Cucine Classiche e Country. Oltre a produzioni artigianali e modelli di produzione propria sono numerose le composizioni esposte di Cucine Snaidero, Cucine Gatto e Cucine Dibiesse.

Si tratta sostanzialmente di una svendita di cucine scontate con sconti reali dal 20 al 50% per rinnovo esposizione: sono tutte cucine attuali, nel disegno come nei colori, con elettrodomestici di marca e, molto importante, tutte di collezioni in produzione e quindi facilmente "completabili" e modificabili qualora l'inserimento nella vostra stanza lo richiedesse.

Ci sono soluzioni per soddisfare gusti ed budget diversi, in laminato, in legno, laccate, con piano in laminato antigraffio o con il piano Okite; anche le composizioni spaziano dalle cucine lineari a quelle ad angolo, dalle composizioni con penisola alle cucine a isola.

Non c'è una data di scadenza della promozione in quanto si tratta di pezzi unici...la promozione finisce quando "finiscono" le cucine in offerta ed abbiamo liberato gli spazi per i nuovi spazi espositivi: come si suol dire "chi primo arriva...".

Le offerte sono "trasporto e montaggio incluso" per la Brianza ovviamente, ma anche per le province di Alessandria, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Brescia, Como, Cremona, Cuneo, Ferrara, Genova, Imperia, La Spezia, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Monza-Brianza, Novara, Parma, Pavia, Piacenza, Reggio Emilia, Savona, Sondrio, Torino, Varese, Verbano, Vercelli.

Vi aspettiamo quindi a Lentate sul Seveso! ;-)

giovedì 17 aprile 2008

Salone del Mobile di Milano 2008

L'anno scorso di questi tempi ho scritto un articolo su questo blog, con grande fantasia intitolato Salone del Mobile di Milano 2007 ;-)
Si trattava di un articolo di blog volutamente "bonariamente polemico" e, in fondo, parlava di un evento al quale, almeno all'edizione corrente, non avevo partecipato. Rileggendolo oggi non posso far altro che confermare quanto espresso l'anno scorso sui "perchè" della partecipazione...ma almeno quest'anno ci sono andato!

La visita ai padiglioni del Salone.

Tengo a precisare che per me si trattava della prima visita alla Fiera di Milano nel nuovo polo di Rho-Pero. La struttura è effettivamente maestosa, facilmente raggiungibile, assolutamente efficiente nell'organizzazione, e con diversi lavori in corso per migliorare ulteriormente la viabilità (lavori stradali) e l'accoglienza (un imponente hotel in fase di costruzione): come per l'assegnazione a Milano dell'Expo Universale del 2015 nell'entrare alla Fiera di Milano mi sono sentito "fiero" (nessun gioco di parole intenzionale ovviamente!) di essere italiano.
Mio fratello ed io abbiamo deciso di visitare il Salone del Mobile subito il primo giorno d'apertura, e così eccoci ai "cancelli di partenza" insieme con altri operatori.
Apertura accessi alle ore 9:30 pronti ad 8 ore di "passione": la passione per l'arredamento e la passione-sofferenza di stare in piedi e camminare per 8 ore! ;-)
In circa 7 ore siamo riusciti a visitare tutti gli stand di nostro interesse (con un percorso preventivamente pianificato) ed abbiamo fatto qualche considerazione: la "nuova" fiera è sì comoda ed efficiente nell'organizzazione ma, nonostante l'aumento dello spazio a disposizione, non è percepibile un aumento delle dimensioni degli stand espositivi, forse anche per la presenza di tutte le categorie merceologiche, con il Salone Ufficio, l'Eurocucina, il Salone del Bagno...
E' stata per noi una visita "snella", senza soffermarci troppo su prodotti e collezioni che in fondo conosciamo già bene, e senza dilungarci in discorsi di circostanza con agenti e direttori commerciali.

Momenti "particolari" nel corso della visita al Salone.

- eravamo nello stand del gruppo Snaidero Cucine ed all'improvviso c'è stato un momento di confusione ed ecco arrivare l'ing. Edi Snaidero accompagnato dal sindaco di Milano Letizia Moratti, con il doveroso seguito di fotografi, polizia, guardie del corpo: mi ha fatto piacere vedere il sindaco Moratti in compagnia dell'ing. Snaidero, ovvero la rappresentante della città più "produttiva" d'Italia in compagnia del rappresentate (e proprietario di maggioranza) della più grande azienda italiana di cucine sul mercato europeo.

