Gli stili d'arredamento sono la personalità oggettiva degli ambienti di una casa, sono la superficie d'impatto tramite cui si possono operare delle scelte di gusto; essi costituiscono le basi da poter combinare insieme per creare stili personali, originali e unici; dall'altra possono invece essere dei semplici specchi, modelli a cui ispirarsi totalmente e da imitare senza remore.
Un tempo, gli stili potevano essere semplicemente le abitudini di arredo di un certo momento storico-geografico, con suoi materiali e sue forme.
Oggi gli stili d'arredo nascono dalla combinazione di materiali innovativi, linee di ogni genere, colori sempre più azzardati; oggi gli stili d'arredo si sono moltiplicati e continuano a crescere, inglobando sempre nuove tendenze e creazioni originali di singole menti geniali, oltre a comprendere esigenze sempre più diversificate da parte dei consumatori.
Tra gli stili d'arredo di ultima generazione, può rientrare un certo carattere, che ricorda molto la visione nell'immaginario collettivo della città. Non una città in particolare, ma la città come status symbol, la città generica, la città come agglomerato caotico ma anche affascinante, di persone, attività e cose, la città come luogo di accadimenti straordinari, nel bene e nel male.
Lo stile cittadino è sobrio, lineare, regolare, spesso elegante, sicuramente un po' austero. Ricorda la linearità che la città vorrebbe e dovrebbe avere e che spesso non ha, ricorda la frenesia e la serietà di uomini e donne in carriera, ricorda l'ordine di una casa poco vissuta, perchè chi la abita ha continuamente altri impegni.
Lo stile cittadino mescola un po' di tristezza e commozione, forse nostalgia di una vita più comoda e tranquilla, ma testimonia anche l'intraprendenza e l'intelligenza di chi è capace di destreggiarsi in una jungla d'asfalto. Uno stile venato di malinconia, a volte neutro e indifferente, come i tanti passanti di un qualunque marciapiede, e ce lo dicono i suoi colori, tenui e sobri: bianco, beige, nero, grigio; soprattutto grigio: fumè, nebbia, fumo di Londra, appunto.
L'ambiente che si adatta meglio a questo stile è la zona giorno: salotto, soggiorno, living. Di notte, in privato, in camera da letto l'austera e professionale anima cittadina, può diventare morbida e soffice quanto desidera. Ma di giorno no.
Ecco perchè i principali protagonisti dello stile cittadino sono i divani: in tessuto o in pelle, l'importante è che le linee siano regolari e le proporzioni doverose.
Lodge è un esempio illuminante: imponente, severo, dalle precise linee squadrate, nero, grigio o bianco, con tante finiture disponibili per la struttura.
Anche Klaus è adatto allo stile cittadino: oltre ai colori e alle forme tipiche, è anche dotato di meccanismi di regolazione per sedute e schienali, per il fulmineo, ma profondo relax che si merita l'anima cittadina.
Itaca, soprattutto nella versione in pelle, è l'estremismo di questo stile: quasi un trono, dalle dimensioni dilatate, per caratterizzare lo status del professionista.
Anche Sivolo è stile cittadino: ha particolari originali, come le inclinazioni della linea dei braccioli, ma è sempre lineare, neutro ed estemamente elegante.
Un tempo, gli stili potevano essere semplicemente le abitudini di arredo di un certo momento storico-geografico, con suoi materiali e sue forme.
Oggi gli stili d'arredo nascono dalla combinazione di materiali innovativi, linee di ogni genere, colori sempre più azzardati; oggi gli stili d'arredo si sono moltiplicati e continuano a crescere, inglobando sempre nuove tendenze e creazioni originali di singole menti geniali, oltre a comprendere esigenze sempre più diversificate da parte dei consumatori.
Tra gli stili d'arredo di ultima generazione, può rientrare un certo carattere, che ricorda molto la visione nell'immaginario collettivo della città. Non una città in particolare, ma la città come status symbol, la città generica, la città come agglomerato caotico ma anche affascinante, di persone, attività e cose, la città come luogo di accadimenti straordinari, nel bene e nel male.
Lo stile cittadino è sobrio, lineare, regolare, spesso elegante, sicuramente un po' austero. Ricorda la linearità che la città vorrebbe e dovrebbe avere e che spesso non ha, ricorda la frenesia e la serietà di uomini e donne in carriera, ricorda l'ordine di una casa poco vissuta, perchè chi la abita ha continuamente altri impegni.
Lo stile cittadino mescola un po' di tristezza e commozione, forse nostalgia di una vita più comoda e tranquilla, ma testimonia anche l'intraprendenza e l'intelligenza di chi è capace di destreggiarsi in una jungla d'asfalto. Uno stile venato di malinconia, a volte neutro e indifferente, come i tanti passanti di un qualunque marciapiede, e ce lo dicono i suoi colori, tenui e sobri: bianco, beige, nero, grigio; soprattutto grigio: fumè, nebbia, fumo di Londra, appunto.
L'ambiente che si adatta meglio a questo stile è la zona giorno: salotto, soggiorno, living. Di notte, in privato, in camera da letto l'austera e professionale anima cittadina, può diventare morbida e soffice quanto desidera. Ma di giorno no.
Ecco perchè i principali protagonisti dello stile cittadino sono i divani: in tessuto o in pelle, l'importante è che le linee siano regolari e le proporzioni doverose.
Lodge è un esempio illuminante: imponente, severo, dalle precise linee squadrate, nero, grigio o bianco, con tante finiture disponibili per la struttura.
Anche Klaus è adatto allo stile cittadino: oltre ai colori e alle forme tipiche, è anche dotato di meccanismi di regolazione per sedute e schienali, per il fulmineo, ma profondo relax che si merita l'anima cittadina.
Itaca, soprattutto nella versione in pelle, è l'estremismo di questo stile: quasi un trono, dalle dimensioni dilatate, per caratterizzare lo status del professionista.
Anche Sivolo è stile cittadino: ha particolari originali, come le inclinazioni della linea dei braccioli, ma è sempre lineare, neutro ed estemamente elegante.
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