Visitando MoaCasa a Roma, la fiera semestrale delle novità nazionali e locali in fatto di arredo, mi sono accorta che la componibilità o modularità che dir si voglia ha assunto un nuovo aspetto, nonchè proporzioni esorbitanti. Lentamente, inesorabilmente, fatalmente, furtivamente i nuovi "moduli", che trascinano con sè concetti di rivoluzione e riutilizzo degli spazi, si sono introdotti nelle case degli italiani.
Ovunque: non solo più in soggiorno e in cucina, da dove la rivoluzione componibile è cominciata e dove ora è arrivata alle estreme conseguenze, tanto che in futuro dovrà sfociare in qualcosa di assolutamente impensato e ancora non immaginabile, ma anche negli altri ambienti della casa, dall'ingresso, come abbiamo visto nell'ultimo post, fino addirittura al bagno.
Le nuove cucine 36e8 di Lago o le composizioni per bagno di Versailles, Andrea Tempesta, ne sono un esempio lampante.
Blocchi contenitori lucidi e scintillanti, che spesso si aprono con un semplice tocco che al tempo delle favole avrebbero detto magico, colorati con mille sfumature, combinati nelle forme più svariate.
Blocchi regolari, blocchi senza un ordine formale, linee squadrate, linee tonde; blocchi che riempiono di soddisfazione il nostro senso di libertà e che rendono reale il desiderio di imprimere personalità alle nostre case; perchè possiamo sceglierne i colori, perchè possiamo combinarli come meglio crediamo, perchè possiamo creare forme che scaturiscono solo da noi e che nessun altro ha, perchè possiamo progettare le loro combinazioni soltanto secondo le esigenze che abbiamo: cose da contenere, spazio a disposizione, gusto estetico.
A MoaCasa di blocchi magici ne ho visti davvero tanti e per tutti i gusti. Ed enormemente attirata dagli stessi, ho voluto ammirare le proposte magiche di Diotti A&F sull'argomento.
I soggiorni Day sono tra gli esempi più calzanti: composizioni di cui innamorarsi, assoluta versatilità, combinazioni di forme e colori praticamente infinite. Ecco solo alcune possibilità tra cui scegliere.
1 commento:
Bella la definizione di "blocchi magici", magari si diffonderà fra gli arredatori. Quanto alle "proposte magiche", beh, ci proviamo...ma la bacchetta non l'abbiamo ancora! ;-)
Posta un commento