- il secondo momento "particolare" non è stato improvviso ma cercato e programmato, organizzando un incontro con il direttore del portale arredamento.it: sono anni ormai che di tanto in tanto entriamo in contatto telefonico o via mail e mi ha fatto piacere conoscerlo non solo per lo scambio di opinioni a 360° gradi che abbiamo avuto sul settore dell'arredamento e sulla sua promozione online; mi ha fatto piacere anche perchè è una persona piacevolissima che lascia trasparire agli altri la passione per il suo lavoro.

- nello stand degli elettrodomestici da incasso Ariston abbiamo avuto un incontro ravvicinato del 3° tipo...con un forno elettrico! Scherzi a parte, il forno "parlante" di Ariston è un bellissimo forno elettronico che non solo riproduce messaggi con voce naturale (come i navigatori satellitari recenti), ma anche ha un sistema di riconoscimento vocale in grado di comandare le diverse funzioni senza toccare fisicamente il forno stesso. Vi dirò la verità, per me stesso non lo prenderei perchè è un po' più lento nella selezione delle funzioni rispetto ad un forno tradizionale, ma come si suol dire "tanto di cappello" ad Ariston che investe per un'evoluzione tecnologica che, nella sua maturità, darà i giusti benefici agli utenti.

- stavamo camminando verso un altro padiglione, in uno di quegli ampi corridoi con il tappeto rosso tipico del Salone, quando mio fratello ed io abbiamo avuto una "visione": due valchirie biondissime, altissime, svestitissime e "taccatissime" si avvicinano a noi e con forte accento dell'est ci chiedono "Vuoi un cioccolatino?" E' stato difficile dire "No grazie" e proseguire dritto...in effetti ci siamo chiesti se forse non era il caso di visitare lo stand di Tonin Casa, il cui nome era scritto sulle magliette "minimal" di queste simpatiche signorine dell'est ;-) Il Salone del Mobile è anche questo, anche se devo ammettere che la mia preferenza va sempre per l'eleganza di un bel tailleur...

- a metà pomeriggio eravamo già un po' sfiancati da ore di visita ed eccoci arrivati allo stand della Rosini Salotti, un'azienda toscana che produce salotti in pelle dall'ottimo rapporto qualità-prezzo. Il simpatico direttore commerciale, con l'accento di rito da "toscanaccio", ha pensato bene prima di rifocillarci con le delizie tipiche della Toscana (fra cui un ottimo patè caldo di cinghiale) e poi ci ha "finito" con un rosso da 13,5°...il modo migliore per fare una merenda di lavoro ed essere un po' distratti mentre ci presentava i modelli nuovi! ;-)

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Ci aggiorniamo alla seconda puntata di questo articolo quando troverò il tempo di riassumere qualche tendenza dell'arredamento che abbiamo identificato ed i ragionamenti "a lungo termine" che ne sono scaturiti.

A presto allora!

mercoledì 9 aprile 2008

I classici diventano arredamenti di design

Eccoci giunti al terzo periodo storico-artistico in cui ho idealmente diviso le opere esposte al Museo del Castello Sforzesco di Milano.

L'opinione personale.

Dico la verità, da un punto di vista puramente "emozionale" la sezione dedicata al design moderno, il Novecento o XX secolo, è quella che mi è piaciuta meno. Questa opinione non deve assolutamente essere intesa a discredito dei singoli pezzi esposti (alcuni assolutamente brillanti ed unici): più che altro in alcuni di questi pezzi non ho visto quel virtuosismo progettuale od esecutivo che cerco, anche disgiuntamente, in un'opera d'arte.

Eccezioni a questa valutazione sono state la sedia circolare di Bugatti, che ho trovato assolutamente unica, emozionante, veramente anticipatrice di tante cose a venire senza per questo cercare a tutti costi la provocazione gratuita; e la sedia Superleggera di Gio Ponti, un capolavoro progettuale e costruttivo, ai limiti della banalità estetica ma con incredibili innovazioni sapientemente "nascoste" in un design solo apparentemente semplice.

Un'analisi stilistica (sempre personalissima).

Il Novecento vede anche nei mobili la commistione di stili diversi, provenienti da culture diverse: innegabile il feeling "etnico" che offre la sedia di Bugatti, il gusto "nordico" della sedia Superleggera o della scrivania Cavour; il gusto trasversale, a volte funzionalista, od addirittura tipico della cultura pop della produzione di Ettore Sottsass.

Come nella musica, anche nei mobili e nell'arredamento l'abbattimento delle frontiere del XX secolo porta ad una trasmissione di valori culturali esterni che influenzano profondamente i designer, i quali in alcuni casi si identificano in uno stile ben definito e in altri portano avanti una vera e propria "fusion" (concetto presenta anche in cucina).

Ecco l'ultima personale scrematura delle opere più interessanti di questa sezione del Museo:

La scrivania di Alberto Issel, del 1900, in legno e madreperla e la sala da pranzo Domus Nova di Gio Ponti ed Emilio Lancia, del 1927, in legno di noce ed ottone.

La sedia circolare di Carlo Bugatti, del 1902, con legno bicolore con incrostazioni di metallo e rame, pergamena dipinta e decorazioni con passamaneria.

La sedia Superleggera di Gio Ponti per Cassina, del 1957, in frassino naturale e canna d'India e la scrivania Cavour di Carlo Mollino, progettata nel 1949 e prodotta nel 2003, in legno di rovere.

Il tavolo tondo di Ettore Sottsass, del 2000, in legno d'ebano impiallacciato, acciaio e metallo dorato e la cassettiera, sempre di Sottsass e del 2000, in acero scozzese e legno laccato.

La libreria Casablanca di Ettore Sottsass per Memphis, del 1981, in laminato plastico ed il tavolo Tartar, sempre di Ettore Sottsass per Memphis, del 1985, in laminato plastico.



Le immagini più grandi e le descrizioni dettagliate.

Ecco infine l'ultima raccolta di immagini scattate domenica al Museo del Castello Sforzesco, con le didascalie dettagliate per i più interessati:
- Alcuni classici del design del mobile moderno

Le didascalie sono state ricopiate dai cartelli esposti sotto alle opere esposte: ringraziamo per l'ennesima volta gli autori ed i responsabili del museo del Castello Sforzesco di Milano a cui va tutto il merito del lavoro svolto.


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Si chiude qui la nostra serie di articoli sulla sezione "mobili" del Museo del Castello Sforzesco di Milano. Sono personalmente soddisfatto di aver "rubato" un po' di tempo al mio lavoro quotidiano per permettere a tutti di visitare il museo, seppur attraverso i miei occhi ed il mio personalissimo filtro.

Grazie di nuovo ai responsabili del museo e grazie a chi di voi ha letto fin qui senza perdersi nel mio elaborare "barocco"...alla prossima! ;-) (ci vorrà un po' perchè qui in ufficio ci sono un po' di "cosette" da fare).

martedì 8 aprile 2008

I mobili classici del Settecento e dell'Ottocento italiano

Una sottile soddisfazione.

La "sottile soddisfazione" è quella di fare un piccolo reportage fotografico su dei pezzi di storia dell'arredamento, ed in particolare mi riferisco alla soddisfazione di "fare cultura" indipendentemente dalla finalità commerciale del mio lavoro, dedicando un po' di tempo alla stesura di qualcosa che probabilmente non ci farà vendere neanche "un ripiano in più", ma che un lettore ovunque in Italia possa trovare interessante ed utile.
Speriamo di riuscirci ;-)

Dall'antico al moderno.

Da un punto di vista artistico la sezione dedicata ai mobili del Settecento ed Ottocento italiano è quella che mi ha scuscitato più emozioni. Da sempre, nei miei approcci all'arte, sia essa figurativa o musica, ho sempre visto nel virtuosismo un metro di giudizio...e di virtuosismo vivono questi pezzi unici.
Il virtuosismo non è solo nella qualità e nello stile degli intagli, negli arazzi di Beauvais, nelle dorature, nella decorazione, nell'intarsio, nella scelta dei materiali; il virtuosismo dei maestri artigiani che hanno creato queste opere lo si vede anche nelle proporzioni "moderne" delle misure, sia a livello di estetica che di ergonomia.
Virtuosismo progettuale ed esecutivo che si tramuta in ricchezza: quello che in epoche precedenti poteva essere realizzato con legno dipinto viene ora realizzato con legno intagliato e con dorature perfezionate e con un alto perfezionamento dell'intaglio e dell'impiallacciatura, di cui le opere di Giuseppe Maggiolini sono un esempio emblematico.

Lascio ai più interessati il piacere di scoprire alcuni dettagli nella galleria fotografica indicata anche qui sotto, ma devo far notare due aspetti per me singolari ed importanti.

I cassettoni od il comodino di Maggiolini ci mostrano come l'impiallacciatura sia un tecnica "nobile" per il mobile in legno. Alcuni clienti inorridiscono letteralmente all'idea del mobile impiallacciato dopo anni di imbonitori televisivi che decantano le doti del mobile in massello, ingenerando un'errata concezione del mobile in legno come mobile 100% massello. Il "povero" Maggiolini si sentirebbe anzi offeso nel vedere che a volte la sua arte sublime verrebbe interpretata come "inferiore" perchè dei venditori da strapazzo hanno per anni parlato a torto di mobili in massello per spingere la loro "robaccia": perdonatemi lo "sfogo" ma a volte ci troviamo anche noi a fare i conti con questa disinformazione che ha diffuso una luce negativa sull'impiallacciatura, che non è buona o cattiva, bensì è solo una tecnica costruttiva, come il contrappunto! ;-)
Una nota infine sulle ultime due immagini qui sotto, il mobile a due corpi e la sala da pranzo di Lodovico Pogliaghi. Si tratta di un esempio singolare di "classico del classico" nel mobile. Mi spiego: si tratta di mobili dell'ottocento realizzati ad imitazione di mobili seicenteschi...ed in fondo è proprio così che qualunque cosa diventa "un classico". Tantissimi mobili antichi sono andati persi, mentre un comò di Maggiolini è rimasto per i posteri; tantissimi dischi degli anni '60 sono andati ed andranno persi, mentre Sergent Pepper dei Beatles rimarrà per sempre. Il tempo è il giudice di ogni arte in fondo, anche dell'arredamento artistico.


Ecco quindi una personale selezione dei pezzi più interessanti di questa sezione del Museo (a mio modesto parere):

Console, serie di poltrone e divano, tutti di bottega lombarda in legno intagliato e dorato.


Cassettone e comodino di Giuseppe Maggiolini del 1785 in legno impiallacciato ed intarsiato; sgabello a tripode di Giocondo Albertolli del 1784 in grafite; cassettone, tavolo, tavolino da gioco e scrivania di Giuseppe Maggiolini, pezzi studiati e costruiti a cavallo fra il Settecento e l'Ottocento, testimonianze della maestria nell'intarsio.




Mobile a due corpi in legno intagliato ed impiallacciato e sala da pranzo di Ludovico Pogliaghi, del 1886, in legno di noce intagliato.


Le immagini più grandi e le descrizioni dettagliate.

Ecco quindi la raccolta di immagini scattate domenica al Museo del Castello Sforzesco, con le didascalie dettagliate per i più interessati:
- I mobili classici del Settecento ed Ottocento
Le didascalie sono state ricopiate dai cartelli esposti sotto alle opere esposte: ringraziamo gli autori ed i responsabili del museo del Castello Sforzesco di Milano a cui va tutto il merito del lavoro svolto.

Il mobile classico nel 2008, nei negozi.

Perdonate a questo punto la nostra seconda parentesi pubblicitaria per segnalare come, a distanza di secoli, una tradizione così lunga ed importante si sia trasformata in mobili commerciali, accessibili ai più, che prendono spunto dai mobili classici per offrire però un modo moderno di vivere la casa.
Ecco quindi le camere ed i letti classici ed i complementi d'arredo classici.


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Prossimamente, appena possibile, la terza ed ultima puntata di questa serie con alcuni "classici" del design moderno.

lunedì 7 aprile 2008

I mobili classici, da dove vengono?

Ieri domenica 6 aprile mi sono alzato tardi dopo un bellissimo sabato sera passato cenando e scherzando con dei cari amici. Sostituito il pranzo con una bella tazza di cereali ho deciso di soddisfare un desiderio che avevo da qualche mese: visitare il Museo del Castello Sforzesco di Milano, ed in particolare la sezione dedicata ai mobili ed alle sculture lignee dal XV al XXI secolo.

La visita.
Era nelle miei programmi passare un po' di tempo anche nel Museo degli Strumenti Musicali, ma la sezione era purtroppo chiusa :-(
E' stato emozionante però vedere da vicino le "vere" origini del mobile classico, con un'esposizione di pezzi unici che seguono un percorso logico ed esposti in modo tale da valorizzarne le caratteristiche, complimenti quindi ai responsabili del museo.
E' giusto ammettere che mentre passavo qualche minuto davanti ad un cassettone di Maggiolini, per esempio, vedevo diversi altri visitatori "sorpassarmi" verso i pezzi ed i secoli successivi...in ogni caso una visita molto interessante e sufficientemente concisa per essere apprezzata anche dai non addetti ai lavori.



Le origini, fino al Seicento.

In fondo cosa vuol dire "mobile classico"?
Da musicista hobbysta penso un attimo alla musica classica: la musica classica è musica antica "colta" che è sopravvissuta al test impietoso del tempo, è diventata "linguaggio musicale" ed ora, nel 2008, ci sono compositori di musica classica "moderna". Si può dire praticamente lo stesso per i mobili classici: mobili antichi di alto valore artistico per questo sopravvissuti al test impietoso del tempo e diventati "modalità abitativa" ed ora, nel 2008, ci sono produttori di mobili classici "moderni".

Superando la forzatura voluta di questa metafora musicale possiamo dire che innanzitutto il mobile classico è innanzitutto "mobile" (e scusate il gioco di parole!) in quanto per motivi diversi non era certo da intendersi come sistema di arredamento (il concetto di mobili componibili è del secondo dopoguerra nel XX secolo). I poveri avevano pochi mobili per ragioni economiche; i ricchi avevano tanti mobili ma li movimentavano da una residenza all'altra (non sempre ovviamente ma era una modalità diffusissima, anche fra i reali), ed in ogni caso le "ambientazioni" erano abbastanza rarefatte (se si possono usare queste definizioni).
Ecco quindi cassoni e bauli per la movimentazione ed il "corredo", riccamente dipinti con scene mitiche e religiose, tavoli per il pranzo e stipi per riporre. Notevole ovviamente la commistione fra artigianato religioso e produzione di mobili, in quanto spesso la maestria e l'artigianalità richieste facevano capo alle stesse mani esperte: ecco quindi sculture in legno per chiese e cappelle.

Ho fatto una personale selezione dei pezzi più interessanti (a mio modesto parere):

Il Cassone di San Giorgio, in legno di abete dipinto, ed il Cassone dei Tre Duchi, in legno dipinto.

L'Adorazione dei Pastori ed il Nicodemo, entrambi in legno intagliato.


Piano di tavolo, in legno intagliato.


Stipo boemo in legno impiallacciato, e stipo ligure in legno intagliato.


Le immagini più grandi e le descrizioni dettagliate.

Ecco infine la raccolta di immagini scattate ieri al Museo del Castello Sforzesco, con le didascalie dettagliate per i più interessati:
- I mobili classici fino al Seicento
Le didascalie sono state ricopiate dai cartelli esposti sotto alle opere esposte: ringraziamo gli autori ed i responsabili del museo del Castello Sforzesco di Milano a cui va tutto il merito del lavoro svolto.


Il mobile classico nel 2008, nei negozi.

Lasciateci a questo punto la nostra parentesi pubblicitaria per segnalare come, a distanza di secoli, una tradizione così lunga ed importante si sia trasformata in mobili commerciali, accessibili ai più, che prendono spunto dai mobili antichi (o classici) per offrire però un modo moderno di vivere la casa.

Partiamo dai soggiorni classici e dalle cucine classiche e country.


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Prossimamente, appena possibile, la seconda puntata di questa serie con i mobili classici del Settecento e dell'Ottocento.

mercoledì 13 febbraio 2008

Letti in pelle bianca

E' la moda del momento: i letti in pelle bianca vanno alla grande in termini di apprezzamento.

La cosa bella è che non si può dire che sia una tendenza passeggera: di tutti i colori che si sono avvicendati negli anni (e ci auguriamo sempre si avvicenderanno!), il bianco è forse quello che rimane più immune al passare del tempo.

Gli abbinamenti con la pelle bianca.
La pelle bianca è perfetta con pavimenti in legno o pietra tendenzialmente scuri, sta bene con il teak e sta bene con il rovere scuro tinto wenghè; vi offre tanta libertà nella scelta dei colori di biancheria per il letto e le pareti. Non abbiate quindi paura di "raffreddare" l'ambiente con un letto in pelle bianca, sarà anzi la "scusa" giusta per spingere un po' di più sui toni caldi (arancio, rosso, giallo, marrone).
Al tempo stesso se proprio non ne volete sapere dei contrasti fra toni caldi e toni freddi potete abbinare qualunque altro colore freddo come l'azzurro, il blu, il verde chiaro, il pervinca.
Una nota a parte merita il colore nero. Va da sè che l'abbinamento di un letto in pelle bianca con un gruppo letto, o delle armadiature in nero lucido ha una resa estetica spettacolare, quasi da "total look". Se si vuole trovare una negatività ad un'impostazione di questo tipo è ammetterne appunto l'assenza di compromessi riconoscendo come sia tutto sommato un'evoluzione degli abbinamenti cromatici in voga verso la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90.

La pelle.
Un discorso poi a parte sul materiale. La pelle dona alle superfici una lieve lucentezza che indubbiamente arricchisce la resa estetica; la pelle è naturale, di facilissima manutenzione (solo uno straccetto appena inumidito); più fresca di quanto si possa pensare, anche in estate, sicuramente più fresca ad esempio di un tessuto sintetico. Rimandiamo altri approfondimenti a tante informazioni che si possono trovare in rete al riguardo.

L'ecopelle.
Anche l'ecopelle merita una menzione. Se qualche anno fa avremmo dissuaso i nostri clienti dall'acquisto di un letto in ecopelle ora il discorso cambia. Se prima "si vedeva lontano un miglio" che non si trattasse di pelle naturale, ora con dei concreti progressi in tecnologia, le ecopelli di qualità sono molto belle sia dal punto di vista estetico, che tattile, che funzionale, e permettono un discreto risparmio in termini economici. Attenzione quindi a 2 aspetti: non "snobbate" a priori delle proposte di letto in ecopelle come una soluzione di serie B, in quanto può essere comunque un ottimo materiale e permettervi di investire su altre cose che vi premono; attenzione ai "venditori di fumo" che purtroppo nel nostro settore giocano con le parole e parlando di pelle vorranno poi consegnarvi l'ecopelle sapendo che a letto montato sono quasi indistinguibili (insomma, se "pelle" od "ecopelle" dev'essere chiariamente scritto sul contratto).


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Ecco qui riassunti alcuni modelli di letti in pelle bianca:


Letto in pelle Diamante con testiera alta

Diamante è un letto in pelle dal design moderno contemporaneo che sta piacendo molto in quanto non presenta parti arrotondate ma al tempo stesso non presenta spigoli vivi: le superfici attigue non sono perpendicolari fra di loro, e ciò dona appunto la presenza "materica" tipica di letti meno moderni insieme con la freschezza delle proposte dal design più recente. Qui accanto nella sua versione con testiera alta.


Letto in pelle Diamante con testiera media

I modelli di successo vengono spesso proposti con varianti per la personalizzazione: ecco la testiera abbassata di quasi 30 cm. per darle un aspetto meno imponente. L'altezza rimane comunque tale da sedersi comodamento a letto.




Letto rotondo in pelle Histoire d'O

Che dire...un'icona dell'arredamento per la zona notte. Se ne parla già su questo blog in un articolo dedicato, se ne parla sul sito Diotti A&F in diverse schede prodotto.
In questa sede non abbiamo molto da aggiungere se non far notare come anche in pelle bianca Histoire d'O mantenga un fascino e delle funzionalità uniche: è anzi proprio in questa versione che acquista di raffinatezza e sobrietà che altri abbinamenti (per quanto efficaci su altri livelli) non riescono a comunicare.

Letto in pelle od ecopelle Astor

Grande apprezzamento del pubblico e di noi operatori per il letto Astor. Giroletto arrotondato con box contenitore, testiera dritta ma fortemente imbottita, incarna perfettamente quel concetto di "moderno emozionale" introdotto da Snaidero per le cucine e qui espresso al meglio per i letti imbottiti. Disponibile in pelle, tessuto ed ecopelle, l'abbiamo realizzato sia con il bianco nella foto (un bianco ghiaccio), che con il bianco ottico (in quel caso abbinato a comodini completamente rotondi laccati bianchi lucidi).



Letto in pelle od ecopelle Bambò

...e voi direte "ma sei daltonico!?" ;-)

Scherzi a parte, il letto Bambò offre le forme avvolgenti del letto Astor contenute in una profondità minore adatta alle stanze più piccole. L'abbiamo inserito qui, nonostante nella foto sia rappresentato in tessuto verde, in quanto l'abbiamo già realizzato più volte in pelle od ecopelle di diversi colori, soprattutto bianca...cercheremo di trovare l'occasione di fotografarlo con quel rivestimento e colore in quanto veramente viene valorizzato. In particolare l'ecopelle di Bambò, poi, è di qualità elevatissima tanto da sembrare veramente pelle naturale.

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Bisogna ammettere che questa è già una bella selezione, poi in realtà ci sono svariati altri modelli di letto che vengono valorizzati dalla pelle bianca...scopriteli nei negozi di mobili sotto casa...o qui da Diotti A&F! ;-)